Fonderia39 a Reggio Emilia è la sede della Fondazione Nazionale della Danza, una delle istituzioni più autorevoli nel panorama italiano e internazionale. È in questo contesto che debutta, mercoledì 24 giugno alle ore 21, Prometeo: Contemplazione, primo episodio di un articolato progetto di Simona Bertozzi / Nexus che si svilupperà ulteriormente nei mesi a venire.
Fonderia39 a Reggio Emilia è la sede della Fondazione Nazionale della Danza, una delle istituzioni più autorevoli nel panorama italiano e internazionale. È in questo contesto che debutta, mercoledì 24 giugno alle ore 21, Prometeo: Contemplazione, primo episodio di un articolato progetto di Simona Bertozzi / Nexus che si svilupperà ulteriormente nei mesi a venire. “Il mio avvicinamento al mito di Prometeo” – suggerisce la coreografa bolognese – “ha trovato spazio in una riflessione sulla danza, sul suo farsi pratica corporea tesa alla vitalità umana e alla produzione di un alfabeto rigoroso di possibilità di scambio e coabitazione”.
Lo spettacolo vede in scena, oltre alla stessa Bertozzi, la danzatrice Stefania Tansini e il cantante Dara Nowroozi: “Sul campo due danzatrici e un cantante basso baritono. Gesto fisico e gesto vocale. Una palestra ritmica: reversibilità della regola, mescolanza. Lo slancio atletico e il fraseggio della danza si impastano con la materia vocale, contraendo, irrobustendo, allineando posture e architetture dinamiche che, pur nella diversità dell’origine, trovano un possibile incontro”.
Come tutti i progetti di Simona Bertozzi poi, anche Prometeo: Contemplazione porta a emersione stratificati pensieri e molteplici esperienze. In questo caso il riferimento teorico è la rilettura, a cura di Stefano Tomassini, del Prometeo di Salvatore Viganò, rappresento alla Scala di Milano nel 1813. “Il mio Prometeo: Contemplazione risuona in particolare con il primo dei sei atti, laddove il Titano contempla, dall’alto, l’umanità, che versa in uno stato di “infanzia culturale” e pre-sociale”.
A seguire, mercoledì 24 giugno sera, a Fonderia39 è in programma Pression, storica coreografia di Mauro Bigonzetti per Aterballetto.
Infine, un altro milieu decisamente prestigioso accoglie, sabato 27 giugno alle ore 21, la ripresa del più recente progetto performativo corale di Simona Bertozzi. Animali senza favola è ospite della XVIII edizione di Inequilibrio, il Festival della nuova scena tra teatro e danza di Castiglioncello. Lo spettacolo, ideato come di consueto assieme a Marcello Briguglio, vede all’opera un quintetto tutto al femminile composto da danzatrici di tre diverse generazioni: oltre alla stessa Bertozzi, in scena Miriam Cinieri, Lucia Guarino, Francesca Duranti e, nuovamente, Stefania Tansini. Animali senza favola si nutre delle musiche composte dal sound-artista Francesco Giomi, del progetto luci e set spazio di Antonio Rinaldi, e della collaborazione teorico-compositiva dello studioso Enrico Pitozzi, che confessa: “stanno così questi corpi, come in attesa di tempo; animali senza favola, privi di narrazione, continuamente in divenire attraversano temperature e gradi di presenza in attesa del congedo finale che tarda ad arrivare, riassorbite nelle curvature della vita, nelle pieghe di un frammento d’esistenza. Forse la loro forza non è altro che questa: fragilità e potenza, figure femminili in reiterato concepimento”.
Debutto nazionale mercoledì 24 giugno, nei prestigiosi spazi della Fondazione Nazionale della Danza a Reggio Emilia, del primo episodio del progetto Prometeo, di Simona Bertozzi.
Redazione di ArtinMovimento Magazine
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