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Domani si parla di “Sotto un cielo di carta” e “La Musicista”

Domani si parla di “Sotto un cielo di carta” e “La Musicista”

ANDREA BLOCH (Loredana Inserra) e il giornalista ANSA ROBERTO RITONDALE parleranno con ANTONELLO MICALI dei loro libri Sotto un cielo di carta e La Musicista, domani, 21 ottobre, dalle 21.00 alle 23.00, presso la Casa Marchini Ramello, in via Edoardo Bertone, 17 a San Maurizio Canavese (TO). Cosa dire di Sotto un cielo di carta? Nel romanzo

2-robertoANDREA BLOCH (Loredana Inserra) e il giornalista ANSA ROBERTO RITONDALE parleranno con ANTONELLO MICALI dei loro libri Sotto un cielo di carta e La Musicista, domani, 21 ottobre, dalle 21.00 alle 23.00, presso la Casa Marchini Ramello, in via Edoardo Bertone, 17 a San Maurizio Canavese (TO).
Cosa dire di Sotto un cielo di carta? Nel romanzo l’autore racconta lo scenario di una non più tanto remota dittatura  di Internet e di come questa potrebbe portarci a vivere, tristemente e irrimediabilmente, in un mondo senza carta.
Mentre del libro La musicista? Dietro lo pseudonimo Andrea Bloch si nasconde un collettivo di 10 scrittori i cui loro veri nomi sono Loredana Inserra, Carmen Pillo, Cinzia Matteucci, Lucia Ferrante, Evelina Cascardo, Maria Pia Pisano, Anna Chiapperini, Concetta Di Somma, Ivana Tinari e Valter Girodo.
Il libro, edito da Damster #21, è nato da un incipandrea-blochit postato in una noiosa domenica di ottobre 2014, all’interno del gruppo facebook di scrittura collettiva to be continued. L’unica traccia data agli altri autori è stata: voglio una serial killer donna e più cattiva di Hannibal Lecter.
Il romanzo ha preso così forma seguendo la fantasia dell’autore che aveva in quel momento il testimone della scrittura.
Commento dopo commento, è stata creata una protagonista, che dire borderline è riduttivo. Il confine del lecito lo ha abbondantemente superato. Da anni.
Una protagonista sadica. Estrema. Una donna all’apparenza normale, quasi invisibile e noiosa. Casa, lavoro e palestra. Con un piccolo difetto. A volte le viene una voglia irresistibile di uscire e uccidere. Nella tortura e nell’omicidio, Rosa raggiunge l’orgasmo, e ottiene vendetta per il male che ha subito in passato. Poi, come forma d’amore e possesso, incide sul corpo delle sue vittime un pentagramma con un’unica nota, il DO.
In sottofondo le più belle arie liriche che Rosa conosce a memoria, l’altra sua grande passione, dopo l’omicidio.
Due io narranti nel libro: l’assassina e l’ispettore. Il bene e il male hanno finalmente una voce e un volto.
Il romanzo ha vinto la Menzione Speciale al Festival Giallo Garda 2015.
Una serata all’insegna della cultura, allietata dalla lettura di alcuni brani di Sandro Calabrò.
Redazione di ArtInMovimento Magazine

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