Torino, Palaolimpico Alpitour. Sulle note di We shall overcome cantata da Bruce Springsteen scorrono le immagini che celebrano i dieci anni di Terra Madre e del Salone del Gusto, che proprio a Torino iniziarono il loro cammino nel 2004. Così si apre questa nuova edizione, che avrà come tema centrale l’agricoltura familiare, scelto per quest’anno
Torino, Palaolimpico Alpitour. Sulle note di We shall overcome cantata da Bruce Springsteen scorrono le immagini che celebrano i dieci anni di Terra Madre e del Salone del Gusto, che proprio a Torino iniziarono il loro cammino nel 2004. Così si apre questa nuova edizione, che avrà come tema centrale l’agricoltura familiare, scelto per quest’anno anche dall’ONU come ricorda il vicepresidente di Slow Food Paolo di Croce.
La Rete di Terra Madre conta 2500 Comunità del Cibo in 175 Paesi, è emozionante vederne sfilare le bandiere durante la cerimonia di apertura, si scoprono nomi e colori finiti nel cassetto dei più lontani ricordi, alcuni mai visti prima. Si vedono seduti gli uni accanto agli altri i delegati di Israele e Palestina, di Albania e Serbia, di Cipro, Grecia e Turchia…
Terra Madre riunisce, sotto l’ombrello delle sue parole chiave “buono, pulito e giusto”, un mondo che è già diverso nel momento stesso in cui è capace di raccontarsi diverso. Un mondo in piccola scala, che parte dall’uomo e dalla comunità, che dal rispetto per l’ambiente e la terra muove verso il rispetto dell’essere umano. Una filosofia, quella lanciata molti anni fa da Carlo Petrini insieme a Giorgio Ferrero dal cuore del Piemonte, che è stata capace di aprire la sensibilità del grande pubblico alle questioni della sostenibilità, della valorizzazione delle culture tradizionali, del cibo come elemento di identificazione e creatore di legami, delle produzioni locali come possibilità di rilancio economico delle piccole comunità.
Importanti i saluti istituzionali, a cominciare da quello del sindaco Piero Fassino, per continuare con l’Assessore all’agricoltura del Piemonte Giorgio Ferrero, il Ministro per le politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina, e poi il videomessaggio di Michelle Obama portato dalla delegata statunitense, così come il saluto di Papa Francesco letto dallo stesso Petrini a conclusione della serata.
Non è mancata la musica a fare da sfondo alla cerimonia, terminata con la street band torinese Bandakadabra che ha accompagnato l’uscita del pubblico. I delegati delle nazioni, come tutti gli anni, saranno ospitati dalle famiglie di volontari, così come volontari sono i ragazzi e ragazze che supporteranno la manifestazione, e a loro sono andati i doverosi ringraziamenti degli organizzatori.
Molte cose si potrebbero ancora dire, ma in ultimo le parole migliori sono quelle lasciate da Petrini, che ha augurato a tutti di trascorrere cinque giorni all’insegna dell’amicizia e ha esortato a essere soggetti attivi, perchè quanto è stato fatto è solo l’inizio. Tutti pronti a salire a bordo dell’ Arca del Gusto.
Chiara Trompetto
[Fonte delle immagini: salonedelgusto.com]
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