Martedì 13 marzo, alle ore 20, il Teatro Regio di Torino mette in scena L’Orfeo di Claudio Monteverdi, nuovo titolo del Progetto Opera Barocca. Antonio Florio, sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro Regio, affronta la ricca partitura del compositore italiano. Il nuovo allestimento ha la regia di Alessio Pizzech, tra le principali voci emergenti
Martedì 13 marzo, alle ore 20, il Teatro Regio di Torino mette in scena L’Orfeo di Claudio Monteverdi, nuovo titolo del Progetto Opera Barocca. Antonio Florio, sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro Regio, affronta la ricca partitura del compositore italiano. Il nuovo allestimento ha la regia di Alessio Pizzech, tra le principali voci emergenti nella regia d’opera. Nel cast: Roberta Invernizzi, Mauro Borgioni, Francesca Boncompagni, Monica Bacelli, Luigi De Donato e Luca Tittoto, solisti di fama internazionale, riconosciuti esperti nel campo dell’opera barocca.
Come detto, dirige Antonio Florio, fondatore del complesso Cappella della Pietà de’ Turchini, è oggi considerato, a livello internazionale, uno degli interpreti di riferimento del repertorio barocco con strumenti d’epoca. Florio, sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro Regio, includerà anche gli Strumentisti della Cappella Neapolitana, affidando loro il basso continuo – elemento musicale di fondamentale importanza nelle opere barocche – e l’Ensemble strumentale La Pifarescha, chiamato ad arricchire la rigogliosa partitura di Monteverdi.
Alessio Pizzech con straordinaria energia ha messo in scena circa 120 spettacoli fra prosa e lirica, collaborando con tutti i principali teatri e festival italiani. La sua formazione spazia dal canto al circo, passando per significative regie radiofoniche per Rai Radio3 e la cospicua attività di docente a livello nazionale e internazionale.
Il cast impegnato nelle cinque recite dell’opera (13, 15, 17, 18, 21 marzo) annovera riconosciuti artisti di livello internazionale. Il soprano Roberta Invernizzi interpreta La Musica e Proserpina. Grazie al suo timbro dolce, scolpito da una dizione impeccabile e arricchito da una presenza scenica di prim’ordine, Invernizzi è una delle cantanti più apprezzate a livello internazionale nel repertorio barocco e non solo. Il baritono Mauro Borgioni interpreta Orfeo. Artista di riferimento per il repertorio barocco, ha approfondito sotto la guida di direttori quali Rinaldo Alessandrini, Diego Fasolis, Claudio Cavina lo studio della prassi musicale antica. Il soprano Francesca Boncompagni interpreta Euridice. Riconosciuta interprete del repertorio barocco, Boncompagni ha approfondito negli anni lo studio e l’interpretazione dei lavori di Monteverdi, arrivando a collaborare con direttori quali Gardiner, Christie, Dantone, Herreweghe. Il mezzosoprano Monica Bacelli interpreta La Messaggera e La Speranza. Artista di assoluto livello, apprezzata in tutti i più importanti palcoscenici del mondo, ha fatto delle interpretazioni del repertorio barocco il fulcro della sua attività. Completano il cast: i bassi Luigi De Donato (Caronte), Luca Tittoto (Plutone), Davide Motta Fré (Quarto pastore), Enrico Bava (Terzo spirito), i tenori Fernando Guimarães (Apollo e Primo pastore), Joshua Sanders (Eco e Secondo spirito), Luca Cervoni (Primo spirito e Secondo pastore), il soprano Leslie Visco (La Ninfa) e il mezzosoprano Marta Fumagalli (Terzo pastore). Le scene sono firmate da Davide Amadei, costumi di Carla Ricotti, coreografia di Isa Traversi e luci di Andrea Anfossi. Il Coro del Regio è istruito da Andrea Secchi.
L’Orfeo è l’origine di tutto il teatro lirico. Rappresentato per la prima volta nel 1607 nel Palazzo Ducale di Mantova, è oggi riconosciuto e venerato come il primo esempio di lavoro drammatico nel quale la musica invade tutta la narrazione, il primo esempio di opera lirica giunto completo sino a noi. Dopo Händel, Purcell e Vivaldi, il Progetto Opera Barocca del Teatro Regio si arricchisce così di una nuova gemma musicale, con un doveroso omaggio al padre di tutti gli operisti, colui che per primo diede forma e sostanza a un nuovo genere musicale traghettando la storia della musica dal periodo rinascimentale all’epoca barocca. L’opera racconta il mito di Orfeo ed Euridice, ma in realtà è una sorta di esaltazione dell’immenso potere della Musica che può commuovere i cuori. Monteverdi utilizza toccate, sinfonie, balletti, lo “stile recitativo”, duetti e cori (che qui assumono un ruolo fondamentale e drammaturgicamente importante) in stile madrigalesco; inizia così a codificare quello che sarà lo stile dell’opera lirica. Orfeo, esperto cantore e abile suonatore di lira, perde la sua amata Euridice, morsa da una serpe velenosa. Impazzito dal dolore e non riuscendo a concepire la propria vita senza la sua sposa, Orfeo decide di scendere nell’Ade per cercare di strapparla dal regno dei morti. Ade e Persefone rimangono profondamente emozionati dal canto di Orfeo e concedono al cantore di poter riavere l’amata Euridice, a patto che non si volti a guardarla durante il ritorno nel mondo dei vivi. Purtroppo ciò non avviene: Orfeo si volta e incrocia lo sguardo di Euridice, che è così costretta a rimanere negli inferi per sempre.
La Prima dell’opera sarà trasmessa in diretta su Rai-Radio3 martedì 13 marzo alle ore 20, conduce Susanna Franchi. La trasmissione è inserita anche all’interno del circuito Euroradio.
Redazione di ArtInMovimento Magazine
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