Il 6, 7 e 8 novembre 2015, presso il polo Fieristico MalpensaFiere, a Busto Arsizio, si è tenuto un incontro con una delle più grandi figure spirituali del nostro tempo Mātā Amṛtānandamayī, conosciuta a livello internazionale col nome di Amma. Nell’evento era possibile venire a contatto direttamente col Guru indiano, che abbracciava ogni persona lo
Il 6, 7 e 8 novembre 2015, presso il polo Fieristico MalpensaFiere, a Busto Arsizio, si è tenuto un incontro con una delle più grandi figure spirituali del nostro tempo Mātā Amṛtānandamayī, conosciuta a livello internazionale col nome di Amma.
Nell’evento era possibile venire a contatto direttamente col Guru indiano, che abbracciava ogni persona lo desiderasse.
Nel momento in cui si saliva sul palco, dove Amma era seduta, si avvertiva un’aria diversa, piena di amore e gioia. I partecipanti in ordine e in religioso silenzio, attraverso un perfetto meccanismo di cambio di sedia, si avvicinavano sempre più alla Grande Anima indiana. Arrivati davanti a Lei ci si inginocchiava, in modo da essere alla sua stessa altezza, per ricevere il sua abbraccio caldo e profumato. Siamo rimasti stupiti dalla sua purezza, espressione della sua elevatezza spirituale, il sorriso radioso che crea armonia e distensione in chiunque la incontri. Anche se l’abbraccio è durato meno di un minuto, ci ha riportato alla mente la sensazione di calore e amore che puoi trovare nelle persone che ami e conosci da lungo tempo: è straordinario dunque il legame che sa ricreare in pochi istanti con chiunque venga in contatto con lei. Dopo “l’abbraccio” si poteva andare su delle sedie messe a semicerchio dietro di lei per osservare le altre persone che venivano abbracciate, in un darshan di tanti minuti. Un altro atto coinvolgente perché ti fa rendere conto dell’immensa dedizione di Amma nei confronti del prossimo.
Al di là del nutriente incontro con questa figura divina, abbiamo trovato encomiabile tutta l’organizzazione, dove la gestione da parte dei volontari, nonostante il grande afflusso di persone, si è dimostrata efficiente e allo stesso tempo molto duttile e attenta alle esigenze più svariate.
Ottimo il servizio mensa composto da piatti provenienti da diverse culture, con un’impronta Vegan, biologica oltre che indiana.
Non da sottovalutare la scelta ecologica di contenere i rifiuti, anche grazie all’uso di vassoi-piatti di materiale metallico, e la cura nella divisione assistita degli scarti, disincentivando la cultura dello spreco.
Nelle grandi sale del polo fieristico erano presenti svariate bancarelle di oggettistica il cui ricavato viene devoluto per le attività sociali di Embracing the World, la onlus per il sociale nata attorno alla figura di Amma.
Il prezzo degli oggetti esposti era piuttosto elevato, ma del tutto giustificabile dal contributo umanitario del ricavato. Il più grande limite dell’evento, a nostro avviso, è stato il tipo di marketing usato sui prodotti venduti: si potevano trovare migliaia di prodotti “made” by Amma, cioè santificati, indossati, toccati, pensati da Amma. Senza mettere in dubbio l’importanza del contatto da parte di Amma e quindi della traccia energetica evolutiva da lei lasciata su un particolare oggetto, non credo sia corretto strumentalizzarla così. È pur vero che dobbiamo anche pensare che la cultura indiana è molto diversa dalla nostra e che il culto del Guru, che a noi manca, è vissuto in termini devozionali: chissà sia proprio questa diversità a spiegare quella che consideriamo una scelta lontana dall’importante messaggio di questa magnifica figura che tanto sta facendo per il nostro pianeta.
Lorenzo Marchetti
[Fonti delle immagini: madreterra.myblog.it, lettenatura.wordpress.com, thatsgoodnewsblog.com, .fisicaquantistica.it]
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