Vi raccontiamo una bella storia che arriva dall’ASL di Cagliari. Qui, dal 13 febbraio 2013, ogni mercoledì sera c’è un’ambulanza che va in giro per la città a offrire assistenza a chi ha come dimora la strada. Un medico, un infermiere, e talvolta un’ostetrica, sono gli operatori che svolgono questo prezioso servizio. Il primo approccio
Vi raccontiamo una bella storia che arriva dall’ASL di Cagliari. Qui, dal 13 febbraio 2013, ogni mercoledì sera c’è un’ambulanza che va in giro per la città a offrire assistenza a chi ha come dimora la strada. Un medico, un infermiere, e talvolta un’ostetrica, sono gli operatori che svolgono questo prezioso servizio.
Il primo approccio non è mai semplice, con persone non più abituate a ricevere attenzione e aiuto. Tuttavia si riesce, grazie alla gentilezza e all’ascolto, a vincere l’iniziale diffidenza e ad aprire le porte del dialogo. Il progetto è innovativo, per i suoi obiettivi socio-assistenziali. Essi sono in linea con una visione del Sistema Sanitario che punta a una maggiore equità nella’accesso ai servizi, a una garanzia di diritti dei quali alcuni soggetti risulterebbero, altrimenti, privati.
Le esigenze emerse durante lo svolgimento del servizio notturno, hanno richiesto l’attivazione di una fattiva collaborazione tra l’ASL e il Comune di Cagliari. La sinergia creatasi ha consentito di integrare l’attività del Servizio di Promozione della Salute dell’ASL e quello dei Servizi Sociali del Comune. Ciò permette, successivamente al primo contatto realizzato tramite l’assistenza di strada, di attivare in caso di necessità (e di richiesta dei soggetti) percorsi di approfondimento diagnostico e terapeutico, di cure ospedaliere o di inserimento in strutture assistenziali.
Nato come servizio rivolto agli immigrati senza fissa dimora, esso ha fatto emergere come invece le condizioni di povertà e più estrema coinvolgano in misura elevatissima anche la popolazione locale.
Si è costituito anche un “osservatorio sulle disuguaglianze di salute”, poiché è chiaro che le due popolazioni a cui si rivolge (italiana e locale, e straniera) necessitano di risposte differenti, che tengano anche conto dei modelli etnico-culturali.
Il direttore del Servizio di Promozione della Salute è Silvana Tilocca, che qui presenta dettagliatamente il progetto dell’ambulatorio di strada.
Chiara Trompetto
[fonte immagini: saluteinternazionale.info, manifestosardo.org]
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