Anche quest’anno la Champions League si avvicina al suo epilogo, ancora ovviamente tutto da scrivere. Nel ritorno dei quarti di finale non c’è stato alcun ribaltone nei risultati, ma tantissime polemiche, soprattutto verso l’arbitro ungherese Viktor Kassai, direttore di gara del Santiago Bernabeu dove il Real Madrid sfidava il Bayern Monaco. Una partita il cui
Anche quest’anno la Champions League si avvicina al suo epilogo, ancora ovviamente tutto da scrivere.
Nel ritorno dei quarti di finale non c’è stato alcun ribaltone nei risultati, ma tantissime polemiche, soprattutto verso l’arbitro ungherese Viktor Kassai, direttore di gara del Santiago Bernabeu dove il Real Madrid sfidava il Bayern Monaco.
Una partita il cui risultato direbbe molte cose che in realtà non corrispondono al vero andamento del match, il 4-2 in favore del Real ottenuto ai supplementari (2-1 per gli spagnoli all’andata) indicherebbe un Bayern arrivato stanco dopo il 90’, ma che invece subisce una ingiustizia clamorosa.
L’ingiusta espulsione comminata a Vidal (tocca il pallone e non l’avversario) all’84’ costringe i Bavaresi sulla difensiva e a cercare di arrivare ai rigori con il minor rischio possibile, ma gli errori dell’arbitro non finiscono qui, visto che il secondo e il terzo gol del Real, ad opera di Cristiano Ronaldo, sono in evidente fuorigioco.
Un risultato bugiardo che però regala agli uomini di Zidane la settima semifinale consecutiva, a Cristiano Ronaldo l’ennesima tripletta della sua carriera che lo porta a quota 103 gol nelle competizioni europee e a Marco Asensio il primo gol in Champions League.
Anche l’Atletico Madrid passa il turno pareggiando 1-1 a Leicester, estromettendo la matricola di Shakespeare dalla più importante competizione continentale dopo aver comunque disputato una signora stagione europea, a segno Saul Niguez per l’Atletico e Vardy per gli inglesi.
Partita senza storia allo stadio Louis II di Monaco, dove i padroni di casa strapazzano il Borussia Dortmund per 3-1, dopo la vittoria dell’andata per 3-2, ammettendo i francesi alla semifinale dopo 13 anni dall’ultima volta, quel lontano 2004 che vide i Monegaschi perdere in finale contro il Porto di Mourinho.
Bisognerà fare attenzione ai ragazzi di Jardim, per lo più sconosciuti ma vogliosi di far bene, con un gran calcio e un attacco stratosferico, capace di competere con i super attacchi di Barcellona e Real Madrid con i 141 gol messi a segno fino ad oggi e un Falcao ritornato ai fasti di qualche anno fa.
Naturalmente si è disputato l’attesissimo ritorno tra Barcellona e Juventus al Camp Nou, il risultato (0-0) è stato incredibile soprattutto per la dimostrazione di forza che i Bianconeri hanno mostrato non permettendo ai Blaugrana di segnare nemmeno un gol.
Il vantaggio dell’andata ha agevolato il compito di Buffon e compagni, maestri nell’arte difensiva (non è un caso che siano la miglior difesa del mondo) e nel riuscire nonostante la pressione a mettere in difficoltà in un paio di occasioni la difesa avversaria, soprattutto grazie a uno strepitoso Cuadrado.
I fenomeni di Enrique ci hanno provato, soprattutto Messi e Neymar, ma tra l’imprecisione dei padroni di casa e la bravura di Bonucci e Chiellini, in versione muro del pianto, hanno permesso alla Vecchia Signora di tornare a casa senza subire gol nella doppia sfida contro i Catalani.
Venerdì ci saranno i sorteggi per le semifinali con Monaco, Real Madrid e Atletico insieme alla Juventus che primeggia ancora nel ranking Uefa di questa stagione e continua a salire in quella generale, regalando punti preziosi anche all’Italia. L’ostacolo evidentemente più ostico per i Torinesi sarebbero i vice campioni in carica dell’Atletico di Simeone con il loro gioco prettamente italiano e ruvido.
Gabriele La Spina
[Fonte immagini:it.uefa.com]
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