BioUpper ritorna con un secondo bando, dopo una prima edizione che ha riscosso un forte successo. BioUpper è la piattaforma italiana realizzata a sostegno dei giovani talenti che vogliono cimentarsi nel mondo delle startup che si rivolgono al campo delle scienze della vita. Il progetto nasce con l’intento di avvicinare giovani ricercatori al mondo del
BioUpper ritorna con un secondo bando, dopo una prima edizione che ha riscosso un forte successo. BioUpper è la piattaforma italiana realizzata a sostegno dei giovani talenti che vogliono cimentarsi nel mondo delle startup che si rivolgono al campo delle scienze della vita.
Il progetto nasce con l’intento di avvicinare giovani ricercatori al mondo del business consentendo lo sviluppo e l’elaborazione di progetti innovativi. I più talentuosi vengono seguiti con un percorso specifico di formazione, garantendogli accesso a risorse, strutture e contatti.
I principali parter di BioUpper sono Novartis e Fondazione Cariplo che hanno voluto proseguire nello sviluppo dell’iniziativa a fronte del successo della prima edizione: quasi il 70% dei 120 gruppi che hanno partecipato alla scorsa edizione ha costituito o è in fase di apertura della propria startup.
I vincitori della scorsa edizione sono i seguenti: EVARplanning, sistema computerizzato innovativo per gli specialisti vascolari al fine di consentire la miglior scelta dell’impianto endo-protesico dell’aorta per pazienti colpiti da aneurisma; Panoxyvir, spray nasale in grado di prevenire e curare il raffreddore comune; WRAP, una tecnologia basata sulla stampa 3D per creare medicazioni a base di chitosano per ferite chirurgiche.
I migliori team hanno accesso ad un voucher del valore di 50mila € per usufruire di consulenze e servizi.
Per l’edizione del 2016, la cui data di scadenza della presentazione dei progetti è stata posticipata di 3 mesi (fino al 30 settembre), i campi d’intervento spaziano dalle biotecnologie per le scienze mediche , agli strumenti digitali di supporto alla salute e ai dispositivi medicali per il singolo paziente o per il sistema sanitario.
I criteri di ammissibilità sono stati estesi: non solo ai progetti non ancora costituitisi in forma giuridica, ma anche a società fondate da non oltre 1 anno dalla data dell’applicazione al bando.
Ulteriore novità è la partnership con Hacking Health, movimento internazionale con specifici intenti: favorire l’implementazione digitale negli ambienti sanitari, creare sinergie fra interlocutori provenienti da diversi settori e sostenere soluzioni sanitarie incentrate sulle persone.
Paolo Ernesto Sussi
[Fonte immagini: lastampa.it – twitter.com/evarplanning – softwarehamilton.com]
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