Giovedì 12 marzo il Teatro Regio di Torino presenta un nuovo allestimento de Il turco in Italia di Gioachino Rossini, su libretto di Felice Romani. Dopo dieci anni torna nel nostro Teatro la partitura più comica e moderna tra le gemme della produzione rossiniana. Daniele Rustioni dirige l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio, la regia è
Giovedì 12 marzo il Teatro Regio di Torino presenta un nuovo allestimento de Il turco in Italia di Gioachino Rossini, su libretto di Felice Romani. Dopo dieci anni torna nel nostro Teatro la partitura più comica e moderna tra le gemme della produzione rossiniana. Daniele Rustioni dirige l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio, la regia è di Christopher Alden. Il nuovo allestimento è in coproduzione con il Festival d’Aix-en-Provence, l’Opéra de Dijon e il Teatr Wielki – Polish National Opera di Varsavia.
Il cast è ideale per restituire la vivace comicità rossiniana. Selim, l’illustre principe turco che sbarca in Italia, sarà Carlo Lepore, uno dei migliori bassi buffi italiani per qualità di voce, timbro e tecnica. Lepore, che debuttò al Regio proprio con il Turco, ha all’attivo una prestigiosa carriera internazionale, coronata nel 2012 con la trasmissione in mondovisione da Torino de La Cenerentola con la regia di Carlo Verdone. Il soprano georgiano Nino Machaidze, al debutto al Regio, sarà Donna Fiorilla. Machaidze si è imposta all’attenzione internazionale nel 2008 quando, al Festival di Salisburgo, sostituì un’indisposta Anna Netrebko. Da allora ha interpretato i principali ruoli belcantistici del repertorio italiano, lavorando con direttori quali Chailly, Gatti, Mariotti e Dudamel. Il baritono Paolo Bordogna, che al Regio ha dato grandi prove delle sue capacità liriche, sarà Don Geronio. Specialista nel repertorio comico rossiniano, Bordogna ha interpretato tutti e tre i ruoli baritonali del Turco, raggiungendo una profonda conoscenza del capolavoro comico di Rossini che ha saputo far suo, deliziando così pubblico e critica internazionali. Il tenore Antonino Siragusa sarà Don Narciso. Già al Regio in tutte le ultime produzioni rossiniane, è diventato l’Almaviva di riferimento, ruolo che ha interpretato nel nostro Teatro dal 2000. Dotato di timbro fresco, agile e dagli acuti facili e squillanti, Siragusa è riconosciuto oggi come uno dei migliori tenori rossiniani. Applaudito in tutti i principali teatri internazionali, ha lavorato al fianco di direttori quali Gergiev, Muti, Gatti, maturando uno stile inconfondibile, lodato dalla critica e sempre apprezzato dal pubblico. Il baritono Simone Del Savio, già al Regio per Barbiere di Siviglia, Adriana Lecouvreur e Lucia di Lammermoor, interpreterà Prosdocimo, probabilmente il personaggio più innovativo in tutto il teatro di Rossini. Del Savio, dotato di timbro solido e chiaro, riesce a caratterizzare le sue interpretazioni con fine gusto teatrale, qualità essenziale nel vestire i panni di Prosdocimo. Completano il cast il mezzosoprano Samantha Korbey nel ruolo di Zaida e il tenore Enrico Iviglia in quello di Albazar.
Nel corso delle nove recite, dal 12 al 22 marzo, si alterneranno nei ruoli dei protagonisti: Marco Vinco (Selim), Barbara Bargnesi (Donna Fiorilla), Marco Filippo Romano (Don Geronio), Edgardo Rocha (Don Narciso) e Vincenzo Taormina (Prosdocimo). Il nuovo allestimento, con la regia di Christopher Alden, vanta le scene di Andrew Liebermann, i costumi di Kaye Voyce e le luci di Adam Silverman, riprese da Cecile Giovansili. L’Orchestra del Teatro Regio è diretta da Daniele Rustioni; e il Coro del Teatro Regio è istruito da Claudio Fenoglio.
Il turco in Italia, rappresentato per la prima volta proprio duecento anni fa alla Scala, è su libretto di Felice Romani e segue la moda delle “turcherie” di inizio Ottocento. La vicenda prende il via con lo sbarco, nelle coste napoletane, di Selim, avvenente quanto buffo principe turco, il quale, appena arrivato, si innamora di Fiorilla. Basta un attimo e Selim ritrova casualmente in Italia una sua vecchia fiamma: Zaida. Conteso dunque da due spasimanti, Selim si barcamena per salvare la situazione. Ghiotta situazione per Prosdocimo, un poeta che passava di lì e che ha “da fare un dramma buffo” ma non trova l’argomento: eccolo accontentato. Proprio questo personaggio rivela l’originale struttura drammaturgica dell’opera, tanto da far pensare – con un secolo d’anticipo – alle invenzioni di Pirandello. Nell’atto secondo raggiungiamo una delle più esilaranti vette del teatro d’opera, sapientemente sottolineata dal brio della partitura rossiniana: a causa di vari travestimenti, compariranno in scena due Selim e due Fiorille, un gioco di metateatro che alla fine si risolverà nel migliore dei modi: Fiorilla si ricongiungerà al marito e Selim tornerà in Turchia con Zaida. Un piccolo epilogo chiude l’opera: Prosdocimo è lieto della conclusione del suo dramma e si augura che lo sia anche il pubblico.
Il giovane Daniele Rustioni, trentaduenne milanese, ha studiato tra Milano e Londra, perfezionandosi con grandi maestri quali Muti, Noseda, Davis e Masur. Talento precoce, ha già dato grandi prove dirigendo importanti orchestre, tra le quali si annoverano: UBS Verbier Festival Orchestra, Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala e Orchestra del Teatro Regio – proprio al Regio iniziò il suo percorso come direttore nel 2008, con La Bohème – una precoce ma solida carriera coronata nel 2013 dal prestigioso premio Best Newcomer of the Year conferito da International Opera Awards.
Il nuovo allestimento avrà la regia di Christopher Alden, regista con grande esperienza, i cui lavori sono stati apprezzati dalla San Francisco Opera all’Opéra-Comique di Parigi. Alden, con questa nuova produzione, debutta in Italia. La sua lettura rispetta il fascino brillante della musica di Rossini ma propone anche un aspetto inedito: la solitudine dei personaggi che, senza Prosdocimo come deus ex machina, sarebbero vuote maschere abbandonate a se stesse.
L’opera sarà presentata al pubblico dal musicologo Alberto Bosco, all’interno del ciclo Le conferenze del Regio, al Piccolo Regio Puccini mercoledì 11 marzo alle ore 17.30. L’ingresso è libero. La Prima dell’opera sarà trasmessa in diretta da Rai-Radio3 giovedì 12 marzo alle ore 20, trasmissione inserita anche all’interno del circuito Euroradio.
Gli ingredienti ci sono tutti per uno spettacolo decisamente colorato e sicuramente da vedere…
Redazione di ArtInMovimento Magazine
[Fonti delle immagini: carlolepore.com, ninomachaidze.com, operamanager.com, antoninosiragusa.com, it.wikipedia.org, christopheralden.net]
Leave a Comment
Your email address will not be published. Required fields are marked with *