Per il Monteverdi Festival 2015 si prospetta un weekend ricchissimo di eventi dai suoni antichi e dai canti tradizionali sardi di Concordu de Orosei e il Suonar Parlante (oggi, 21 maggio), alle musiche di autori toscani con Auser Musici (venerdì 22 maggio), fino ad una incursione nella commedia per musica napoletana con ‘I Turchini (sabato
Per il Monteverdi Festival 2015 si prospetta un weekend ricchissimo di eventi dai suoni antichi e dai canti tradizionali sardi di Concordu de Orosei e il Suonar Parlante (oggi, 21 maggio), alle musiche di autori toscani con Auser Musici (venerdì 22 maggio), fino ad una incursione nella commedia per musica napoletana con ‘I Turchini (sabato 23 maggio), per concludere con una domenica (24 maggio) alla scoperta di alcuni tra i palazzi storici più belli della città accompagnati da esplorazioni e sperimentazioni barocco-jazz con Jazzin’ Around Barocco.
Non si può dimenticare, inoltre, Monteverdi OFFicine con la proiezione di ieri, 20 maggio, del docu-film The heart of sound del regista tedesco Paul Fenkart che racconta con vivida ispirazione il progetto di Vittorio Ghielmi e il suo felice incontro con gli straordinari cantori di Orosei. Un affresco di una Sardegna ‘antica’, nascosta e rurale, lontana dalle affollate mete turistiche. Segnaliamo anche l’incontro con Antonio Florio e Pino de Vittorio di sabato 23 maggio ore 18.30- foyer del Teatro Ponchielli. Si ricorda che tutti gli appuntamenti di Monteverdi OFFicine sono ad ingresso libero.
Ritornando ai quattro eventi musicali, il primo è THE HEART OF SOUND. Suoni antichi nel tempo e nello spazio , in scena stasera. Ricercare con anni di studio il cuore del suono ‘antico’, immaginarlo sul proprio strumento, leggere trattati e manuali e poi trovarlo ancora autentico in aree geografiche cosiddette ‘periferiche’, in comunità chiuse in cui la tradizione si è conservata pura e interrotta fino ad oggi. Il canto tradizionale sardo di Orosei – dichiarato dall’Unesco patrimonio immateriale dell’umanità – è una di quelle aree. Il progetto crossover di Vittorio Ghielmi e del suo ensemble di viole da gambe nasce dalla sfida di mettere in ‘cortocircuito’ la musica rinascimentale italiana (A. Agricola, J. Arcadelt, V. Ruffo, F. Spinacino) e il canto sardo, che non è una mera tecnica vocale, ma un modo di essere, lo specchio della nostra anima.
Venerdì 22 maggio, alle ore 21.00, presso l’Auditorium G. Arvedi (Museo del Violino), AUSER MUSICI,
Ewa Gubanska (soprano) e Carlo Ipata (flauto e direzione), proporranno IL GRAN TEATRO DEL MONDO L’opera da Firenze all’Europa, con musiche di G. Caccini, M. Cesti, F. Gasparini, A. Melani.
Un altro fiume – l’Auser (oggi, il Serchio) – ha dato il nome e l’impronta a questo ensemble tutto toscano che da anni esplora il mosaico musicale del Sei- e Settecento, riscoprendo preziosi inediti sepolti negli archivi. Il concerto interpretato dalla giovanissima Ewa Gubanska (vincitrice del prestigioso Concorso Händel a Londra nel 2014) intreccia musiche di autori toscani che hanno segnato la nascita dell’opera e contribuito alla sua diffusione nel mondo: dagli Intermedi di Caccini a Le disgrazie d’amore dell’aretino (poi asburgico!) Marco Antonio Cesti, passando per L’empio punito di Alessandro Melani e Il Bajazet di Francesco Gasparini, cui guardarono rispettivamente Mozart da Praga (Don Giovanni) e Händel da Londra (Tamerlano).
Sabato 23 maggio alle ore 21.00 presso il Teatro A. Ponchielli sarà in scena ‘I TURCHINI, con
Pino De Vittorio (voce) e Antonio Florio (direzione). NAPOLI! L’età d’oro della commedia per musica napoletana, per le musiche di G. De Majo, F. Mancini, F. Provenzale, D. Sarro, L. Vinci, sarà quanto mostreranno agli accorsi.
Un’incursione nella commedeja pe musica napoletana, peculiare tipo di teatro comico in musica che raccoglieva l’eredità della commedia dell’arte con attori-cantanti capaci di dominare le scene tra Sei- e Settecento. Pino De Vittorio è l’attore-cantante che meglio ha saputo interpretare e riproporre oggi quella straordinaria tradizione, grazie alla perfetta intesa con i Turchini di Antonio Florio. Comicità e melanconia, ironia e travestimenti, improvvisazione e languore oltre all’impareggiabile abilità pirotecnica nel magnetizzare il pubblico numeroso (e rumoroso!) dell’epoca: così i primi buffi napoletani sfiorarono il mito, condividendo la grande stagione dei castrati e delle canterine.
E si concluderà, domenica 24 maggio, con MUSICA A PALAZZO – ACROSS. Trascorrere una domenica in alcuni dei più bei palazzi cremonesi, che si ergono imponenti ed eleganti su una delle principali arterie della città. Scoprire saloni e cortili, nicchie e giardini solitamente chiusi al pubblico, ascoltando musica raffinata a distanza ‘ravvicinata’. Tre incursioni vicine e lontane: dalle canzonette e toccate di Frescobaldi ai madrigali di Marini e Monteverdi, per approdare ad una rilettura crossover delle più celebri arie di Caccini, Purcell e Händel. Perché barocco e jazz si incontrano sul comune terreno della libertà espressiva, dell’improvvisazione e di un certo inconfondibile ‘swing’…
Le location saranno Palazzo Mina Bolzesi alle ore 11.00, con GIROLAMO FRESCOBALDI E IL BAROCCO ROMANO (musiche di G. Frescobaldi, S. Landi, C. Monteverdi, L. Rossi), programma interpretato da Damiana Pinti (mezzosoprano), Francesco Tomasi (arciliuto) e Francesco Cera (clavicembalo).
Poi alle ore 17.00 per Interrotte Speranze con musiche di C. Monteverdi, B. Marini, ci si sposterà al Palazzo Fodri, dove si esibiranno l’Ensemble Costanzo Porta e Cremona Antiqua.
Si concluderà la giornata alle ore 19.00 presso il Palazzo Cavalcabò con JAZZIN’ AROUND BAROCCO, interpretato da Paola Quagliata (voce), Luca Garlaschelli (contrabbasso), Davide Corini (pianoforte) e Roberto Lupo (batteria).
Un week-end lungo originale, variegato e all’insegna della qualità…
Redazione di ArtInMovimento Magazine
[Fonti delle immagini: teatroponchielli.it, london-handel-festival.com]
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