Dopo il disco d’esordio “7“, Dardust torna in maniera dirompente nella sonnecchiosa discografia italiana con “Birth“. Il secondo capitolo della trilogia che vede unire Berlino, Reykjavic e Londra come luoghi d’ispirazione per il talentuoso Dario Faini, anima del progetto Dardust, è stato registrato nei Sundlaugin Studio a Reykjavík (dove hanno registrato anche Sigur Ros, Jon
Dopo il disco d’esordio “7“, Dardust torna in maniera dirompente nella sonnecchiosa discografia italiana con “Birth“. Il secondo capitolo della trilogia che vede unire Berlino, Reykjavic e Londra come luoghi d’ispirazione per il talentuoso Dario Faini, anima del progetto Dardust, è stato registrato nei Sundlaugin Studio a Reykjavík (dove hanno registrato anche Sigur Ros, Jon Hopkins, Damien Rice e molti altri). Prodotto ed arrangiato interamente da Faini e Vanni Casagrande, “Birth” si allontana dal disco d’esordio che mescolava maggiormente l’anima neoclassica e quella elettronica ma estremizza queste peculiarità: 5 brani definibili “slow” ci agganciano all’opera prima mentre i 5 brani “loud” hanno il compito carontiano di traghettarci verso Londra e il terzo progetto conclusivo. L’onore di anticipare il lavoro è toccato alla traccia “The Wolf“, un brano psicadelico accompagnato da un bel video – evento piuttosto raro in Italia che fa capire quanto il progetto sia anche visivo oltre che musicale – per la regia di Tiziano Russo. Protagonisti un uomo e un lupo immersi in un suggestivo borgo medievale, location tra l’altro utilizzata in passato per film come “Il nome della Rosa” e “Ladyhawke”. Sul fronte live, lo scorso 20 febbraio, l’album è stato presentato in anteprima al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno con uno spettacolo molto coinvolgente che ha registrato il tutto esaurito. Non ci resta che attendere il 18 marzo, giorno in cui è prevista, su etichetta Inri, l’uscita dell’album. Oppure cominciare a pre-ordinarlo su Itunes.
Mirko Ghiani
Leave a Comment
Your email address will not be published. Required fields are marked with *