Ogni 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici nei campi di concentramento. La simbolica data rimanda al 27 gennaio del 1945, quando i primi soldati sovietici entrarono ad Auschwitz e resero pubblico l’atroce scempio perpetrato dal regime nazista.
Ogni 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici nei campi di concentramento. La simbolica data rimanda al 27 gennaio del 1945, quando i primi soldati sovietici entrarono ad Auschwitz e resero pubblico l’atroce scempio perpetrato dal regime nazista.
Il Teatro Regio di Torino, che da anni partecipa alle iniziative legate al Giorno della Memoria, propone Brundibár, opera per bambini in due atti di Hans Krása, su libretto di Adolf Hoffmeister. La rappresentazione sarà preceduta dalla proiezione del documentario Theresienstadt, la città che Hitler regalò agli ebrei, a cura di Michele Bongiorno con la regia di Jan Ronca.
Brundibár è una produzione del Teatro Regio e va in scena al Piccolo Regio Puccini, nell’ambito della Stagione Al Regio in famiglia, martedì 27 gennaio alle ore 20 e in due appuntamenti riservati alle scuole martedì 27 e mercoledì 28 gennaio alle ore 10.30 (Brundibar_locandina). La regia dello spettacolo è di Riccardo Fracchia, le luci sono di Mario Merlino. Il maestro Claudio Fenoglio dirige i Solisti: Giorgio Fidelio (Pepiček), Anita Maiocco (Aninka), Flavio Allegretti (Brundibár) e il Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio G. Verdi di Torino. Il direttore è Paolo Grosa, al pianoforte Luca Brancaleon.
Nell’aprile 1939, la Germania occupa la Cecoslovacchia, a Praga sono molti gli artisti e gli intellettuali ebrei noti a livello internazionale. Per non allarmare l’opinione pubblica, i nazisti li deportano nel ghetto di Theresienstadt, l’ex fortezza asburgica di Terezín, fittizia “città modello per soli ebrei”, in realtà stazione di transito verso i campi di sterminio. Tra i prigionieri c’è il compositore Hans Krása, autore di Brundibár. L’opera, per e con i bambini, composta nel 1938 su libretto di Adolf Hoffmeister, viene messa in scena nel ghetto di Theresienstadt ben cinquantaquattro volte. L’ultima recita avrà luogo il 23 giugno 1944, in occasione della visita di una delegazione della Croce Rossa Internazionale. Subito dopo, Terezín viene svuotata e tutti i prigionieri deportati ad Auschwitz. Dal ghetto passarono 139.667 deportati, di cui 33.818 persero la vita per denutrizione e malattia, mentre altri 88.191 proseguirono verso altri Lager e verso la morte.
Quella dei due fratellini Aninka e Pepiček è una storia di speranza e di solidarietà: i due piccoli, con coraggio, astuzia e l’aiuto di buffi animali, riescono a sconfiggere il perfido suonatore di organetto Brundibár e il poliziotto suo protettore, procurando il latte per curare la mamma malata. Al contrario delle vicende narrate nell’opera, la storia di Brundibár e dei suoi interpreti conobbe una tragica fine: poco dopo l’ultima rappresentazione, l’intera popolazione del ghetto, adulti e bambini, venne deportata nel campo di sterminio di Auschwitz. Quasi nessuno fece ritorno: solo 142 dei più di 10.500 bambini prigionieri a Theresienstadt sopravvissero. Anche Hans Krása morì ad Auschwitz, il 17 ottobre 1944. La musica di Krása sa raccontare in modo delicato le difficoltà di bambini indifesi alle prese con la povertà e la crudele indifferenza degli adulti in tempo di guerra. Ci aiuta a non dimenticare come neppure la più crudele persecuzione possa soffocare e spegnere la produzione artistica, massima espressione culturale, identitaria e affettiva di ogni essere umano.
Per lo spettacolo di martedì 27 gennaio alle ore 20 al Piccolo Regio Puccini, inserito nella programmazione di Al Regio in famiglia, sono in vendita i biglietti al costo di € 10 per gli adulti e di € 8 per i ragazzi fino a 16 anni.
La partecipazione all’attività La musica della Shoah costituisce diritto di prelazione per lo spettacolo.
Redazione ArtInMovimento Magazine
[Fonte delle immagini: lavocedeisenzavoce.altervista.org, statoquotidiano.it, .circololettori.it, pragadigitals.com]
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