Partita brutta quella di sabato 7 febbraio ad Albenga. Arrivate in Liguria con la carica di un’intensa settimana di allenamenti, le ragazze di Daniele Pivato gestiscono bene il primo set, vincendolo con un ampio margine di vantaggio e un atteggiamento convincente. Dopo la partenza di Camilla Dametto alla volta di Marsala, Daniele Pivato schiera fieramente
Partita brutta quella di sabato 7 febbraio ad Albenga. Arrivate in Liguria con la carica di un’intensa settimana di allenamenti, le ragazze di Daniele Pivato gestiscono bene il primo set, vincendolo con un ampio margine di vantaggio e un atteggiamento convincente.
Dopo la partenza di Camilla Dametto alla volta di Marsala, Daniele Pivato schiera fieramente la giovane Silvia Olocco, peraltro già altre volte preferita alla compagna nel ruolo di banda. In campo con lei Marta Visentin, l’opposto Alice Anzola, Chiara Bersighelli e Ilaria Barutello centrali, Giulia Torchio in regia e Federica Cassiano libero. Dopo un avvio confortante e un lieve vantaggio, si fa fatica in fase ricostruzione e in un attimo ci si trova sul 5-5, quando un attacco efficace e un ace, entrambi di Anzola consentono di riportarsi a +2 e ridare animo.
Dopo il primo time out tecnico, si torna in campo e per una manciata di punti è Visentin a condurre il gioco: subito un ace, quindi una battuta che, subito dopo, rimette in difficoltà la ricezione di Albenga, poi attacca una pipe e consente un muro di Barutello sulla ricostruzione poco accorta delle avversarie. Chiude con un altro ace il suo personale show.
A fronte di scambi lunghi, la ricezione avversaria è messa in difficoltà dalle battute incisive. Dopo Visentin si mette in mostra in questo fondamentale anche Barutello sul 7/13, quindi Olocco, chiamata efficacemente in causa da Giulia Torchio (ace anche per lei sul 8/15), convince in attacco.
In finale di set Pivato dà spazio a Samantha Bar che sul 10/17 entra al posto di Olocco ed è proprio lei a chiudere il set con l’ultimo punto.
Il secondo set inizia con il fragore del tifo di casa che sembra deconcentrare più la squadra di casa che non le Beinaschesi, ma è una pia illusione. La compagine di Albenga prende di mira Olocco in battuta, crea difficoltà all’atleta e alla squadra e, nonostante un fallo di formazione, mette la Bussola nelle condizioni di sciupare il vantaggio di due punti con cui si era giunti al primo time out tecnico.
Per togliere Olocco dalle grinfie avversarie, Pivato sul 16/13 rimette in gioco Samantha Bar, ma non è un problema di individualità: in generale si gioca male, con troppa approssimazione e quasi nessuna possibilità di attaccare. A poco serve il cambio di diagonale sul 19/16 con Boffi per Torchio e Jessica Bar per Anzola.
Il set è perso, ma il trend non cambia nella frazione successiva. Si prova a star attaccati fino al primo time out tecnico, che giunge sul 7/8, poi Albenga prende il largo e sembra impossibile la rimonta. Beinasco non reagisce al gioco avversario, disciplinato e scolastico, non certo spettacolare, cadono palle inutili, le coperture sono carenti, lacuna che non consente a Torchio un’adeguata distribuzione e, di conseguenza Anzola, bocca di fuoco fondamentale, viene chiamata in causa troppo poco.
Le difficoltà nella fase di recupero consentono anche poche giocate al centro dove anche la sempre ottima Bersighelli appare calante, mentre Ilaria Barutello è evidente che sia ancora in recupero di forma.
Non tutto è da criticare, soprattutto la Bussola è squadra, come è spesso capitato di dire, con individualità di pregio e una buona guida, infatti il quarto set comincia sotto i migliori auspici e offre anche alcuni momenti di piacevole spettacolo, come l’azione sul 4 pari che vede Olocco esibirsi in un fulgido exploit, ma, seppur con le migliori intenzioni, non è giornata per la ex Lilliput.
In generale si distingue Torchio a muro e Visentin continua a convincere in battuta, comprendendo che le avversarie patiscono proprio la spinta su questo fondamentale e lì va a cercare punti. Poi Pivato sul 13/20 cambia Torchio con Jessica Bar e, immediatamente dopo Olocco lascia spazio a Samantha Bar. Seppur in vantaggio le Beinaschesi patiscono l’ordine in campo di Albenga che piazza bene il muro sull’ottima Anzola che, capisce tutto, chiede campo, accorcia la rincorsa e si mangia il muro avversario, completamente spiazzato e fuori tempo. E’ qui che c’è scuola, è qui che la Bussola esprime il miglior smalto.
Quinto set, non pervenuto. Spiace dirlo, ma la Bussola non è andata mai così male come in questo tie break, uno svantaggio tale da chiudere i giochi sul 15/5 non è neppure commentabile, perché in questi numeri non c’è sport, ma nubi e tanto lavoro da fare sul morale e la coesione in campo, progetto su cui dovranno lavorare allenatori e atlete se vorranno acciuffare l’agognata salvezza, unico risultato possibile per non vanificare una stagione che merita ancora di essere giocata.
Dalle parole di Daniele Pivato emerge tutta la preoccupazione della Società:”Questo si sta trasformando nel campionato delle occasioni gettate al vento e mi auguro di non dover rimpiangere gare come questa. Per due set abbiamo imposto il nostro gioco e non c’è stata praticamente gara. Nel secondo e nel terzo set, invece, è stata Albenga a imporre il suo ritmo e noi non siamo stati in grado di reagire. Il tie-break non ci ha visto praticamente scendere in campo”.
Quindi l’amara conclusione:”Il problema rimane, purtroppo, sempre la tenuta mentale. Ora ci attendono altre dodici gare e faremo di tutto per raggiungere l’obiettivo salvezza, senza dover lottare fino all’ultimo match”.
Elena Miglietti
[Fonte Foto: Elena Miglietti]
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