Non più pannelli solari posizionati sopra le case, ma energia raccolta dai semplici infissi della vostra abitazione: stiamo parlando di un nuovo traguardo della tecnologia fotovoltaica che ha consentito di rendere le finestre dei pannelli solari. In realtà sono lastre di plastica (plexiglass) o vetro con all’interno speciali nanoparticelle in grado di catturare la luce
Non più pannelli solari posizionati sopra le case, ma energia raccolta dai semplici infissi della vostra abitazione: stiamo parlando di un nuovo traguardo della tecnologia fotovoltaica che ha consentito di rendere le finestre dei pannelli solari. In realtà sono lastre di plastica (plexiglass) o vetro con all’interno speciali nanoparticelle in grado di catturare la luce e convertirla in energia, esattamente come un pannello solare.
Una frazione della luce passante attraverso queste “finestre del futuro”, viene assorbita da queste nanoparticelle, tecnicamente definite concentratori solari luminescenti o LSC (Luminescent Solar Concentrators), che la convertono in una lunghezza d’onda infrarossa non percepibile dall’occhio umano e guidata verso le celle solari di accumulo posizionate sul bordo della finestra.
Il progetto è prevalentemente italiano, realizzato dal Dipartimento di Scienza dei Materiali dell’Università di Milano-Bicocca, insieme con un gruppo del Los Alamos National Laboratory, guidato dal dottor Victor Klimov, e in collaborazione con l’azienda UbiQD.
Questa nuova classe di dispositivi, spiega il dottor McDaniel dell’UbiQD, supera alcuni dei maggiori ostacoli per la diffusione commerciale di questa tecnologia, fra cui l’estetica, il miglioramento dell’efficienza energetica rispetto ai classici moduli fatti con celle di silicio e la maggior sostenibilità ambientale, dovuta all’utilizzo di leghe di più elementi.
I ricercatori ritengono che la tecnologia applicata a queste “finestre fotovoltaiche” abbia prospettive di applicazione nel breve termine, soprattutto in logica di architettura green o building sustainability. Hanno difatti calcolato che se le vetrate tradizionali di un grattacielo come lo Shard di Londra venissero convertite a queste nuove finestre fotovoltaiche, l’energia prodotta garantirebbe il pieno sostentamento di quasi trecento appartamenti.
Paolo Ernesto Sussi
[Fonte immagini: agsm.it, unimib.it, economyup.it]
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