Nel giardino dell’Accademia Senocrito di Locri per il Festival Rapsodie Agresti/Calabriae OperaMusica Festival Traiectoriae, sabato 20 luglio, è stato presentato DIVAS SONGS – Ritratti in musica fra luci e ombre, uno spettacolo di musica e teatro coprodotto da Traiectoriae e Impresa teatrale Scena Nuda, scritto da Domenico Gatto e coordinato da Teresa Timpano. Un lavoro delicato e intelligente che ha fuso, con equilibrio, teatro e canto, un’ora dove la narrazione è stata menata in trionfo, dove la vita di cinque star americane del secolo scorso si è fatta largo in forma di monologo o dialogo. Rita Hayworth, Doris Day, Marilyn Monroe, Judy Garland e Liza Minnelli sono state evocate e messe a nudo con grazia, attraverso racconti in prima persona, basati su biografie controverse e interpretati dalle attrici Teresa Timpano e Kristina Mravcova, e le canzoni indimenticabili interpretate dalla cantante e performer Benedetta Marcianò accompagnata al pianoforte da Vincenzo Cipriani al pianoforte e Piero Massa al violino. E si sono susseguiti momenti glamour e i retroscena, fatto di paure, ansie, inquietudini e rapporti complessi, intervallati da canzoni memorabili come Amado mio, Que será será, I wanna be loved by you, Over the rainbow e Cabaret.

Uno spettacolo ben ritmato, equilibrato, dove i cinque artisti hanno tutti contribuito per la sua riuscita. Uno spettacolo che ha condotto il pubblico presente in un sogno lungo i primi settanta anni del secolo scorso, attraverso gli occhi delle cinque attrici.

Grande protagonista della serata è stata Benedetta Marcianò, artista a tutto tondo, dalla lama tagliante che controlla in modo magistrale, muovendosi con naturalezza nei registri gravi e in quelli acuti. La sua voce dialogava perfettamente con i musicisti – Vincenzo Cipriani e Piero Massa – che si sono distinti per competenza indiscutibile, evidente anche nei loro momenti di assolo.

Le interpreti – Teresa Timpano e Kristina Mravcova – hanno incarnato i propri personaggi, entrando con forza nella loro psicologia, tratteggiando con cura tutte le sfumature che la sceneggiatura desiderava. A volte forse esasperando un po’ nella teatralità classica, sono comunque risultate convincenti, anche nell’abbozzare movimenti che ricordavano le movenze della diva rappresentata.

Quindi che aggiungere? Una piacevole ora di spettacolo, un’ora piena di emozioni e sogni, un’ora carica di speranze da cui emerge l’umanità delle cinque dive, ormai icone riconosciute a livello internazionali che sono diventate un mito.

Annunziato Gentiluomo

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