Da oggi, 4 giugno, si inaugura la 26esima edizione del Ravenna Festival con tantissimi eventi in programma legati al mondo della danza, della cultura, dell’arte e della musica. Filo conduttore di questa edizione sarà la figura di Dante Alighieri, proprio durante i 750 anni dalla nascita. L’apertura si aprirà con un concerto sinfonico – alle 21,
Da oggi, 4 giugno, si inaugura la 26esima edizione del Ravenna Festival con tantissimi eventi in programma legati al mondo della danza, della cultura, dell’arte e della musica.
Filo conduttore di questa edizione sarà la figura di Dante Alighieri, proprio durante i 750 anni dalla nascita.
L’apertura si aprirà con un concerto sinfonico – alle 21, al Pala De André – che vedrà il ritorno di Zubin Mehta sul podio dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino che dirige da trent’anni. In programma in cartellone classico-romantico che si aprirà con l’Ouverture “Leonore n.3” di Beethoven per seguire con il “Preludio e morte di Isotta” di Wagner e la sinfonia n.6 di Ćaikovskij “Patetica”.
Ravenna che custodisce gelosamente le spoglie mortali del Sommo Poeta, ne coltiva in maniera amorevole e sapiente la memoria. L’obiettivo principale di questo Festival è quello di mettere in evidenza l’attualità dei capolavori danteschi, primo fra tutti la “Commedia”, inesauribile ‘opera mondo’ come la definirebbe il professor Franco Moretti.
L’approccio nuovo che si vuole far adottare vede piuttosto Dante come poeta del futuro e che molto si avvicina al Dante “everyman” ipotizzato da Ezra Pound: «In un senso ulteriore è il viaggio dell’intelletto di Dante attraverso quegli stati d’animo in cui gli uomini, di ogni sorta e condizione, permangono prima della loro morte; inoltre Dante, o intelletto di Dante, può significare “Ognuno”, cioè “Umanità”, per cui il suo viaggio diviene il simbolo della lotta dell’umanità nell’ascesa fuor dall’ignoranza verso la chiara luce della filosofia» (E. Pound, Dante in Lo spirito romanzo, 1910). Dante è uno di noi.
In questa prospettiva il festival vuole dunque proporre nuove creazioni e progetti artistici innovativi che proiettino e declinino la Commedia nella contemporaneità, come nel caso della Video-Opera “L’amor che move il sole e l’altre stelle” commissionata dal Ravenna Festival al compositore Adriano Guarnieri che si cimenta con il Paradiso, o della “Vita Nuova”, una creazione musicale che Nicola Piovani ha scritto per il festival.
Ricchissimo e imperdibile il programma degli eventi che animeranno Ravenna e tutta la sua provincia fino al 27 luglio 2015.
Mirko Ghiani
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