A Palazzo Albergati di Bologna, dal 12 marzo al 19 luglio 2015, la grande mostra antologica dedicata a Maurits Cornelis Escher e al suo transartistico mondo matematico. Dopo il grande successo della tappa romana, con i suoi oltre 200.000 visitatori, il genio dell’artista olandese (Leeuwarden, 17 giugno 1898 – Laren, 27 marzo 1972) arriva a
A Palazzo Albergati di Bologna, dal 12 marzo al 19 luglio 2015, la grande mostra antologica dedicata a Maurits Cornelis Escher e al suo transartistico mondo matematico.
Dopo il grande successo della tappa romana, con i suoi oltre 200.000 visitatori, il genio dell’artista olandese (Leeuwarden, 17 giugno 1898 – Laren, 27 marzo 1972) arriva a Bologna con al seguito costruzioni impossibili, esplorazioni infinite, giochi di specchi, motivi e geometrie interconnesse. È il meraviglioso mondo di fantasia sbrigliata di un’artista che più di ogni altro trasforma ambiguità visiva in ambiguità di significato, che incanta con disegni e litografie che col passare del tempo conoscono gli impieghi più disparati – dalle copertine di famosi long playing, ai francobolli, biglietti d’auguri e piastrelle -, per diventare, finalmente, autentiche opere d’arte.
Sei sezioni per un percorso espositivo che racconta la passione per l’Italia (in La formazione: Escher, l’Italia e l’ispirazione Art Noveau), l’ironia e il gioco (in Superfici riflettenti e metamorfiche), la quotidianità (in Economia escheriana ed Eschermania), le leggi scientifiche dall’artista indagate e rappresentate (la sezione intitolata Metamorfosi), le vicende e le passioni personali (in Dall’Alhambra alle tassellatura), per chiudere con i diversi nodi tematici delle suo opere in Paradossi geometrici: dal foglio allo spazio.
Tra le opere esposte anche qui i capolavori più noti: Mano con sfera riflettente (M.C. Escher Foundation), Giorno e notte (Collezione Giudiceandrea), Nastro di Möbius II (Collezione Giudiceandrea), Casa di scale (relatività) (Collezione Giudiceandrea), Altro mondo II (Collezione Giudiceandrea), Vincolo d’unione (Collezione Giudiceandrea), e la serie degli Emblemata. Accanto, un’intera, ricca sezione dedicata all’ eschermania, per raccontare l’influenza dell’artista sulla quotidianità di mezzo secolo e più.
A Palazzo Albergati (Via Saragozza 28, Bologna), dal 12 marzo al 19 luglio 2015 (orario di apertura: dalle 10 alle 20), in mostra l’infinito matematico di Cornelis Escher.
Una sfida alla percezione. L’arte di disegnare l’impossibile.
Giuseppe Parasporo
[Fonti delle immagini: cinquequotidiano.it; faenzanotizie.it; chiostrodelbramante.it]
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