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Due nuove mostre a Forte di Bard

Due nuove mostre a Forte di Bard

Due nuove esposizione ci terranno compagnia durante l’estate al Forte di Bard, in Valle d’Aosta. Meta ideale per una gita fuori porta fuggendo dal caldo torrido di città, la fortificazione valdostana ospita da alcuni anni mostre che si contraddistinguono per il livello e l’originalità, con uno spazio dedicato solo alla fotografia, come la mostra “Genesi”

1.Isola di Pasqua, Cile. Novembre 1969© Walter Bonatti - ContrastoDue nuove esposizione ci terranno compagnia durante l’estate al Forte di Bard, in Valle d’Aosta. Meta ideale per una gita fuori porta fuggendo dal caldo torrido di città, la fortificazione valdostana ospita da alcuni anni mostre che si contraddistinguono per il livello e l’originalità, con uno spazio dedicato solo alla fotografia, come la mostra “Genesi” di Salgado, ancora in corso fino al 30 settembre.
Dal 27 giugno e fino al 27 settembre si possono ammirare le foto di Walter Bonatti, uno dei più grandi alpinisti italiani, in una mostra promossa dalla Fondazione Forte di Bard con Contrasto, Civita e Gamm Giunti, curata da Alessandra Mauro e Angelo Ponta in collaborazione con l’Archivio Bonatti.
Oltre alle fotografie delle sue scalate e dei suoi moltissimi viaggi alla scoperta dei luoghi meno conosciuti del globo, vi saranno immagini video inedite e l’esposizione di alcuni cimeli appartenuti allo stesso Bonatti, come gli scarponi usati sul Cervino e il casco e la giacca indossati sul Pilone centrale del Monte Bianco. Proprio sul Monte Bianco è stata inaugurata la scorsa settimana la nuova Funivia SkyWay, e ricorrono i 150 anni dalla prima scalata del Cervino, e questi sono i motivi per cui l’organizzazione del Forte ha voluto ospitare la mostra, subito dopo il suo doveroso inizio in Lombardia (terra di origine di Bonatti). Oltre alle numerose imprese come alpinista, Bonatti fece della sua passione per i viaggi un lavoro, lavorando come fotografo per molti giornali e riviste italiane e pubblicando libri dei suoi scatti migliori. Era nato nel 1930 a Bergamo e si è spento nel 2011 all’età di 81 anni. La sue fotografie lo consegnano alla memoria di chi ha vissuto nei suoi stessi anni e anche a quella di coloro che, pur non avendolo conosciuto, ne condividono le passioni per la montagna e per il viaggioGiovanni Bellini, Madonna col Bambino, Tempera su tavola, cm 83x62,5

L’altra mostra attualmente in corso al Forte è “Da Bellini a Tiepolo” che raccoglie una selezione di opere provenienti dalla Pinacoteca dell’Accademia dei Concordi e del Seminario Vescovile di Rovigo. Questa mostra, curata da Vittorio Sgarbi, è iniziata il 20 giugno e durerà fino al 20 novembre. Le opere raccolte rappresentano il meglio dell’arte veneta dal XV al XVIII secolo, con opere di Quirizio da Murano, Palma il Vecchio, Ippolito Scarsella, Tintoretto, Giovanni Bellini, Giambattista Tiepolo e altri ancora. Il percorso espositivo si conclude con una ricca galleria di ritratti, tra cui l’autoritratto di Rosalba Carriera, la rappresentazione del Conte Giulio Contarini da Mula di Alessandro Longhi, il Ritratto di Antonio Riccobono eseguito dal Tiepolo.
Presente anche una video-intervista di approfondimento del critico Vittorio Sgarbi.
Chiara Trompetto
[Fonte delle immagini: fortedibard.it, il dipinto è “Madonna col Bambino” di Giovanni Bellini – tempera su tavola]

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