Dopo il pareggio in casa nel derby emiliano contro il Carpi, i rossoblù tentano di risalire la vetta della classifica, sperando magari in qualche passo falso delle squadre in vetta. Il Bologna del presidente Joe Tacopina, sempre più impantanto in problemi societari (la mancata presentazione della fideiussione da sei milioni a completamento dell’aumento di capitale
Dopo il pareggio in casa nel derby emiliano contro il Carpi, i rossoblù tentano di risalire la vetta della classifica, sperando magari in qualche passo falso delle squadre in vetta. Il Bologna del presidente Joe Tacopina, sempre più impantanto in problemi societari (la mancata presentazione della fideiussione da sei milioni a completamento dell’aumento di capitale sociale per il passaggio di proprietà), ospita allo stadio Dall’Ara il Brescia allenato da Iaconi che, sempre più in crisi, economica e di risultati, pensa alla rivalsa dopo la deludente sconfitta interna contro il Pescara.
La squadra di Lopez, schierata con il consueto 4-3-1-2 dopo il rientro dall’infortunio del bomber Acquafresca, fa subito paura agli ospiti, con un Cacia in ottima forma, che dopo pochi secondi è subito lanciato in porta, complice una disattenzione avversaria. Il campo infatti, scivoloso per la tanta pioggia abbatutasi sul capoluogo emiliano, causa qualche errore di troppo in impostazione, ma la partita è subito divertente.
Buon inizio dei biancoazzurri, subito proiettati in attacco, soprattutto per via centrale, trascinati dal veterano Caracciolo. Dopo un primo quarto d’ora di dominio avversario, fatto di grande aggressività, pressing alto e buon possesso palla, il Bologna però entra prepotentemente in partita: prima con i contropiedi di Cacia, che sfruttano i buchi neri della difesa avversaria; poi con Morleo, Ceccherini, e le loro lunghe sgaloppate laterali. Un dominio che, dopo l’ottimo tentativo del baby bresciano Morosini che al ventesimo impegna Coppola con un tiro da fuori, è leggittimato dal vantaggio (29° minuto) firmato Daniele Cacia: un falco nel precipitare in rete il tiro di un ottimo Burchel, centralmente respinto dal numero dodici avversario Minelli.
Il primo tempo, dunque, si conclude con i tentativi della squadra lombarda, che non ci sta al terzo ko consecutivo, relega il Bologna nella sua area, ma è sfortunato in zona realizzativa. Gara piuttosto equilibrata insomma, con un Brescia propositivo e un Bologna che fatica a trovare le distanze giuste, con un Acquafresca vistosamente fuori condizione e fuori dal gioco. Un vantaggio forse immeritato quello della squadra di casa, che solo un’altra volta desta la preoccupazione del portiere avversario, contro le due-tre chiare palle goal degli ospiti. Vantaggio che, però, viene costruito nel secondo tempo.
Dopo un arrambante inizio degli ospiti infatti, fatto di calci d’angolo e lunghi possessi, il Bologna prende in mano le redini del gioco, conduce la gara in sicurezza e va più volte vicino al raddoppio: prima con un tentativo di tocco sotto da parte del fantasista Laribi, più tardi con un colpo di testa di Cacia, che consolida con un legno la propria statuaria prestazione, dopo quella altamente deludente dello scorso sabato. Il Bologna però non chiude la partita. Una scelta più che azzardata, che tale si rivela al minuto 38°, quando per l’Airone bresciano è fin troppo facile colpire di testa e gettare la palla in rete, alla spalle del portiere rossoblù, sul cross millimetrico di un Bentivoglio particolarmente in giornata.
E proprio quando il peggio sembra essere arrivato, la squadra di Lopez cade ancora più giù. Tre minuti più tardi infatti, il Brescia può addirittura trionfare con la spaccata di Morosini che, sfruttando la disattenzione avversaria, devia in rete un cross basso del neoentrato Bertoli. A nulla serviranno i quattro minuti di recupero concessi dal Sig. Di Paolo di Avezzano, autore di un ottima prova alla direzione della gara. Gelata la Bulgarelli, increduli i tifosi, il Bologna non si sveglia. Ultimi dieci minuti da dimenticare per i rossoblù, tra i più brutti della stagione.
Vittoria meritata per i lombardi, che sfruttano le finte sicurezza di una (a volte) presuntuosa squadra di casa per ottenere tre punti che sanno di cuore. Magistrale la prova dell’airone Caracciolo, al goal con la specialità della casa, il colpo di testa; e soprattutto del diciannovenne Morosini, che a lungo ricorderà il goal vittoria al Dall’Ara.
Dopo il pareggio nel derby contro il Carpi, brutto scivolone in casa per il Bologna di Lopez, che a fine partita ha parlato così in sala stampa: «siamo amareggiati. Loro hanno fatto meglio di noi, arrivavano prima sulla palla. Siamo passati in vantaggio e in alcune occasioni potevamo anche chiuderla e non l’abbiamo fatto. Le partite vanno chiuse».
Tuttavia, dopo la buona prova di coraggio contro il Carpi, che dopo il 5 a 2 inflitto al Cittadella è sempre più la prima della classe, ci si aspettava di più. Molto di più.
Giuseppe Parasporo
[Fonte delle immagini: Giuseppe Parasporo Ph]
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