Dopo il successo della scorsa edizione con 20.000 presenze, si terrà da venerdì 27 a domenica 29 maggio Pistoia “Dialoghi sull’uomo”, festival di antropologia del contemporaneo promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e dal Comune di Pistoia, ideato e diretto da Giulia Cogoli (www.dialoghisulluomo.it). In programma tre giornate con 25 appuntamenti
Dopo il successo della scorsa edizione con 20.000 presenze, si terrà da venerdì 27 a domenica 29 maggio Pistoia “Dialoghi sull’uomo”, festival di antropologia del contemporaneo promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e dal Comune di Pistoia, ideato e diretto da Giulia Cogoli (www.dialoghisulluomo.it).
In programma tre giornate con 25 appuntamenti nel centro storico di Pistoia: incontri, spettacoli, letture, proiezioni di film, giochi culturali proposti sempre con un linguaggio accessibile a tutti e rivolti a un pubblico ampio, di tutte le generazioni, interessato all’ approfondimento culturale e alla ricerca di nuovi strumenti e stimoli per comprendere e decodificare la realtà di oggi.
“L’umanità in gioco. Società, culture, giochi” è il tema della settima edizione dei Dialoghi, nella quale antropologi, filosofi, scrittori, sociologi, scienziati, psicanalisti e sportivi riflettono su regole e disciplina, piacere e felicità, logica, azzardo, avventura e rischio, simulazione e strategia, apprendimento ed evoluzione. Vediamo insieme alcuni dei temi che verranno trattati.
La lezione inaugurale del Festival sarà “Mettersi in gioco” del filosofo Pier Aldo Rovatti, che ha dedicato un costante interesse e studio a questo tema. Il gioco non è solo competizione, benché oggi si viva in una società dominata dalla competitività, anzi, dovrebbe essere un’esperienza di attenuazione dell’egoismo individualistico e della pretesa di possedere la verità, poiché non c’è vero gioco che non comporti la capacità di mettere in discussione la propria soggettività.
Come è cambiato il modo di giocare in TV negli ultimi sessant’anni e cosa è cambiato nel coinvolgimento dei telespettatori? Quali personaggi, oggetti e luoghi ricorrono immutabili sullo schermo? Come si conciliano gioco e spettacolo? Come si inventa una buona domanda? Un pezzo di storia della televisione, dal telequiz al game-show, con l’autore televisivo e paroliere Davide Tortorella, che ha ideato rompicapi e quiz per Mike Bongiorno, Paolo Bonolis, Gerry Scotti e molti altri.
La psicoanalisi, invece, si occupa di come una persona possa entrare nel gioco della vita senza perdere contatto con il proprio desiderio; la nevrosi è un modo per non giocare, per mettersi in panchina, per delegare ad altri la responsabilità del fare. Accade ad Amleto che rovescia il destino di Edipo: mentre Edipo non sa chi è ma agisce, Amleto sa bene tutto, ma non agisce. Lo psicoanalista Massimo Recalcati racconterà il gioco della vita e il gioco del desiderio.
Il gioco, poi, è anche un fatto sociale, un momento fondamentale nella cultura di una comunità. A pochi mesi dalla trentunesima edizione moderna delle Olimpiadi, la studiosa del mondo classico Eva Cantarella ripercorrerà la storia dei giochi nell’antichità, indagandone l’etica, le relazioni tra i partecipanti, il significato e il valore della vittoria.
Si declinerà ancora il tema del gioco nell’ambito della linguistica, della pedagogia, della biologia evoluzionista, della psicoterapia applicata al mondo dello sport, dell’arte, sotto il profilo antropologico e sociale, fino a indagare il versante negativo delle ludopatie, oppure ancora il valore del gioco in culture diverse o come gioco e sport possano essere strumento di educazione, conoscenza, integrazione.
Interessante anche il programma degli spettacoli. Tra questi segnaliamo l’attore, autore e regista Gioele Dix, che leggerà la Novella degli scacchi di Stefan Zweig, capolavoro che ruota su una decisiva e mortale partita a scacchi, dove la scacchiera diventa il campo di battaglia in cui le storie individuali si intrecciano alla storia collettiva (venerdì 27, teatro Manzoni). E ancora l’artista Arturo Brachetti, il più veloce trasformista del mondo secondo il Guinness Book of Records, che racconterà in una serata spettacolare, fatta di illusioni e viaggi fantastici. Sarà un dialogo a tu per tu con il pubblico in cui emergerà la sua capacità di trasformarsi in molteplici personaggi indossandone non solo il vestito, ma soprattutto l’anima (sabato 28, teatro Manzoni).
Il programma completo e dettagliato lo trovate qui sul sito della manifestazione.
Qui ricordiamo ancora il ruolo dei volontari, che sarà come ogni anno importantissimo, e tra questi il contributo degli studenti dell’ultimo biennio delle scuole secondarie di secondo grado di Pistoia e della provincia, e degli studenti universitari, la cui partecipazione negli anni è stata sempre crescente e appassionata.
Anche quest’anno i Dialoghi avranno uno studente vincitore della gara di scrittura “Mettersi in gioco: una sfida all’individualismo”, che leggerà il suo elaborato sul palco di piazza del Duomo e riceverà in premio un buono acquisto del valore di 200 euro da spendere nelle librerie del festival e una copia di tutti i volumi della collana dei Dialoghi sull’uomo.
Redazione ArtInMovimento Magazine
[Fonti delle immagini: dialighisulluomo.it, boorp.com]
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