È aperto fino all’11 luglio prossimo il bando “Talenti della Società civile” che, favorendo l’inventiva e la capacità imprenditoriale giovanile, attiva un percorso di “fertilizzazione” incrociata tra il mondo della ricerca e i suoi risvolti applicativi, a partire proprio dalle istituzioni del territorio. Le borse di ricerca scientifica, per un valore complessivo di 700 mila
È aperto fino all’11 luglio prossimo il bando “Talenti della Società civile” che, favorendo l’inventiva e la capacità imprenditoriale giovanile, attiva un percorso di “fertilizzazione” incrociata tra il mondo della ricerca e i suoi risvolti applicativi, a partire proprio dalle istituzioni del territorio.
Le borse di ricerca scientifica, per un valore complessivo di 700 mila euro, saranno assegnate da Fondazione CRT e Fondazione Giovanni Goria a giovani laureati che saranno capaci di sviluppare progetti in ambito imprenditoriale, scientifico o sanitario, prevalentemente presso realtà non profit o aziende del Piemonte e della Valle d’Aosta.
“Investiamo sui talenti capaci di offrire un reale contributo alla crescita della società civile e allo sviluppo del territorio grazie a progetti imprenditoriali, scientifici, medici – spiega la Vice Presidente della Fondazione CRT Anna Chiara Invernizzi –. Dalla prima edizione del 2009 a oggi, ben 500 giovani ricercatori hanno potuto svolgere attività di ricerca applicata, finanziata dalla Fondazione CRT attraverso questo bando in partnership con la Fondazione Goria”.
“Durante questi anni abbiamo potuto vedere concretizzarsi le idee dei nostri giovani talenti – dichiara Marco Goria, Presidente della Fondazione Giovanni Goria – e, grazie al progetto, molti di loro hanno raggiunto risultati degni di nota. Riconoscimenti in Italia e all’estero, pubblicazioni, la realizzazione della propria idea imprenditoriale e contratti di lavoro”.
Esperienze tangibili di grandi idee, realizzate grazie al supporto delle borse di ricerca da giovani brillanti e coraggiosi. Esperienze esemplari come quella di Alessandro Pugno che, con il progetto di ricerca “La lotta all’amianto in Europa” ha scoperto che l’Eternit era in tanti Paesi, e in tutti i Paesi si è comportata in maniera identica: negando il rischio, facendo campagne pro-amianto. Oppure come l’esperienza di Francesca Uberti con il progetto di ricerca “Utilizzo di acetilcolina ultradiluita come coadiuvante della cicatrizzazione nelle ferite a lenta rimarginazione”, di Nicoletta Gorgerino che con il suo progetto ha messo in luce come il tema della partecipazione alla vita associativa e l’inserimento nel mondo del lavoro delle seconde generazioni fossero ambiti poco esplorati, o di Elisabetta Ascheri che ha incentrato il suo progetto sulla cultura come attivatore del pensiero e della sua capacità di produrre nuove prospettive sensoriali e, come conseguenza, nuove forme di consumo
Queste borse di ricerca innescano un processo di eccellenza nelle scienze, attraverso il prezioso capitale dei laureati che vengono proiettati verso ambiti lavorativi extra universitari.
Le borse di ricerca sono destinate a laureati fino a 30 anni di età, in possesso di diploma di laurea magistrale o di secondo livello e specialisti di area medico-sanitaria fino a 36 anni. Per informazioni e iscrizioni www.fondazionegoria.it
Redazione ArtInMovimento Magazine
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