Se il calcio fosse una scienza esatta e precisa, allora non divertirebbe, non emozionerebbe, non saremmo lì davanti agli schermi o allo stadio tutte le volte, perché ci ritroveremmo a guardare il nulla. La trentaquattresima giornata, che si concluderà stasera con Milan – Carpi, enuncia i primi verdetti, non matematici ma quasi, come la retrocessione
Se il calcio fosse una scienza esatta e precisa, allora non divertirebbe, non emozionerebbe, non saremmo lì davanti agli schermi o allo stadio tutte le volte, perché ci ritroveremmo a guardare il nulla.
La trentaquattresima giornata, che si concluderà stasera con Milan – Carpi, enuncia i primi verdetti, non matematici ma quasi, come la retrocessione dell’Hellas Verona che ad Empoli finisce sconfitta e nervosa. Non è l’unico esito annunciato; in testa alla classifica troviamo la Juventus che, con la vittoria netta sulla Lazio, mette più di una mano sul quinto scudetto consecutivo. Torna alla vittoria anche la Roma, dopo due pareggi consecutivi, grazie all’immortale capitano Francesco Totti che entra e risolve tutto.
Tre sono state le partite chiave di questo turno: Roma-Torino, Empoli-Chievo e Genoa-Inter.
ROMA-TORINO 3-2
Se la storia della Roma fosse un film lo scriverebbe di sicuro Tarantino, abituato come è ai colpi di scena: la Magica ancora una volta fa prendere infarti multipli ai suoi tifosi con le sue partite schizofreniche.
Partita per lo più controllata dal Torino, che non permette mai realmente ai padroni di casa di farsi pericolosi, portando in dote il proprio vantaggio su rigore con Belotti. Rigori che alla Roma non vengono concessi, perché nel primo tempo un disastroso Calvarese non ne fischia due netti ai Giallorossi.
Nella ripresa la Roma agguanta il pareggio con Manolas, salvo poi farsi segnare 15′ dopo da Martinez. Spalletti fa tre cambi azzeccati e la Roma, di squadra, risorge grazie alla sua leggenda, Francesco Totti: il “Pupone” entra e dopo 20” sigla il pareggio in spaccata, due minuti dopo di rigore regala i tre punti alla Roma.
GENOA-INTER 1-0
Partita sostanzialmente equilibrata, che viene decisa ad un quarto d’ora dal termine da De Maio dopo diverse sponde in area interista. Tante le occasioni sprecate da entrambe le parti e il solito miracolo del portiere interista Handanovic, ma la vittoria va ai Liguri che si salvano matematicamente, salendo al decimo posto solitario a +13 sulla terzultima.
L’Inter vanifica la vittoria di sabato sul Napoli, e a quattro partite dalla fine è quasi costretta a dire addio alla Champions per il quinto anno consecutivo: l’aritmetica ancora non la condanna, ma poco ci manca.
EMPOLI-HELLAS VERONA 1-0
Il gol di Massimo Maccarone al 50′ condanna l’Hellas alla Serie B in maniera quasi definitiva, con tanto di nervosismo, sei ammoniti e un espulso, nonostante la squadra di Del Neri sembri inizialmente sulla strada giusta. Un minuto prima del gol dell’Empoli, Siligardi prende una traversa clamorosa, ma i più scettici vedono solo il peggio in quel legno e si preparano al peggior finale possibile. Viviani si fa espellere al 91′ e l’Empoli guadagna infine quei tre punti che danno l’assoluta certezza della salvezza: i 40 punti sono arrivati e i Toscani possono festeggiare, mentre i Veronesi dicono addio quasi certo alla Serie A.
Altri risultati:
Napoli-Bologna 6-0
Udinese-Fiorentina 1-0
Sassuolo-Sampdoria 0-0
Chievo-Frosinone 5-1
Juventus-Lazio 3-0
Palermo-Atalanta 2-2
Milan-Carpi stasera
Gabriele La Spina
[Fonti delle immagini: tmw-foto.tccfotostatic.com, genoacfc.it, empolicalcio.net, legaseriea.it]
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