Mancano poche alla prima del Die Soldaten, per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano, e tanto sono le aspettative fra i critici e gli appassionati di lirica, in particolare per Laura Aikin e Gabriela Beňačková, le quali hanno già debuttato in questo opera a Salisburgo. Se ci fosse un Guinness dei primati per le
Mancano poche alla prima del Die Soldaten, per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano, e tanto sono le aspettative fra i critici e gli appassionati di lirica, in particolare per Laura Aikin e Gabriela Beňačková, le quali hanno già debuttato in questo opera a Salisburgo.
Se ci fosse un Guinness dei primati per le opere, “Die Soldaten” vincerebbe in molte categorie scherza il regista Alvis Hermanis. I primi aspetti che colpiscono del capolavoro di Bernd Alois Zimmermann sono, infatti, il gigantismo e la complessità di una produzione che prevede 25 cantanti solisti e un’orchestra sterminata che dalla buca si espande nei palchi. In tutto 112 professori inclusi 15 percussionisti, 4 dei quali occuperanno i palchi doppi situati nel 1° e 2° ordine a sinistra, e 6 (Stage Bands I, II e III) saranno dislocati nella Sala Prove dell’Orchestra e riprodotti live in sala da altoparlanti collocati nel soffitto; infine un complesso “Jazz Combo” di 4 elementi sarà collocato nella barcaccia stampa.
Die Soldaten è anche un capolavoro totalizzante, ultimato tra il 1963 e il 1964, un classico del Novecento, non solo musicale, capace di atterrire con complessità inaudita e livelli di tensione parossistici e nello stesso tempo di emozionare e commuovere il pubblico.
Il allestimento, che andrà tra pochissimo in scena a Milano, è stato presentato con enorme successo nei vasti spazi della Felsenreitschule nel corso del Festival di Salisburgo nell’agosto 2012, con lo stesso direttore, Ingo Metzmacher, alla testa dei Wiener Philharmoniker, anche se la versione scaligera sarà radicalmente ripensata anche in base alle diverse caratteristiche del palcoscenico. Nello spettacolo alla Scala, come a Salisburgo, la partitura di Zimmermann sarà interamente eseguita dal vivo inclusi i passaggi all’inizio del Quarto atto per i quali, in considerazione dell’estrema complessità esecutiva, il compositore aveva raccomandato di utilizzare un nastro registrato. Le modifiche della partitura, per quanto riguarda l’utilizzo di nastri registrati, corrispondono alle rappresentazioni del Festival di Salisburgo e sono state riprese nella stessa forma al Teatro alla Scala (Die Soldaten_trama).
Come si è detto dunque Ingo Metzmacher dirigerà l’Orchestra del Teatro Alla Scala e gli interpreti saranno Alfred Muff (Wesener); Laura Aikin (Marie), Okka von der Damerau (Charlotte); Cornelia Kallisch (Weseners alte Mutter); Thomas E. Bauer (Stolzius); Renée Morloc (Stolzius’ Mutter); Gabriela Beňačková (Die Gräfin de la Roche); Matthias Klink (Der junge Graf); Daniel Brenna (Desportes); Wolfgang Ablinger-Sperrhacke (Pirzel); Daniel Boaz (Eisenhardt); Morgan Moody (Mary); Matjaž Robavs (Haudy); Johannes Stermann (Obrist); Paul Schweinester, Andreas Früh e Clemes Kerschbaumer (Drei junge Offiziere); Werner Friedl (Der Bediente der Gräfin de la Roche); Stephan Schäfer, Volker Wahl e Michael Schefts (Drei Fähnriche, Drei Hauptleute); Anna-Eva Köck (Madame Roux); Rupert Grössinger (Der junge Fähnrich e Ein junger Jäger); Aco Biscevic (Der betrunkene Offizier); Katharina Dröscher (Artistin); e Il Canto di Orfeo (Offiziere).
Le scene sono firmate dallo stesso Alvis Hermanis e da Uta Gruber-Ballehr, i costumi curati da Eva Dessecker mentre le luci sono di Gleb Filshtinsky. Il video designer è Sergej Rylko.
Dopo la prima di stasera, 17 gennaio, le recite saranno martedì 20 gennaio, domenica 25 gennaio, martedì 27 gennaio, sabato 31 gennaio e martedì 3 febbraio sempre alle ore 20.
Prima di ogni recita, per socializzare il pubblico alla maestosità e alla complessità del Die Soldaten, verrà proposto un incontro introduttivo gratuito con Franco Pulcini nel Ridotto dei palchi.
Al Piermarini dunque un’opera gigantesca e totalizzante, un appuntamento irrinunciabile per chi ama la musica, il teatro e la letteratura.
Annunziato Gentiluomo
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