A Sud di Beirut, nella regione del Chouf si trova il villaggio di Ketermaya, luogo in cui quattrocento famiglie di profughi siriani vivono in cinquantadue tende, in difficili condizioni umanitarie e sanitarie. Il terreno è di un privato, abitante del villaggio, che ha messo la sua proprietà a disposizione per allestire il campo dove vive
A Sud di Beirut, nella regione del Chouf si trova il villaggio di Ketermaya, luogo in cui quattrocento famiglie di profughi siriani vivono in cinquantadue tende, in difficili condizioni umanitarie e sanitarie. Il terreno è di un privato, abitante del villaggio, che ha messo la sua proprietà a disposizione per allestire il campo dove vive anche Baraa Antar, straordinaria bambina di dieci anni che si trova qui con la sua famiglia. Armata del suo sorriso, Baraa ha preso con dolce fermezza in mano la scuola che sorge all’ombra di una pineta nei pressi del campo, un tavolino come cattedra, una piccola lavagna magnetica e alcune pietre come sedili. Una piccola ed entusiasta maestra che insegna a scrivere in Arabo e a parlare un po’ di Francese, lingua che sta imparando nel suo girare per campi profughi, dando un senso di continuità, di rassicurante quotidianità ai tanti bambini come lei, che seguono volentieri le sue lezioni.
Secondo le stime ufficiali, sono un milione e duecentomila i rifugiati siriani registrati in Libano, ma i dati non ufficiali parlano di almeno un milione e seicentomila persone.
Elena Miglietti
[Fonte Foto: adnkronos.com, avsi.org]
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