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Dal 30 novembre la Settimana della Cultura Tibetana a Bologna

Dal 30 novembre la Settimana della Cultura Tibetana a Bologna

Dal 30 novembre al 6 dicembre 2024, Bologna diventa sede di riflessione delle fondamenta del Buddhismo Non Settario. Infatti, presso il Camplus Bononia, sito in via Sante Vincenzi 49, si terrà la Settimana della Cultura Tibetana, organizzata dalla Associazione Italia-Tibet e da Jamtse Ling, Centro Rimé per il Dharma Non Settario. Il macro-evento del 30

Dal 30 novembre al 6 dicembre 2024, Bologna diventa sede di riflessione delle fondamenta del Buddhismo Non Settario.

Infatti, presso il Camplus Bononia, sito in via Sante Vincenzi 49, si terrà la Settimana della Cultura Tibetana, organizzata dalla Associazione Italia-Tibet e da Jamtse Ling, Centro Rimé per il Dharma Non Settario.

Il macro-evento del 30 novembre, che si tiene in occasione della pubblicazione in lingua italiana della biografia di Jetsun Pema Ama “La Madre del Tibet”, sorella di S.S. Il Dalai Lama, è progettato da Jamtse Ling ed è organizzato assieme alla Associazione Italia-Tibet, col patrocinio dell’Unione Buddhista Italiana e della Comunità Tibetana in Italia.

Interverranno, dalle ore 15:00, Jetsun Pema Ama, Sorella di Sua Santità il Dalai Lama; il giornalista e documentarista Piero Verni, autore, tra gli altri, della biografia di Jetsun Pema; Lama Tempa Tsering; Filippo Scianna, Presidente dell’Unione Buddhista Italiana; il documentarista RAI e fotografo Claudio Cardelli, Presidente dell’Associazione Italia-Tibet; Paolo Roberti di Sarsina, Presidente di Jamtse Ling, Centro per il Buddhismo Non Settario; Tseten Longhini, Presidente della Comunità Tibetana in Italia; e Lucia Landi, Presidente dell’Istituto Lama Tzong Khapa.

Domenica 1 dicembre, dalle ore 17:00, presenteranno la propria relazione Francesco Tormen, docente di Lingua Tibetana presso l’Università di Venezia “Cà Foscari” e co-direttore del Centro Studi dell’Unione Buddhista Italiana: Il Sogno Lucido nella Tradizione Tibetana; e Alessandro Pincin, Presidente di Ligmincha Italia ETS: Il Bön: dallo Shang Shung all’Italia.

Lunedì 2 dicembre, dalle ore 17.30, vedrà come protagonisti il ricercatore del CNR Luigi Vigliotti, autore e fotografo; ed Elio Marini, Presidente dell’Associazione “Orazio della Penna”.

Martedì 3 dicembre dalle ore 18.00 sarà la volta di Filippo Lunardo, docente di Storia dell’Arte Tibetana e Mongola, presso la Sapienza Università di Roma, che presenterà il tema La Parola e il Simbolo: il rapporto tra testo e immagine nella raffigurazione del Campo dell’Accumulazione dei Meriti della Scuola dei Dalai Lama.

Animeranno il confronto L’ambiente, la cultura, la religione, la società nel Tibet di oggi e il suo ruolo nelle dinamiche geopolitiche dell’Asia di mercoledì 4 dicembre, dalle ore 17.30, il giornalista Gianni Vernetti, già Senatore della Repubblica e Sottosegretario di Stato del Ministero degli Affari Esteri; Antonio Selvatici, giornalista investigativo nel settore sicurezza e docente universitario; Günther Cologna, direttore del Dipartimento per la Formazione e la Ricerca di EURAC Research, Bolzano e componente del Direttivo dell’Associazione Italia-Tibet. Modererà Claudio Cardelli, Presidente dell’Associazione Italia-Tibet.

Giovedì 5 dicembre, ore 18.00 prenderà la parola Donatella Rossi, Professoressa Associato di Religioni e Filosofie dell’Asia Orientale e Lingua e Cultura Tibetana presso la Sapienza Università di Roma, presentando la “Retaggi Culturali del Tibet: la Visione dello Studioso e Maestro Spirituale Chögyal Namkhai Norbu (1938-2018)”.

Concluderanno la Settimana della Cultura Tibetana, il 6 dicembre, alle ore 18.00, i direttori dei Centri Gelug di Bologna affiliati all’Unione Buddhista Italiana – Maria Grazia Maffia del Centro Cenresig e Cosetta Mengoli del Centro Dharmakaya – che incontrano la cittadinanza. Inoltre Massimo Stordi, presidente della Fondazione Sangha ETS di Pomaia, presenterà il progetto di costruzione del primo monastero buddhista in Italia per monaci e monache. Quest’ultima sessione sarà introdotta e moderata da Luigi Chiarini, già Presidente della Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana, FPMT Italia; e componente del Comitato dei Garanti di Jamtse Ling, Centro Rimé.

L’ingresso libero e sono gradite donazioni, in loco o anche tramite Paypal Associazione Rimé (https://bit.ly/3SYuIvA) o con bonifici al seguente IT14Q0306909606100000192913, intestato all’Associazione Rimé, con la seguente causale: Donazione di sostegno alla cultura tibetana.

Si prevede una settimana ricca, un momento importante e unico, animato dal desiderio di approfondimento di una sensibilità millenaria, come quella tibetana, che ha ancora oggi molto da insegnare. Gli organizzatori anticipano che per il 2025 ospiteranno a Bologna altri Maestri per continuare quella che sembra destinata a diventare una tradizione.

Annunziato Gentiluomo

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