Per un mese i riflettori sono puntati sui mille volti di Renato Zero, “artista che ha fatto di un’offesa il suo cognome”. Infatti dal 18 dicembre 2014 al 18 gennaio 2015, presso la Pelanda-Centro di produzione culturale, in piazza Orazio Giustiniani, 4 a Roma, in scena “Zero”, retrospettiva sul cantante italiano, allestita in collaborazione con
Per un mese i riflettori sono puntati sui mille volti di Renato Zero, “artista che ha fatto di un’offesa il suo cognome”. Infatti dal 18 dicembre 2014 al 18 gennaio 2015, presso la Pelanda-Centro di produzione culturale, in piazza Orazio Giustiniani, 4 a Roma, in scena “Zero”, retrospettiva sul cantante italiano, allestita in collaborazione con Macro Museo d’Arte Contemporanea di Roma.
Saltato fuori dal cilindro di una Roma barcollante nel vento si è colorato il viso e si è avviato, in bilico sui suoi zatteroni, tra sogno e degrado, palco e periferia, via Tagliamento e il mondo, libero da pregiudizi ormonali e tessere politiche. Con una domanda di senso nel cuore ha combattuto da solo l’Italia più difficile, quella dell’ipocrisia, fino a innamorarla. Anticipando Internet ha creato la sua rete, caricandosi come un circense la sua casa sulle spalle, perché il pubblico fosse sempre connesso e diventasse protagonista insieme a lui. Irraggiungibile dalle definizioni, fotografo spietato del reale da quattro decenni, scandaloso e mistico, uno, nessuno e centomila, meravigliosamente imperfetto, si è spinto coloratissimo e nudo lungo i marciapiedi stanchi e nei giardini che nessuno sa per celebrare il cielo degli ultimi e implorarne il riscatto.
Questa mostra vuole leggerne le sue mille anime e i suoi segreti attraverso un viaggio del tempo e del cuore, per andare con le sue canzoni oltre le sue canzoni, e riconoscergli il ruolo di testimone assoluto del nostro tempo, oltre che il podio di artista irripetibile e universale. Fortemente voluta nel cuore di Testaccio, una scenografia monumentale di emozioni, musica, immagini e documenti inediti. Un vortice infinito di suggestioni e sentimenti dislocato in cinque ambienti ad alta tecnologia. Un’ occasione unica per vivere come mai prima d’ora la sua magnifica favola, toccando con mano il suo pianeta, i suoi travestimenti, i suoi segreti, le sue parole. Perché ognuno di noi possa essere il re di una notte di magia, precisano gli organizzatori.
Un doveroso omaggio a Renato, un modo per leggere l’Italia che cambia attraverso l’evoluzione e le metamorfosi di un cantante di riconosciuta sensibilità e rinomato successo…
Annunziato Gentiluomo
[Fonti delle immagini: ilfont.it e it.wikipedia.org, ]
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