Lucia di Lammermoor, il capolavoro romantico di Gaetano Donizetti, ha debuttato al Teatro Regio di Parma, ieri, venerdì 11 marzo, nell’allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi con la regia di Henning Brockhaus ripresa da Valentina Escobar che firma anche le coreografie, le scene create da Benito Leonori da un’idea di Josef Svoboda, i costumi
Lucia di Lammermoor, il capolavoro romantico di Gaetano Donizetti, ha debuttato al Teatro Regio di Parma, ieri, venerdì 11 marzo, nell’allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi con la regia di Henning Brockhaus ripresa da Valentina Escobar che firma anche le coreografie, le scene create da Benito Leonori da un’idea di Josef Svoboda, i costumi di Patricia Toffoluti, le luci di Henning Brockhaus. Domani, 13 marzo la seconda recita, a cui seguiranno altre due, il 30 marzo e l’1 aprile.
A guidare l’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna e il Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani e Fabrizio Cassi, Stefano Ranzani, che dirigerà le prime due recite, e Sebastiano Rolli. In scena, Mario Cassi e Fabian Veloz (30, 1) (Lord Enrico Ashton), Ekaterina Bakanova e Gilda Fiume (1) (Miss Lucia), Giuseppe Gipali e Alessandro Scotto di Luzio (30, 1) (Sir Edgardo di Ravenswood), Matteo Desole (Lord Arturo Bucklaw), Luca Dall’Amico (Raimondo Bidebent), Elena Traversi (Alisa), Roberto Carli (Normanno). L’opera è una coproduzione con Fondazione Teatro Comunale di Modena, Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione i Teatri di Reggio Emilia e il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona.
Nella maggior parte dei numerosi allestimenti dell’opera che sono stati proposti sui palcoscenici di tutto il mondo Lucia è predisposta alla follia fin dalla prima entrata. Io non la credo affatto folle fin dal principio, ma al contrario una persona piena di emozioni giuste, umane, sane. La protagonista ama e vive le sue emozioni con pienezza in un mondo di uomini che vivono in maniera unilaterale, pensando solo alla vendetta e alla brama di potere; Lucia viene condotta alla follia da inganni e giochi politici, ed è una figura ancora attuale e contemporanea, spiega Henning Brockhaus nelle note di regia.
Ispirata a The Bride of Lammermoor di Walter Scott, da cui Salvatore Cammarano trasse il libretto, Lucia di Lammermoor andò in scena, con grande successo, il 26 settembre 1835 al Teatro di San Carlo di Napoli. È senza dubbio l’opera più celebre del prolifico compositore bergamasco, nonché una delle opere più amate di tutto il repertorio del melodramma romantico. Un successo interminato, testimoniato, tra l’altro, dalle pagine indimenticabili dedicate a Lucia da Gustave Flaubert in Madame Bovary.
Il costo dei biglietti va dai €30,00 a €140,00, mentre per gli under 30 da €15,00 a €70,00. Per informazioni, si può telefonare alla biglietteria del Teatro Regio di Parma al numero 0521 203999 o inviare un e-maila biglietteria@teatroregioparma.it.
Redazione di ArtInMovimento Magazine
[Foto di di Roberto Ricci]
Leave a Comment
Your email address will not be published. Required fields are marked with *