Abbiamo parlato di lei l’ultima volta lo scorso anno, quando ha aperto il concerto di De Gregori a Tavagnasco Rock. Sono accadute molte cose da allora, e il cammino della giovane artista sta procedendo a grandi passi. Lei, lo avete capito, è Cecilia. La nostra prima intervista risale a un anno fa in questo stesso periodo, e
Abbiamo parlato di lei l’ultima volta lo scorso anno, quando ha aperto il concerto di De Gregori a Tavagnasco Rock. Sono accadute molte cose da allora, e il cammino della giovane artista sta procedendo a grandi passi.
Lei, lo avete capito, è Cecilia. La nostra prima intervista risale a un anno fa in questo stesso periodo, e abbiamo voluto chiedere proprio a lei di tracciare un bilancio dei 12 mesi che sono trascorsi.
Per il primo anno ho vissuto di musica, della mia musica, ci dice. Sono accadute talmente tante cose che desideravo accadessero, che ora mi trovo un po’ spiazzata… non saprei più che cosa desiderare, ma se solo continuasse così sarei la persona più felice del mondo!
Le chiediamo come sia andata l’esperienza in Danimarca con la compagnia Cantabile2, di cui avevamo accennato nella prima intervista, e ci racconta che è stata davvero bella, molto sentita e partecipata, con tanto pubblico nonostante il posto piccolo. Sono anche tornata ad agosto, per un festival che si chiama Wave festival e si tiene nella cittadina di Vordingborg: è stato bello perché anche se ho suonato tutte le sere mi sono sentita un po’ in vacanza. E poi stare ferma per una settimana è stata un’anomalia nei mesi scorsi. Per il resto abbiamo girato in lungo e in largo l’Italia, quasi tutte le regioni e 70 concerti. I kilometri invece non li abbiamo contati…
Le abbiamo chiesto quali siano le novità di questo “SdoppiaTour” che la vedrà impegnata fino almeno ad aprile/maggio.
La novità è che finalmente ho convinto Neda a uscire dallo studio, e ne sono felicissima. In realtà per ora abbiamo fatto un solo live insieme, a Bra (che è la città in cui sono nata io). Ci siamo preparati tantissimo in studio, perché il modo di utilizzare il campionatore insieme all’arpa direttamente sul palco è proprio una cosa che non fa nessuno, ci mancano punti di riferimento.
Ma in che senso è importante avere dei riferimenti, per chi fa musica?
Tantissimo! Se uno vuole suonare la chitarra, per esempio, può trovare materiale da passarci sopra dei giorni, dal quale trarre spunto e apprendere la tecnica. Cimentarsi in una cosa che non ha mai fatto nessuno prima di te ti lascia molta libertà, ma anche tanta frustrazione a volte: da un lato perché ci metti molto tempo in più, dall’altro perché ti chiedi continuamente se stai davvero facendo qualcosa di bello, insomma l’unica risposta ce l’hai quando gli altri ti ascoltano.
C’è qualche nuovo progetto in lavorazione?
No, per ora no, già il tour mi assorbirà totalmente, e in più abbiamo la necessità di provare tanto in studio, è uno spettacolo che si costruirà pian piano, data dopo data. Però, se è questo che volete sapere, ho ricominciato a scrivere. Non avrei potuto fare diversamente, è stata una necessità. Le emozioni, il tanto viaggiare, gli incontri, le esperienze, confrontarmi con altri musicisti, tutto questo doveva uscire fuori e tradursi in musica, e quindi si, sto preparando pezzi nuovi.
Uno dei pezzi nuovi si intitola (provvisoriamente) “Too much love, too soon ” e lo si può ascoltare dal vivo nel nuovo tour in duo con Neda. Le prossime date le potete trovare a questo link e noi vi consigliamo assolutamente di andarci.
Come sempre, ringraziamo Cecilia per il tempo che ci ha dedicato e le auguriamo ancora tanti desideri da trasformare in splendide realtà.
Chiara Trompetto
[Fonte delle immagini Cecilia-Pagina Facebook. Per la cover dell’album: Simone Cecchetti Ph, Chiara Corsaletti make up artist e Nicoletta Carbotti Creatività e grafica]
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