Le giurie della quinta edizione del Torino Underground Cinefest, proposto da SystemOut e l’A.C.S.D. ArtInmovimento, e in scena dal 25 al 27 marzo 2018, dalle ore 18.50 alle ore 01.30, presso il Cinema Classico di Torino, hanno reso pubbliche le nominations per i riconoscimenti tecnico-artistici previsti dal festival. Per la sezione Cortometraggi gareggiano per il
Le giurie della quinta edizione del Torino Underground Cinefest, proposto da SystemOut e l’A.C.S.D. ArtInmovimento, e in scena dal 25 al 27 marzo 2018, dalle ore 18.50 alle ore 01.30, presso il Cinema Classico di Torino, hanno reso pubbliche le nominations per i riconoscimenti tecnico-artistici previsti dal festival.
Per la sezione Cortometraggi gareggiano per il Premio come Miglior Regista Varun Raman e Tom Hancock (Transmission), Martin Grau (King Grandpa), Humberto Busto (The Julkita), Paillès Cyrille e Paillès Romain (The butterfly), Massimo Ottoni, Salvatore Centoducati (Water Hunters), Fabio Soares (I will crush you & go to hell) e Vesselin Boydev (Clothes).
Come Miglior attore, si contendono il riconoscimento Golan Azulay (Fatherland), Lior Hersku (Fatherland), Akillas Karazisis (Freezer), James Hyland (Transmission), Michael Shon (Transmission), Piotr Biedron (After down), Jacques Germain (The butterfly) e Filip Avramov (Clothes).
Per il Premio di Miglior attrice, sono state selezionate Zoé Boudou (King Kong), Anne Suarez (Marlon), Flavie Delangle (Marlon), Vanesa Vidakovic (Into the blue), Audrey Bastien (Phallus Malus), Sha Cage (New neighbors), Haydee Leyva (The Julkita) e Magali Contreras (The butterfly).
Per quanto riguarda i lungometraggi, invece, si contendono il Premio di Miglior Regista Agustín Falco (Course), Alexander Bak Sagmo (Needle Boy), Dimitri Athanitis (Invisible) e Christos Pitharas (Bliss).
Gareggiano per il riconoscimento di Miglior Attore Yannis Stankoglou (Invisible), Nicklas Søderberg Lundstrøm (Needle Boy) e Jeremy Miliker (The Best Of All The World).
Sono state selezionate per il Premio di Miglior Attrice Xanthi Spanou (Bliss), Amalie Ibsen Jensen (Hurry Slowly) e Verena Altenberger (The Best Of All The World).
Analogo trattamento dunque per i corti e per i lunghi! Una scelta di cui andiamo molto fieri. Un orientamento che legittima tutte le forme di produzione cinematografica e che onora i migliaia di corti che sono arrivati quest’anno. Tra i ventotto film, ventuno sono corti, un numero proporzionale agli arrivi e che meritava dunque un certo riconoscimento, afferma il direttore artistico Mauro Russo Rouge.
Che aggiungere? Un modo per valorizzare pienamente tanto i lungometraggi quanto i cortometraggi. Una specificità del Torino Underground Cinefest.
Odette Alloati
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