L’arcipelago delle Isole Farne, situato di fronte alla costa del Northumberland, una contea del nord-est dell’Inghilterra ai confini con la Scozia, è famoso per la gran quantità di uccelli che vi nidificano, ma anche per la possibilità di avvicinare moltissimo gli animali e poterne fotografare tutti i dettagli. L’abbondante fauna ornitologica marina che abita l’arcipelago,
L’arcipelago delle Isole Farne, situato di fronte alla costa del Northumberland, una contea del nord-est dell’Inghilterra ai confini con la Scozia, è famoso per la gran quantità di uccelli che vi nidificano, ma anche per la possibilità di avvicinare moltissimo gli animali e poterne fotografare tutti i dettagli.
L’abbondante fauna ornitologica marina che abita l’arcipelago, comprendente tra l’altro sterne artiche, cormorani, tadorne, gabbiani tridattili, gazze marine e foche grigie, ha però un protagonista davvero particolare, una sorta di “clown”: la pulcinella di mare.
La pulcinella di mare (Fratercula arctica) è uno splendido e buffo uccello marino che deve il proprio nome al becco molto grosso e variopinto. Questi simpatici uccelli costituiscono anche una grande risorsa turistica, grazie all’aspetto così simpatico sono un soggetto fotografico molto ricercato.
Il primo censimento locale delle fratercule – chiamate puffin nel mondo anglosassone, risale al 1939 quando all’appello se ne poterono contare circa 3.000 coppie. Da allora, ogni censimento ha fortunatamente evidenziato una costante crescita della popolazione fino all’ultima conta del 2008 che ne ha però registrate 36.500 coppie, distribuite su 8 isolette, con una diminuzione di un terzo rispetto al censimento precedente del 2003, quando se ne registrarono 55.674 paia. Questa sensibile riduzione delle pulcinella di mare è causata probabilmente dell’eccessiva antropizzazione e dell’inverno molto freddo appena trascorso.
Il numero di nuovi nati è costantemente diminuito preoccupando molto i biologi, ma che quest’anno potranno tirare un sospiro di sollievo. Secondo un comunicato rilasciato dallo Scottish seabird centre, grazie alla stagione riproduttiva appena conclusa, i pulcinella di mare non rischiano un’ulteriore diminuzione della popolazione.
Da questi splendidi esemplari, noi umani, avremmo molte cose da imparare: sono un perfetto esempio di fedeltà coniugale, rimangono tutta la vita con lo stesso partner e ritornano ogni anno allo stesso nido. Soprattutto non vi è disparità di genere e le cure della famiglia sono equamente divise, infatti, dopo l’accoppiamento, la femmina depone un uovo che viene covato anche dal maschio. I pulcini maturano molto in fretta e, predisposti ad una vita girovaga, lasceranno il nido dopo poco più di un mese fino a quando spiccheranno il volo con il resto della loro colonia nel mese di agosto e faranno ritorno sull’isola natale solamente dopo cinque anni, pronti per l’età riproduttiva.
«Quest’anno sembra proprio che sia stata una buona stagione riproduttiva per le pulcinella di mare – ha spiegato Tom Brock – in questi ultimi anni hanno avuto un sacco di problemi, provocati soprattutto dalla mancanza di cibo, dalle tempeste invernali e dal cambiamento climatico, ma le indicazioni che stiamo raccogliendo fanno ben sperare per il futuro della specie».
Per godere di tale spettacolo della natura, è necessario recarsi sulle coste inglesi, ma anche norvegesi, bretoni, irlandesi, scozzesi e dell’isola di Terranova. Per i più pigri, invece, sappiate che alcune colonie di pulcinella di mare vengono a svernare lungo le coste del Mediterraneo, spesso sul litorale ligure. Aguzzate la vista.
Mirko Ghiani
[Immagini tratte da: panorama.it]
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