Nulla è mai impossibile e il calcio riflette costantemente questo modo di pensare, soprattutto in ambito europeo. Dopo l’impresa titanica della Roma contro il Barcellona, tocca alla Juve affrontare un risultato impossibile: lo 0-3 dello Juventus Stadium sembra impossibile da ribaltare al Santiago Bernabeu di Madrid, un risultato mai ottenuto da nessuno contro il Real. Allegri
Nulla è mai impossibile e il calcio riflette costantemente questo modo di pensare, soprattutto in ambito europeo.
Dopo l’impresa titanica della Roma contro il Barcellona, tocca alla Juve affrontare un risultato impossibile: lo 0-3 dello Juventus Stadium sembra impossibile da ribaltare al Santiago Bernabeu di Madrid, un risultato mai ottenuto da nessuno contro il Real.
Allegri ha sicuramente in mente come fare, nonostante le difficoltà lui ci prova come giusto che sia e in questo stadio leggendario si presenta con uno dei moduli più offensivi, il 4-3-3.
La Juve inizia subito forte e non passano 120″ che Khedira scodella un cross perfetto che arriva preciso sulla testa di Mandzukic per l’1-0.
La serata si mette bene, ma la montagna è ancora alta, il popolo bianconero lo sa benissimo.
Il Real prova a reagire e si fa minaccioso dalle parti di Buffon con Cristiano Ronaldo prima e Isco dopo, la difesa di casa però scricchiola paurosamente, l’assenza di Sergio Ramos si fa sentire.
Non è però il piccolo Vallejo, sostituto del capitano blanco a tentennare, ma l’esperto Varane che non riesce a reggere l’urto di Higuain e Mandzukic che fanno impazzire lui, Marcelo e Carvajal.
L’infortunio di De Sciglio e l’ingresso di Lichtsteiner fa barcollare qualche minuto la Juve sulla destra, con Ronaldo e Isco che mettono in crisi il neo entrato.
Al 37′ arriva la fotocopia del primo gol, Khedira serve Douglas Costa sulla destra, il brasiliano effettua un traversone che pesca nuovamente la testa di Mandzukic che non perdona Navas, 2-0.
Il tifo della Vecchia Signora presente al Bernabeu si scalda e spinge i propri ragazzi in campo, Allegri predica calma, mancano ancora due gol e il Real non sta di certo a guardare.
La ripresa si apre subito con una conclusione rapida di Higuain su suggerimento di Pjanic, ma Navas è attento, il gol però è nell’aria. Al 60′ un traversone dalla trequarti di Douglas Costa sembra finire docile tra le braccia di Navas, ma il portiere costaricano blocca male e si lascia sfuggire la palla che viene raccolta e spedita in rete dall’accorrente Matuidi abile a capire e seguire le intenzioni del compagno.
il 3-0 anima il Real Madrid che comincia a farsi sempre più minaccioso, Ronaldo, Isco, Lucas Vazquez ci provano e riprovano, Casemiro colpisce persino una traversa da fuori area e fa tremare tutti.
La Juve attacca meno ora, la pressione del Real è imponente, i cambi non sortiscono evidenti effetti e la squadra sembra accontentarsi dei supplementari. Il Real però ci crede ancora, non vuole arrivare a giocarsi altri 30′, siamo nel recupero e mancano pochissimi secondi alla fine, è l’ultima azione; scambi veloci e precisi tra Isco, Marcelo e Asensio, quest’ultimo effettua un cross che attraversa tutta l’area piccola, Ronaldo sovrasta Chiellini di testa e fa da torre per l’accorrente Lucas Vazquez, da dietro accorre Benatia che interviene in maniera scomposta sull’attaccante, per l’arbitro non ci sono dubbi, rigore.
Buffon va a protestare dall’arbitro, forse troppo veementemente e viene espulso direttamente, sul dischetto va ovviamente Cristiano Ronaldo che batte inesorabilmente il neo entrato Szczesny.
Per l’ennesimo anno, l’ossessione bianconera si infrange contro un destino beffardo, il passaggio in semifinale era li a pochi secondi, ma anche stavolta il fato ha voluto altro per e sorti della Vecchia Signora.
Onore a te Juventus che hai reso orgogliosi tutti gli italiani.
Gabriele La Spina
Fonte immagini:[juventus.com]
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