Come abbiamo già ricordato, dal 29 al 31 maggio, presso l’Istituto Universitario Salesiano Torino Rebaudengo, si è tenuto, per psicologi e medici, il primo training italiano del metodo IADC, acronimo di Induced After Death Comunication (Comunicazione Post-Mortem Indotta). Ideata dal dottor Allan Botkin, uno psicoterapeuta americano di formazione comportamentista, è un’interessantissima metodica terapeutica americana per l’elaborazione del lutto
Come abbiamo già ricordato, dal 29 al 31 maggio, presso l’Istituto Universitario Salesiano Torino Rebaudengo, si è tenuto, per psicologi e medici, il primo training italiano del metodo IADC, acronimo di Induced After Death Comunication (Comunicazione Post-Mortem Indotta). Ideata dal dottor Allan Botkin, uno psicoterapeuta americano di formazione comportamentista, è un’interessantissima metodica terapeutica americana per l’elaborazione del lutto e dei traumi, basata su una particolare procedura di stimolazione bilaterale del cervello.
Sono stati tre giorni molti intensi condotti, in modo attento e ispirato, dal terapeuta americano, Graham Maxey (del Texas), affiancato dalla dott.ssa Juliane Grodhues (Germania), entrambi Trainer IADC, conosciuti a livello mondiale.
Nel discorso di chiusura, Andrea Leone, Presidente dello IONS Italia e quindi organizzatore del training, dopo aver mostrato lo spot Apple Think Different con la voce di Dario Fo, si è così espresso:
Cari soci,
“ribelli e piantagrane”, abbastanza folli da voler cambiare i cuori delle persone, allo stesso tempo umili e scaltri da essere disposti a mettere in crisi delle vostre certezze, quando abbiamo iniziato, anni fa, la community group dello IONS lo abbiamo fatto per la profonda affinità che sentiamo con chi ha avuto il coraggio di esplorare nuovi percorsi attraverso una ricerca scientifica di confine. Mi riferisco al fondatore dello IONS, il dr. Edgar Mithchell, astronauta ingegnere della Nasa, che tornando dalla Luna nel lontano 1971 e vedendo sorgere là all’orizzonte la Terra, il nostro piccolo infimo ma stupendo pianeta blu, ha vissuto un “satori”, oggi diremmo un momento di “mindfulness” e comprese in quell’istante che c’è una conoscenza molto più profonda di quella che il cervello e la Scienza ci rivela, che è la conoscenza “noetica”, la conoscenza interiore, che queste due forme di conoscenza possono nutrirsi reciprocamente e che c’è una inevitabile convergenza laddove entrambe raggiungono i loro livelli più elevati e più puri.
Perché tutto è uno.
Quello nostro, come IONS Italia, aspira ad essere un cammino da pionieri e come molto tempo fa in California ai tempi della corsa all’oro non c’erano hotel e ristoranti per chi arrivava a cercare fortuna, così noi non ci aspettiamo di essere serviti e riveriti. Né di essere pettinati o applauditi.
Accettiamo di essere con poche risorse ma in fondo anche per questo liberi di proporre cose che organizzazioni e istituzioni ben più strutturate della nostra piccola community group, non fanno perché legate forse ad altre logiche.
In questa esplorazione del metodo IADC ci siamo lasciati attirare da una sensazione, da un impulso, come alcuni di voi mi hanno detto, nello scegliere di investire tempo ed energia in questo Training, perché c’era qualcosa di speciale.
Riteniamo la IADC non sia solo una straordinaria tecnica terapeuta, che già sarebbe tanto, ma molto mlto di più.
Crediamo costituisca una fessura, certo una “porta stretta” ma accessibile a tutti, che potrà permettere alla nostra civiltà di trovare un via di salvezza, di guarigione profonda. In una società in cui siamo stanchi di credere, che non sappiamo e non vogliamo piu credere in nulla, il metodo IADC non chiede di credere a nulla ma solo di essere ricettivi e accettare quello che viene.
TRUST THE PROCESS, trust the universe, è il suo mantra più profondo.
Abbiamo sentito l’impulso di portare questa terapia nel nostro Paese affinché molte persone, e in particolare avevamo nel cuore i genitori in lutto, anche in Italia ne possano usufruire e trovare non solo un valido modo per elaborare il dolore di un lutto ma una pace profonda che permetta loro di ritrovare un nuovo senso, più ampio nella Vita.
Vi ringraziamo di voler essere i pionieri con noi in questa direzione.
Ritenevamo utile riportare questo discorso conclusivo perché sintetizza il cuore pulsante del training e l’intento che muove le azioni dello IONS Italia, votate al servizio e all’evoluzione di questo piano di esistenza.
Annunziato Gentiluomo
[Fonte dell’immagine: diventogrande.org]
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