SABATO 21 MAGGIO ORE 17,00 a cura dell’Interdipartimento di Musica antica Un programma che precorrendo le celebrazioni per i 450 anni dalla nascita di Claudio Monteverdi “Fra sì belle tempeste” madrigali dal VII e VIII libro di Claudio Monteverdi (1567-1643) a conclusione della masterclass tenuta da Claudine Ansermet maestro concertatore archi: Maurizio Cadossi maestro al
SABATO 21 MAGGIO
ORE 17,00
a cura dell’Interdipartimento di Musica antica
Un programma che precorrendo le celebrazioni per i 450 anni dalla nascita di Claudio Monteverdi
“Fra sì belle tempeste”
madrigali dal VII e VIII libro di Claudio Monteverdi (1567-1643)
a conclusione della masterclass tenuta da Claudine Ansermet
maestro concertatore archi: Maurizio Cadossi
maestro al cembalo: Francesca Lanfranco
regia: Luca Valentino
Il progetto di masterclass di vocalità barocca nasce dall’Interdipartimento di Musica Antica del Conservatorio Vivaldi, in collaborazione con le classi di strumento e di arte scenica. Quest’anno, l’attività è stata dedicata al VII e VIII Libro dei Madrigali di Claudio Monteverdi, anche in preparazione delle prossime celebrazioni per i 450 anni dalla sua nascita, che ricorreranno nel 2017.
Il “Concerto”, Settimo Libro de’ Madrigali a 1, 2, 3, 4 e 6 voci, con altri generi di canti fu stampato a Venezia nel 1619. Molto significativo è il titolo di questa raccolta – Concerto – poiché, in primo luogo, il concertare si realizza col basso continuo (già presentato nei precedenti appuntamenti del Festival), arricchito di concertazione con vari strumenti. Vi è concertazione anche tra le voci stesse, ne sono un esempio i duetti, e notevole è anche la grande diversità di generi letterari e stili musicali.
L’ Ottavo Libro, del 1638, porta il titolo emblematico di “Madrigali guerrieri et amorosi”. Monteverdi vi scrive una prefazione nella quale pretende essere l’unico fra i suoi contemporanei ad utilizzare il ritmo pirrichio (ritmo veloce e concitato utilizzato per esprimere l’esaltazione bellica) a imitazione dell’ira.
Nel Combattimento di Tancredi e Clorinda – da La Gerusalemme liberata del Tasso – la rappresentazione della battaglia si realizza anche con la ripetizione velocissima d’una stessa nota . Si tratta del così detto genere rappresentativo, volto cioè a rappresentare o esprimere gli stati d’animo attraverso gli strumenti della voce, del ritmo e del gesto.
Il lavoro della masterclass si è concentrato sulla prassi esecutiva chiamata da Monteverdi seconda pratica, intendendo con questo il primato della parola sull’armonia, riferendosi al Platonico che la musica è serva dell’orazione.
Maurizio Cadossi, Aurelio Amerio: violini
Eugenio Milanese: viola
Natalie De Waard: violoncello
Federico Lepri: contrabbasso
Sara Palmisano: tiorba
Paolo Giraudi: chitarra barocca
Giovanni Cestino: liuto
Francesca Lanfranco: clavicembalo
Con la collaborazione del Prof. Massimo Lonardi, Giorgio Lorenzon e Cristina Ariagno della Fondazione Arte Nova di Romano Canavese ( To).
Sinfonia dal VII libro
“Non è di gentil core”: Ilaria Lucille De Santis, Sumireko Inui.
“Se i languidi miei sguardi” (Lettera amorosa): Ilenia Passerini.
“Chiome d’oro”: Andrea Celeste Prota, Barbara Maiulli.
“Ohimè, dov’è ‘l mio ben, dov’è ‘l mio core?” (Romanesca): Cristina Mosca, Olga Medyanik.
“Andrea Falconieri”: La Suave Melodia, Brando dicho el Melo
“O come sei gentile, caro augellino”: Ilenia Passerini, Olga Medyanik.
Entrata e ballo dall’VIII libro
“Non avea Febo ancora” – Lamento della ninfa: Cristina Mosca, Chris Iuliano, Rosario Di Mauro, Riccardo Ristori.
Andrea Falconieri: Passacalle
“Combattimento di Tancredi e Clorinda”: Rosario Di Mauro, Barbara Maiulli, Riccardo Ristori.
Redazione ArtInMovimento Magazine
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