Giovedì 19 novembre, alle ore 20, il Teatro Regio di Torino mette in scena per la prima volta Didone ed Enea di Henry Purcell, dando così avvio al primo filone tematico della Stagione: il Progetto Opera Barocca, contando su un cast di solisti, riconosciuti esperti nel campo della musica antica. Didone ed Enea sarà diretta da
Giovedì 19 novembre, alle ore 20, il Teatro Regio di Torino mette in scena per la prima volta Didone ed Enea di Henry Purcell, dando così avvio al primo filone tematico della Stagione: il Progetto Opera Barocca, contando su un cast di solisti, riconosciuti esperti nel campo della musica antica.
Didone ed Enea sarà diretta da Federico Maria Sardelli, al suo debutto sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio. Ospite di importanti orchestre, tra le quali il Maggio Musicale Fiorentino, il Gewandhausorchester di Lipsia, la Kammerakademie di Potsdam, propone uno spettacolo ampliato: L’idea è quella di arricchire l’opera, circa un’ora di musica, con danze tratte dal catalogo di Purcell, rispettando la prassi dell’epoca e le atmosfere dell’autore. Uno spettacolo allargato, secondo lo schema seicentesco, ma filologicamente pertinente. Sardelli considera l’opera di Purcell un caso storicamente e musicalmente assai interessante, oltre che un lavoro molto efficace sul piano teatrale.
Lo spettacolare allestimento, provienente dall’Opéra de Rouen Haute-Normandie, per la prima volta in Italia, è firmata da Cécile Roussat e Julien Lubek, autori di regia, scene, costumi e coreografia. I due artisti, formati nella leggendaria scuola di Marcel Marceau, si sono distinti per le loro produzioni che, sviluppando una molteplice identità teatrale, fondono arte circense, proiezioni, illusionismi e danza. Il teatro è arte concreta e l’opera, quella barocca in particolare, uno spettacolo totale. Noi vogliamo che la scena sia viva e si muova come la musica che esce dalla buca orchestrale. Guidati dal libretto e dalla partitura, realizziamo i vari quadri del nostro spettacolo con tutti i mezzi a nostra disposizione. In “Didone ed Enea” l’azione si svolge nell’antica città portuale di Cartagine: per unificare la scena e mettere in risalto i sentimenti dei protagonisti, abbiamo dato al mare, elemento attorno al quale ruota tutta l’opera, un ruolo centrale nell’allestimento, raccontano Roussat e Lubek.
Il cast impegnato nelle cinque recite dell’opera, dal 19 al 28 novembre, annovera riconosciuti artisti di livello internazionale. Il soprano Roberta Invernizzi, interprete di Didone, è un’artista tra le più apprezzate nel repertorio barocco e debutta al Regio in uno dei ruoli a lei più congeniali. Grazie al suo timbro dolce, scolpito da una dizione impeccabile e arricchito da una presenza scenica di prim’ordine, Invernizzi ha lavorato con tutti i più importanti direttori del repertorio antico: Leonhardt, Curtis, Alessandrini e Dantone. Enea è interpretato dal baritono inglese Benedict Nelson, anche lui al suo debutto al Regio. Rivelatosi una delle voci più promettenti della nuova scuola inglese, ha fatto dell’interpretazione di Enea uno dei suoi masterpiece, tanto da essere invitato dal Festival di Salisburgo per sostenere il ruolo. Belinda è interpretata da Roberta Mameli, un soprano dalla solida tecnica, che ha lavorato con direttori del calibro di Christopher Hogwood, Jordi Savall e Jeffrey Tate. Il tenore Carlo Allemano interpreta La strega, una scelta di alto gusto stilistico. Allemano, col suo timbro potente e duttile, è artista capace di creare quel particolare mix di severità e ironia che il personaggio richiede. Completano il cast: il soprano Kate Fruchterman (Seconda donna), il mezzosoprano Sofia Koberidze (Prima strega), il soprano Loriana Castellano (Seconda strega) e il controtenore Carlo Vistoli (Spirito). Il Coro del Teatro Regio, che sosterrà i solisti, è istruito da Claudio Fenoglio, e le luci sono di Marco Gingold.
Il quarto libro dell’Eneide di Virgilio è la fonte letteraria per l’opera di Purcell; il libretto, scritto da Nahum Tate, divide la vicenda in tre atti, durante i quali si consuma il dolore di Didone. Innamorata di Enea e vittima di un inganno che le porterà via il suo amato, la giovane principessa cartaginese, sopraffatta dal dolore, troverà pace solo col suicidio. L’opera debuttò a Londra, nel teatrino del collegio femminile guidato da Josias Priest attorno al 1690. Col tempo, il titolo di Purcell è diventato il capolavoro del barocco musicale inglese.
L’opera sarà presentata al pubblico mercoledì 18 novembre alle ore 17.30 al Piccolo Regio Puccini con una conferenza dal titolo Un manifesto per la fondazione del melodramma inglese, a cura di Dinko Fabris. L’ingresso è libero. La Prima dell’opera sarà trasmessa in diretta da Rai-Radio3 giovedì 19 novembre alle ore 20, trasmissione inserita anche all’interno del circuito Euroradio. Come di consueto si potrà seguire il backstage, nonché scoprire divertenti curiosità sugli interpreti e sull’allestimento, guardando le Pillole di Passione di Paola Giunti, visibili sul sito del Regio www.teatroregio.torino.it e sul suo canale YouTube.com/TeatroRegioTorino.
Redazione di ArtInMovimento Magazine
[Fonti delle immagini: Frédéric Carnuccini – Agence Albatros (foto di copertina), facebook.com, shlemiltheatre.com, glossamusic.com, benedictnelson.com, musica-classica.it]
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