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CidneON, il Festival Internazionale delle Luci a Brescia dall’11 al 15 febbraio

CidneON, il Festival Internazionale delle Luci a Brescia dall’11 al 15 febbraio

Il Castello di Brescia ospita dall’11 al 15 febbraio il Festival Internazionale delle Luci. L’evento è promosso dal Comitato Amici del Cidneo Onlus, con la direzione artistica dell’associazione Cieli Vibranti e il coordinamento di Robbert Ten Caten dell’ International Light Festival Organization e Glow Festival di Eindhoven. Il festival CidneON deve il nome al Cidneo, il

header cidneONIl Castello di Brescia ospita dall’11 al 15 febbraio il Festival Internazionale delle Luci. L’evento è promosso dal Comitato Amici del Cidneo Onlus, con la direzione artistica dell’associazione Cieli Vibranti e il coordinamento di Robbert Ten Caten dell’ International Light Festival Organization e Glow Festival di Eindhoven.
Il festival CidneON deve il nome al Cidneo, il colle sul quale sorge la fortezza di Brescia. Il festival, con un itinerario tra installazioni luminose, proiezioni e performance live, condurrà il pubblico attraverso la storia del Castello e della città, dalle origini celtiche fino ai giorni nostri.
Sulla scia di altre esperienze europee, CidneON permetterà a Brescia e di essere inserita nel circolo dei Festival Internazionali della Luce l’ International Light Festival Organisation – I.L.O. che riunisce città importanti tra cui Lione, Praga, Montreal, Eidhoven.
Installazioni luminose, videoproiezioni e live performance daranno vita a un percorso animato tra le mura del del castello. Vediamo quali sono e dove saranno situate.

santi bresciaMURA ESTERNE
“Faustino e Giovita, i Santi guerrieri” – Marco Santi
L’apertura dell’itinerario di luce, arte e storia di CidneON è affidata a una grande videoproiezione sulle mura esterne del Castello, realizzata dall’artista bresciano Marco Santi, già vincitore del concorso internazionale di Los Angeles 48 Film Project per il cortometraggio “Clara”. Il video racconta per immagini, luci e suoni la leggendaria apparizione dei Santi Patroni di Brescia, Faustino e Giovita, sugli spalti del Roverotto, il 13 dicembre 1438, evento che si ritiene pose fine all’assalto delle truppe viscontee guidate da Niccolò Piccinino.

PORTALE DI INGRESSOleone
“Il portale del Leone” – Afterlight
Il leone di san Marco, simbolo della Serenissima Repubblica di Venezia,  posto all’ingresso principale del Castello di Brescia, rievoca quasi cinque secoli di dominio veneto sulla città, che conserva un legame profondo con l’antica capitale. Per rendersi conto di questo basta guardare a piazza della Loggia, cuore della vita della città, col suo palazzo oggi sede del sindaco, e l’orologio astronomico, che si ispira chiaramente a San Marco. La più imponente testimonianza dell’epoca veneta rimane però questa parte del castello, con i tre bastioni e le fortificazioni realizzate nella seconda metà del Cinquecento. L’installazione luminosa, a cura dalla compagnia olandese Afterlight, accenderà di colori il portale per esaltare la figura del leone e l’architettura dell’ingresso.

mascherePIAZZALE DELLE LOCOMOTIVA
“Il canto delle origini / Bwindi Light Masks” – Richi Ferrero
“Il canto delle origini” è la terza tappa del percorso di CidneON e rappresenta il ritorno alla radici celtiche del Castello, poiché il primo edificio nato sulla collina del Cidneo fu un tempio del dio della natura Bergimus, venerato dalle tribù celtiche che arrivarono nella zona nell’VIII secolo a.C. Bwindi Light Masks, dell’artista torinese Richi Ferrero, è un omaggio a tutte le culture primitive ed è costituito da quaranta maschere luminose, modellate su quelle ritrovate nel Bwindi National Park in Uganda, disposte nello spazio buio come antichi reperti in terracotta in un cantiere archeologico. Il rito prende vita quando la luce artificiale cambia i colori delle maschere, animandole in una sorta di danza, sostenuta dai suoni bi-vocali della tradizione sciamanica dei Tuva, in Asia Centrale, in una ritualità che unisce gli archetipi antropologici universali della maschera e del canto e della luce. Le musiche che accompagnano l’installazione sono scritte dal jazzista ucraino Mikhail Alperin ed eseguite dal coro bulgaro Angelite e dal gruppo russo Huun-Huur-Tu.

TORRE DI MEZZOtorre di mezzo
“Brescia da leggere” – Detlef Hartung e Georg Trenz
L’installazione luminosa che animerà le superfici della Torre di Mezzo vuole raccontare le parole di letterati e poeti bresciani o di autori che hanno guardato alla città attraverso la letteratura, da Plinio il Giovane, che parla di un’antica frugalità, a Catullo, il poeta della “Brixia Veronae mater amata meae” (Brescia, madre amata della mia Verona), il celebre coro della tragedia “Adelchi” di Alessandro Manzoni, il racconto (ambientato nel monastero di santa Giulia) della morte di Ermengarda, moglie ripudiata di Carlo Magno e figlia dell’ultimo re longobardo, il bresciano Desiderio. E poi ancora Ugo Foscolo, che a Brescia pubblicò nel 1807 “I sepolcri”, Giosuè Carducci e la sua celebre definizione di “Brescia leonessa d’Italia”, omaggio ai ribelli delle Dieci Giornate del 1849, e ancora D’Annunzio con le “Città del silenzio”. C’è stato anche un Papa bresciano, Paolo VI, che ha completato il Concilio Vaticano II. L’installazione si completa con un riferimento a una manifestazione che accende su Brescia i riflettori del mondo, ossia la Mille Miglia, gara di auto d’epoca ponterievocata dal poeta Vittorio Sereni.

PONTE LEVATOIO E TORRE DEI PRIGIONIERI
“Medioevo” – Afterlight
La rievocazione del Medioevo bresciano è affidata ancora alla compagnia Afterlight. Si ricorda il periodo di dominazione viscontea, in cui Brescia era sotto l’influenza di Milano. A quell’epoca rimandano il ponte levatoio e il Mastio, oggi sede del Museo delle armi. La Torre dei prigionieri ricorda proprio la funzione che essa assolse per secoli, specialmente in epoca veneta. I merli ghibellini, a coda di rondine, testimoniano la fede bresciana nella propria indipendenza di libero comune, mai tuttavia pienamente realizzata.

CORTILE DEL MASTIOromanino
“I volti del Romanino” – Wladimir Zaleski
L’installazione rende omaggio all’arte di Girolamo Romani detto il Romanino, pittore dal linguaggio provocatorio, estraneo ai canoni classici, per evocare lo spirito rivoluzionario del Rinascimento bresciano. “I volti del Romanino” di Wladimir Zaleski deve la scelta del titolo  agli sguardi forti e penetranti che si ritrovano negli affreschi del pittore bresciano, colori e suggestioni di capolavori carichi di storia, che possiamo trovare nelle chiesa di S. Maria della Neve a Pisogne – definita da Giovanni Testori “la Cappella Sistina dei poveri” . La musica che accompagna l’installazione è di Luca Marenzio, maestro fili tempobresciano tra i massimi esponenti della polifonia rinascimentale, coevo di Romanino.

SENTIERO VERSO LA TORRE DEI FRANCESI
“Labirinto del tempo / Horizontal Interference” – Katarzyna Malejka e Joachim Sługocki
Spazio di collegamento tra il passato remoto e il passato prossimo della città, il labirinto del tempo accoglierà il visitatore nel sentiero alberato che conduce alla Torre dei Francesi. L’installazione luminosa “Horizontal Interference” è costituita da una struttura di corde colorate che collega tra loro gli alberi fire tornadoridisegna il sentiero stesso, sostituendo alle linee rette i sentieri dell’immaginazione, unendo la suggestione della natura e il fascino della fantasia.

TORRE DEI FRANCESI
“Fire Tornado” – Kinetik Humor
Simbolo di CidneON, la fiamma alta nove metri dalla Torre dei Francesi accarezzerà il cielo, è un omaggio alla Brescia capitale dell’industria, del lavoro e della tecnologia. “Fire Tornado” è un’installazione di Kinetik Humor, con struttura alta dodici metri e larga quattordici, realizzata a cura degli architetti Mario Pan e Alessandro Pezzotti.

Domani vi presenteremo le altre installazioni, mentre qui di seguito c’è il calendario di tutti i concerti che accompagneranno i giorni della manifestazione.
Vi ricordiamo inoltre che la visita alle installazioni é gratuita, dalle 18,30 alle 22,30, con un servizio di navetta dalla cittá. Ulteriori informazioni sul sito di CidneON.

SABATO 11 FEBBRAIO
Giovanni Colombo, pianista jazz
DOMENICA 12 FEBBRAIO
Ore 18.30-20: Daniela Savoldi, violoncello
Ore 20-23: Ensemble di ottoni del Conservatorio “Luca Marenzio”
LUNEDI’ 13 FEBBRAIO
In collaborazione con Musical Zoo
Ore 18.30-20.30: Ercole Gentile | Ambient Selection
Ore 20.30-21.15: Mulai
Ore 21.30-22.15 Daam
MARTEDI’ 14 FEBBRAIO
Ore 21-23: Eleuteria Arena, voce e violoncello
MERCOLEDI’ 15 FEBBRAIO
Ore 21-23: Daniel Adomako, voce

Redazione ArtInMovimento Magazine

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