Finalmente potremo gustare un buon caffè in maniera realmente sostenibile: dal 2016, per la prima volta sul mercato, le capsule potranno essere smaltite con il rifiuto umido, procedendo così al normale compostaggio industriale. Il merito è dell’azienda torinese Lavazza che, in collaborazione con la Novamont, l’unica azienda in Italia a produrre materia prima bioplastica, lancerà
Finalmente potremo gustare un buon caffè in maniera realmente sostenibile: dal 2016, per la prima volta sul mercato, le capsule potranno essere smaltite con il rifiuto umido, procedendo così al normale compostaggio industriale.
Il merito è dell’azienda torinese Lavazza che, in collaborazione con la Novamont, l’unica azienda in Italia a produrre materia prima bioplastica, lancerà sul mercato le capsule realizzate con materie prime rinnovabili, dall’origine tracciata e la cui produzione avviene in contesti socio-ambientali sostenibili.
La cialda, oltre a rispettare questi processi di produzione sostenibili, diventerà concime naturale per i suoli. Una piccola azione quotidiana che non avrà nessun impatto ambientale.
Un progetto sul quale l’azienda torinese ha puntato con decisione, in perfetta linea con l’imminente Expo 2015.
Mirko Ghiani
[Immagini da Lavazza.it]
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