Si terrà domani, 17 marzo alle ore 19:30 presso Bellevue di Monaco di Baviera, la première tedesca del concerto-reading del gruppo milanese Volwo & Luca Gemma.
Il concept album “Dieci viaggi veloci”, uscito nel 2017 per Viceversa Records con collaborazioni illustri (Rachele Bastreghi – Baustelle, Paolo Benvegnù, Ylenia Lucisano), è interamente dedicato alla tematica migratoria.
Storie mitologiche come quella di Didone si accompagnano a racconti di vita vissuta. Il perno narrativo dell’album sono le esperienze dei genitori di Paz De Fina, leader e anima di Volwo, emigrati a Milano dalla Calabria negli anni del book economico. Il percorso storico ricorda però anche gli italiani emigrati nella Francia delle miniere o negli Stati Uniti in cerca di fortuna. La performance musicale della serata, in italiano e calabrese, sarà affiancata anche da arte visuale e letture in lingua tedesca.

Questo concerto rappresenta la prima tappa, il primo evento di un progetto transnazionale che sta prendendo forma proprio a partire da Monaco. L’intento è quello di creare una rete dal nome “Bellevue City”, prendendo in prestito il nome dal Bellevue che rappresenta il modello pilota. Il Bellevue è un centro abitativo e culturale nato nell’aprile del 2016 con il dichiarato intento di farsi punto di incontro tra migranti e locali, propone una vasta gamma di attività sociali e culturali e al suo interno è presente un bar fondato e cogestito insieme ai migranti.
Bellevue City si propone quindi di creare una rete di operatori culturali che vogliano creare attività rivolte a migranti e locali, per favorire l’interazione e anche per incrementare l’offerta culturale in quelle realtà più piccole e periferiche dove la disponibilità di tale offerta è più carente (per ora i poli di riferimento sono Monaco e l’Italia, poi chissà…).

Si immagina un percorso a tappe, che si prefigge un appuntamento comune previsto per domenica 12 maggio. In questa occasione le realtà che intendono aderire saranno invitate a organizzare un momento aggregativo – concerto, lettura, cabaret, teatro… – pubblico e aperto a tutti.  Eventi simili avranno luogo, in contemporanea, anche nel sud della Germania. Il motto che gli organizzatori hanno scelto per questa mobilitazione è #frittomisto perché, dicono, “la nostra Europa è un fritto misto di culture, perché la mescolanza è alla radice della identità di tutti e di ciascuno, e anche perché un buon fritto misto – non in senso metaforico – è un piatto perfetto per la condivisione. Ad ogni festa ci dovrà essere un vero fritto misto, da gustare insieme! Il fine settimana successivo vogliamo incontrarci per riflettere insieme e tirare le somme della prima giornata di mobilitazione. I nostri amici tedeschi, da Monaco di Baviera, ci raggiungeranno a Palermo, dove si terrà una giornata dedicata alla bellezza dell’Europa e della pluralità“.
Monaco e Palermo sembrano città diversissime, eppure sono entrambe città “del sud”, e sono entrambe luoghi di passaggio e di mescolanza. Pensate che a Monaco quasi il 40% della popolazione ha un background migratorio, e soltanto in città vivono più di 20.000 italiani, ma sono tantissimi gli stranieri che attualmente vivono a Monaco, molti già da almeno due generazioni.  Dicono ancora gli ideatori del progetto: “vogliamo creare una rete che si occupi, appoggiandosi a realtà già esistenti o facendone nascere di nuove, di inventare attività culturali di ogni tipo da destinare a migranti e italiani, perché crediamo che la cultura sia un collante fondamentale e che stare insieme e conoscersi sia fondamentale per permettere alla società di essere più forte, e migliore“.

Le realtà che volessero aderire o ricevere maggiori informazioni possono scrivere a questo indirizzo: frittomisto12maggio@gmail.com, intanto il progetto sta prendendo forma e a breve ci saranno una pagina facebook attiva e un sito, nel quale troverete maggiori informazioni, contatti e possibilità di scambio.
Come in altre occasioni, ArtInMovimento ritiene importante dare risalto a iniziative che hanno il fine dichiarato di stimolare la crescita e il benessere generale degli individui e delle comunità, di diffondere e di valorizzare le “buone pratiche” che consentono di allargare il più possibile l’accesso a quel benessere.

Chiara Trompetto

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