L’attivazione percettiva è un tipo di approccio al benessere e alla crescita della persona che passa per il concetto chiave di “cura”. Il senso che in questo caso dobbiamo al termine cura è quello di “dedizione”, che non è in relazione al concetto di malattia. La dedizione di cui parliamo è cura nei propri confronti,
L’attivazione percettiva è un tipo di approccio al benessere e alla crescita della persona che passa per il concetto chiave di “cura”. Il senso che in questo caso dobbiamo al termine cura è quello di “dedizione”, che non è in relazione al concetto di malattia. La dedizione di cui parliamo è cura nei propri confronti, nei confronti degli altri e dell’ambiente in cui si vive; dagli ambienti privati a quelli pubblici. La dedizione necessita di attenzione personale, coinvolgimento responsabile in prima persona per riuscire a dare i suoi frutti. Per avere dedizione nei confronti di qualcosa o qualcuno è necessario porsi in relazione con, ossia ascoltare con attenzione, essere accoglienti nei confronti delle richieste, essere amorevoli con gesti e sguardi, partecipare con la propria presenza e il desiderio di accogliere una persona con le sue difficoltà e caratteristiche, e un ambiente con le sue dinamiche e problemi. Avere cura, intendendo un senso di dedizione, dunque, inizia da sé stessi. L’importanza di fare un lavoro su di sé, per acquisire sensibilità, attenzione, desiderio di ascolto e la volontà di accogliere le proprie parti non conosciute o poco sperimentate, così come le difficoltà, in qualsiasi ambiente, dello stare insieme, come gruppo, come organizzazione, inizia dal riaccostarsi al proprio modo di percepire se stessi e il mondo.
Attivarsi percettivamente significa risvegliare le possibilità del proprio corpo e rinnovare la linfa dei pensieri e delle emozioni, essere in grado di ristabilite un ordine ed una chiarezza che facilitano il nostro modo di comunicare e di esprimere la nostra interiorità. Ristabilire nuovamente quali siano le priorità, per il nostro vivere bene, parte dal corpo e dalle sua potenzialità, che per la maggior parte dei casi sono ancora sconosciute o molto poco frequentate. Lavorare su di sé, sul proprio assetto corporeo, sulla respirazione, sulle diverse qualità energetiche che ci appartengono e sulla possibilità di saperle esprimere, è indispensabile. Non è utile e non è vero il fatto di pensarsi e viversi in conflitto con gli altri; ancor meno separati dagli altri in una continua lotta per la sopravvivenza. Siamo tutti molto più interdipendenti di quanto vogliamo e sappiamo ammettere e accettare.
Se vogliamo migliorare la qualità della nostra vita dobbiamo essere in grado di trovare un’etica nuova, un’etica che preveda lo stare insieme come risorsa e non come impedimento. L’Etica, in quanto qualità del saper agire, come nuova opportunità di conoscenza di sé stessi e degli altri, si radica nel proprio corpo in quanto possibilità nuova dell’agire. Un sentire diverso, già solo perché ascolta e accoglie le differenze, diventa la via maestra per il nostro cambiamento che pone il corpo, la sua energia, le sue emozioni, i suoi pensieri al centro dell’attivazione percettiva.
Quindi il lavoro su sé stessi di attivazione percettiva ristabilisce le sorti delle nostre azioni in maniera tale che il corpo e la sua modalità espressiva siano al centro della nostra qualità relazionale e della nostra espressività. Allenarsi ad acquisire sensibilità e nuove reazioni, al fine di migliorarsi e migliorare la qualità della vita, necessita di un risveglio consapevole per comprendere meglio cosa pensiamo come lo pensiamo e come lo agiamo. Dunque riappropriarsi del proprio corpo e del processo di percezione come di nuove opportunità per leggersi ed interpretarsi meglio, così come aprirsi nuovamente agli altri e al mondo, risulta indispensabile. Il miglioramento o la soluzione di problematiche, disagi, fragilità passa obbligatoriamente dal corpo perché è esso che sta nelle situazioni, è esso che sviluppa pensieri dopo avere ricevuto informazioni. Più il corpo è disponibile a ricevere più sarà in grado di elaborare nuove forme di comportamento. L’attivazione percettiva basa il proprio intervento sulla possibilità di unire la forza del proprio corpo con la sua presenza e la capacità sorprendente di produrre pensiero della mente in un unico contenitore, che si dimostra fondamentale affinché si sviluppi benessere e maturazione. Questo contenitore è il corpo e la sua corporeità. Dunque l’attivazione percettiva è una modalità di approccio alla qualità della vita che passa attraverso la conoscenza e l’elaborazione di ciò che siamo ora per fare un salto di consapevolezza verso visioni, di sé e del mondo, più sensibili, più in ascolto, meno conflittuali e soprattutto più disponibili al colloquio e alla comprensione. Tutto ciò non è spontaneo e nemmeno naturale: bisogna allenarsi ed essere in grado di elaborare per riuscirci. Da soli non ce la si fa!
Alessandro Parrinello
[Alessandro Parrinello Professional Counselor AssoCounseling, Approccio Filosofico ed Espressivo Corporeo, Attivatore Percettivo +39 3497768009 alessandroparrinello.org]
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