Assegnati il 15 maggio scorso i premi agli studenti vincitori della IV edizione delle Olimpiadi nazionali di Lingue e civiltà classiche. Nella cornice del Teatro Nazionale, a Roma, si è svolta la cerimonia che ha visto protagonisti i “campioni” di greco e latino. A consegnare i premi l’archeologo e scrittore Valerio Massimo Manfredi insieme al
Assegnati il 15 maggio scorso i premi agli studenti vincitori della IV edizione delle Olimpiadi nazionali di Lingue e civiltà classiche.
Nella cornice del Teatro Nazionale, a Roma, si è svolta la cerimonia che ha visto protagonisti i “campioni” di greco e latino.
A consegnare i premi l’archeologo e scrittore Valerio Massimo Manfredi insieme al Direttore Generale per gli Ordinamenti scolastici Carmela Palumbo.
Soddisfazione è stata espressa dal Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. Quello che i classici ci hanno lasciato è un patrimonio immenso che sta alla base della nostra civiltà. (…) A loro dobbiamo la nostra identità che è ciò che ci caratterizza in una società sempre più globalizzata. È per questo che abbiamo il dovere di rafforzare questo patrimonio e non di svuotarlo, ha spiegato il Ministro in un messaggio di saluto.
Questa quarta edizione delle Olimpiadi ha avuto numeri straordinari. Gli studenti che hanno partecipato a tutte le fasi di selezione sono stati circa 3.000 (meno di 1.000 nella prima edizione). Sono poi rimasti in 145 nella corsa per il podio, l’ultima impegnativa sfida.
La prova finale si è tenuta giovedì scorso, 13 maggio, sempre a Roma, al Convitto nazionale “Vittorio Emanuele II”.
Tre le sezioni di gara: Lingua greca, Lingua latina e Civiltà classiche.
Per le due prime sezioni – Lingua greca e Lingua latina – ai finalisti è stato chiesto di tradurre un testo poetico e di commentarlo; per la sezione Lingue e civiltà classiche gli alunni sono stati impegnati in un lavoro di interpretazione, analisi e commento di testimonianze delle civiltà latina e greca.
Oltre ad una coppa che è stata consegnata in premio a tutti i vincitori, i primi classificati di ciascuna sezione sono stati premiati anche con un soggiorno di una settimana, che potranno godere a luglio, a Policoro, in Basilicata, nei luoghi dell’antica Magna Grecia.
La cerimonia di premiazione è stata condotta da Gaia de Laurentiis ed è stata aperta dallo spettacolo Il mio nome è nessuno, di Valerio Massimo Manfredi, con Gerardo Placido e Silvia Bilotti.
Per la sezione Lingua greca i vincitori sono stati: Carlo DELLE DONNE – Liceo classico “Vittorio Emanuele II” di Napoli; Davide SCARPELLINO – Liceo classico “Orazio Flacco” di Bari; e Margherita NIMIS – Liceo classico “J. Stellini” di Udine.
Per la sezione Lingua latina, invece, i premiati sono stati: Federico MAVIGLIA – Liceo classico “Alessandro Manzoni” di Milano; Nicolò CAMPODONICO – Liceo classico “Federico Delpino” di Chiavari; e Mirko DONNINELLI – Liceo classico “Vittorio Emanuele II” di Jesi.
Per la sezione Civiltà classiche i vincitori sono stati: Federico DIAMANTI – Liceo classico “Marco Minghetti” di Bologna; Francesco ZAHI KHELIFA – Liceo classico “Annibale Mariotti” di Perugia; e Daniele SANNIPOLI – Liceo classico “Giuseppe Mazzatinti” di Gubbio.
La giuria ha poi ritenuto di dover assegnare alcune Menzioni d’onore.
Per la sezione Lingua greca questo riconoscimento è stato attribuito a Cristiano DORSI – Liceo classico “Bartolomeo Zucchi” di Monza; e a Benedetta FRIZZI – Collegio vescovile “S. Alessandro” di Bergamo.
Per la sezione Lingua latina hanno ricevuto la Menzione Fabrizio ANDREAUS – Liceo “Francesco Vivona” di Roma; e Paolino LO PRESTI COSTANTINO – Liceo “Lucio Piccolo” di Capo d’Orlando.
Per la sezione Civiltà classiche, è stata assegnato questo riconoscimento a Pietro NICOLI – Liceo classico “Celio Roccati” di Rovigo; e a Francesco RAIMONDI – Liceo classico “Camillo Benso di Cavour” di Torino.
Un paio di riflessioni sociologiche che emergono da questa premiazione.
Su 15 premiati (vincitori e “menzionati”), 13 sono di sesso maschile: quindi l’87% delle eccellenze del 2015 nello studio analitico delle lingue e civiltà classiche sono uomini.
Dal punto di vista geografico, invece, ci troviamo di fronte a una distribuzione molto più omogenea.
Annunziato Gentiluomo
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