Il 29 novembre, alle ore 21.00, presso il Teatro Cilea di Reggio Calabria, “Elektra” di Hugo von Hofmannsthal, prodotta da Officine Jonike Arti, prima pièce teatrale del palinsesto della stagione 2018-2019 del “Rhegium Opera Musica Festival”. La regia è firmata da Americo Melchionda, i costumi sono di Maria Concetta Riso (Gina Malaterra) e la realizzazione
Il 29 novembre, alle ore 21.00, presso il Teatro Cilea di Reggio Calabria, “Elektra” di Hugo von Hofmannsthal, prodotta da Officine Jonike Arti, prima pièce teatrale del palinsesto della stagione 2018-2019 del “Rhegium Opera Musica Festival”. La regia è firmata da Americo Melchionda, i costumi sono di Maria Concetta Riso (Gina Malaterra) e la realizzazione video è curata da RamFilm Produzioni.
La tragedia, scritta nel 1904 da Hugo von Hofmannsthal (Vienna 1874-1929), riprende il dramma del matricidio compiuto da Oreste e atteso con violenta determinazione da Elettra.
L’Elettra di Hofmannsthal apapre accostarsi maggiormente all’Elettra di Sofocle, sia per struttura di composizione, sia per la rilevanza data ad alcuni personaggi rispetto ad altri.
Il mito di Elettra quie si sviluppa in chiave psicanalitica, le figure femminili se sono protagoniste assolute, i legami familiari ne risultano deformati. L’opera si pone al di fuori dei canoni classici. La ricerca che ne sta alla base, che imponee il raggiungimento della verità di un difficile dramma umano, predilige l’utilizzo di piani espressivi eterogenei, punto di partenza per restituire al pubblico una suggestiva rivisitazione del celebre mito.
Vi è in questa realizzazione la commistione di teatro e video, di prosa e filmati, tentativi di esprimere il non detto, di catturare lo sguardo dello spettatore sui dettagli, sui primi piani, sulle atmosfere.
Durante lo spettacolo, che ha in scena Mravcova Kristina (nel ruolo di Crisotemide), Maria Milasi (in quello di Elettra), Americo Melchionda (che interpreta Oreste oltre ad essere il regista), Maurizio Spicuzza (Egisto) e Donatella Venuti (Clitennestra), sono infatti proiettati innesti video, che sono inglobati alla scenografia e non intaccano l’evolversi della storia, rivelando però “altro”. L’effetto è una fusione tra interpretazione attoriale e interpretazione registica. I filmati si ispirano agli antefatti del testo, esprimono le deformazioni dei personaggi, tradiscono il disordine ambiguo del dramma.
Rispetto agli scritti classici, qui c’è la morte di Elettra. L’obiettivo raggiunto, il gesto estremo e concluso, annichiliscono la volontà nutrita soltanto dall’odio vendicatorio. Oltre questo gesto c’è il vuoto.
Afferma il direttore artistico Domenico Gatto: “Questo primo appuntamento teatrale sta incuriosendo molto. In particolare stiamo percependo un certo interesse da parte del pubblico femminile. È pur vero che i classici, pur se rivisitati, attirano sempre perché trattano archetipi e temi universali”.
I biglietti, hanno un costo tra i 25 e i 10€, sono acquistabili presso il botteghino del Teatro Comunale “F. Cilea” tutti i giorni dalle ore 10:00 alle ore 12:00 e dalle 16:30 alle 19:30, e online su www.botteghinoweb.com.
Redazione ArtInMovimento Magazine
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