Lo Sporting tocca il cielo con un dito, ma non riesce a regalarsi la luna. Niente sorpasso per lo Sporting Locri al termine di una gara intensissima contro un’ottimo Salinis che, giunto in Calabria con l’obiettivo di bissare il successo ai play-off, si deve accontentare di rientrare in patria con un punto fondamentale per la
Lo Sporting tocca il cielo con un dito, ma non riesce a regalarsi la luna. Niente sorpasso per lo Sporting Locri al termine di una gara intensissima contro un’ottimo Salinis che, giunto in Calabria con l’obiettivo di bissare il successo ai play-off, si deve accontentare di rientrare in patria con un punto fondamentale per la seconda piazza.
Inizio difficile per entrambe le squadre. La Salinis attua un pressing asfissiante sul portatore di palla e complica non di poco le ripartenze amaranto. Lo Sporting risponde con Sara Borello al centro, Beita e Gigia Capalbo sulle due fasce, Sabatino nel ruolo di pivot.
Il Salinis pressa alto, ma è lo Sporting a sfiorare più volte la rete. Alla conclusione senza pretese della Ziero al 3’ le locresi reagiscono con Beita che al 6’, approfittando di un errore della Bonasia, sforna una parabola che finisce dritta sul palo. Passano due minuti e lo Sporting è ancora pericoloso. Ben due occasioni infatti, entrambe con Antonella Sabatino, negano il vantaggio alla squadra di casa. Da sottolineare, ancora, la prestazione di Beita: tra le migliori in campo, la spagnola è un’autentica spina nel fianco della difesa pugliese, brava a saltare sistematicamente l’avversario e a far partire quasi tutte le azioni da rete. Sul finire della prima frazione di gioco, però, doccia fredda per le padrone di casa. Colto di sorpresa da una ripartenza pugliese, lo Sporting è infilato dalla Ziero, che al 18’47” regala la rete del vantaggio alle compagne. Un risultato di gran lunga lontano da quanto il campo ha dimostrato, ma che sprona lo Sporting a rientrare in campo con morale diverso. Le Nikite si riprendono la partita.
Ad inizio ripresa la gara si fa fisica, e si incattivisce. Vengono ammonite nei primi cinque minuti il portiere ospite Munoz, Beita, Fernandez e il capitano Gigia Capalbo che infortunato deve lasciare il terreno di gioco. Al 9’ l’episodio che cambia la gara: l’uscita scomposta dell’estremo spagnolo Munoz, già ammonito, è punita con l’espulsione. Il pressing locrese allora continua, e al 12’ porta al vantaggio: prima con Beita brava ad approfittare di un errore della Ziero; 15 secondi dopo con Sabatino, che con un potente diagonale punisce il portiere pugliese. Lo Sporting mette la freccia: è sorpasso. Ma le Nikite non si fermano, il momento magico delle locresi prosegue. Al 14’25’’ Federica Marino si inventa un gol straordinario: la palla passa in mezzo a tre avversarie beffando con un tocco morbido il portiere in uscita.
Eppure, è qui che lo Sporting comincia a sentir tremare le gambe. Con due gol di vantaggio a cinque minuti dal termine, le ragazze di Mister Ferrara si lasciano intimorire dalle pugliesi che, attaccando a pieno organico, riescono a rimettere in carreggiata una partita che sembrava ormai persa. Tutte e due le reti portano la firma della Borraccino, spietato terminale offensivo della squadre ospite: la prima al 16’, il pari finale al 18’35’’.
Da non credere quanto accade nell’ultimo minuto. Con i cinque falli spesi il Salinis regala ben due tiri liberi allo Sporting. In entrambi i casi, però, la Beita non ha la freddezza per regalare a compagni e tifosi un successo meritato, una vittoria da applausi.
Lo Sporting paga, ancora una volta, gli infortuni e la panchina corta. Senza Rossana Rovito, privata del proprio capitano nel secondo tempo, la squadra soffre le poche rotazioni. L’evergreen Beita stavolta non basta. Forse con uno Sporting al completo sarebbe cambiato molto, o addirittura tutto: la partita, il risultato.
Il Salinis resta a due punti: vicino ma lontano. Le Nikite, dal canto loro, continueranno a battersi per il sorpasso. Cercheranno finalmente di regalarsi quella luna…
Giuseppe Parasporo
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