Ionobell è una giovane startup nata dalla collaborazione di scienziati e ingegneri con lo scopo di realizzare batterie economiche e eco-friendly basate sulle biomasse, come ad esempio i funghi champignon. “Attualmente si lavora con materiali molto costosi, come la grafite sintetica, che per essere lavorata ha bisogno di passare attraverso processi chimici che richiedono molta
Ionobell è una giovane startup nata dalla collaborazione di scienziati e ingegneri con lo scopo di realizzare batterie economiche e eco-friendly basate sulle biomasse, come ad esempio i funghi champignon.
“Attualmente si lavora con materiali molto costosi, come la grafite sintetica, che per essere lavorata ha bisogno di passare attraverso processi chimici che richiedono molta energia”, spiega Brennan Campbell, PhD alla University of California Riverside e Chief Technological Officer di Ionobell “Noi siamo convinti che la natura possa essere un’ottima ispirazione per lavorare a tecnologie che migliorino il modo in cui utilizziamo l’energia”.
Una biomassa come quella dei funghi sembra un’ottima alternativa alla grafite sintetica, soprattutto grazie all’elevato contenuto di carbonio e alla sua ecosostenibilità. La chiave del processo, come riportato sulla rivista Nature Scientific Reports è l’elevata porosità dei funghi: tutti questi pori permettono all’aria e ai liquidi di passare rapidamente e, nel caso di una batteria, permettono altresì all’energia di fare lo stesso. Grazie a questa porosità una batteria a biomasse ha maggiore spazio per accumulare e trasferire energia con risultati decisamente superiori rispetto alle batterie sintetiche.
Le prime sperimentazioni con anodi creati a base di champignon, la specie Agaricus bisporus, destinati a batterie agli ioni di litio hanno fatto vedere inoltre che la concentrazione di sali di potassio negli champignon fa sì che nel tempo la porosità aumenti, incrementando la durata della batteria: batterie che dopo due anni di utilizzo, durano il 20% in più, non in meno.
Nel futuro della Ionobell entra in gioco il crowdfunding con Kickstarter: la startup vuole costruire un primo prototipo, ottimizzare i materiali per costruire le batterie e cercare anche biomasse alternative, oltre a valutare una fase di testing avanzata sul funzionamento delle batterie. Vedremo le fungo-batterie sul mercato fra qualche anno?
Paolo Ernesto Sussi
[Fonte Immagini – Greenstyle.it, Smartworld.it, androidiani.com]
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