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Allevi in concerto all’Auditorium Agnelli: l’Icaro della musica classica contemporanea vola a Torino

Allevi in concerto all’Auditorium Agnelli: l’Icaro della musica classica contemporanea vola a Torino

Musica, sopra ogni cosa (P. Verlaine). Pochi giorni ci separano ormai dal nuovo concerto del M° Allevi, enfant terrible della musica classica contemporanea. Mercoledi 10 dicembre, presso l’Auditorium Agnelli di Torino, lo straordinario interprete del Rinascimento musicale contemporaneo darà vita a un nuovo concerto, questa volta di beneficenza. Organizzato dalla Fondazione La Stampa – Specchio

Musica, sopra ogni cosa (P. Verlaine). Pochi ALLEVI_LOCANDINA_TORINO giorni ci separano ormai dal nuovo concerto del M° Allevi, enfant terrible della musica classica contemporanea. Mercoledi 10 dicembre, presso l’Auditorium Agnelli di Torino, lo straordinario interprete del Rinascimento musicale contemporaneo darà vita a un nuovo concerto, questa volta di beneficenza. Organizzato dalla Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi O.N.L.U.S., l’intero ricavato dell’evento verrà devoluto al progetto Tredicesima dell’Amicizia, a sostegno di anziani e poveri soli nella città di Torino.

A poco più di un mese dall’uscita del suo nuovo album (Love, 20 gennaio 2015) e dal conseguente tour internazionale – che partirà il 27 febbraio da Londra per approdare in Italia in primavera – Il maestro Allevi regalerà emozioni in note accompagnato da 45 elementi dell’Orchestra Sinfonica Italiana. Ancora protagonista di un evento speciale che lo vede nel triplice ruolo di compositore, pianista e direttore d’orchestra, l’artista si esibirà in un programma creato ad hoc, comprendente le sue composizioni sinfoniche più note, tratte dagli album Evolution e dal più recente Sunrise. Non mancheranno poi esibizioni solistiche al pianoforte: quelle che tanto l’hanno reso famoso soprattutto all’udito e al cuore dei più giovani.

Uno dei maggiori compositori puri e incontaminati del panorama internazionale, Giovanni Allevi è pianisallevigiovanni3ta, compositore e direttore d’orchestra. Laureato con lode in Filosofia, consegue due diplomi di Conservatorio, entrambi con il massimo dei voti in Pianoforte e Composizione. Diventato in breve tempo fenomeno sociale, entrato nell’immaginario collettivo delle nuove generazioni (di quella ’90 sopratutto), le sue composizioni sono distillati, quintessenze di musica classica. “Musica classica contemporanea” è infatti il canone di riferimento: un linguaggio colto ma emozionale che, prendendo le distanze astruserie dell’esperienza dodecafonica, affermano una nuova intensità ritmico-melodica, fondata sul naturale fluire delle forme della tradizione classica nelle tonalità del presente.

Con una carriera costellata di successi – No Concept (2005), disco d’oro e di platino; Joy (2007), tre volte disco di platino; Evolution (2008), disco d’oro e di platino; Alien (2010), disco di platino nel 2014, e Secret Love (2012) che lo consacrano nel campo artistico transnazionale; per arrivare a Sunrise (2013), primo concerto per violino e orchestra – il visionario quarantaciquenne (9 aprile 1969) da Ascoli Piceno ci porta nel suo mondo fantastico fatto di musica. Ci riporta in vita (Back to life). Ci fa scoprire come siamo veramente (Come sei veramente).

Stiamo tornando nel Rinascimento italianogiovanni-allevi, dove l’artista deve essere un po’ filosofo, un po’ inventore, un po’ folle, deve uscire dalla torre d’avorio, avvicinarsi al sentire comune. G. A.

L’appuntamento è all’Auditorium Agnelli di Via Nizza 280 (Torino), il prossimo mercoledi 10 dicembre. L’occasione per entrare in contatto con la fragilità e la follia di un genio, un eterno Peter pan: un sognatore che ha fatto un sogno troppo grande. Ha sognato che la musica classica devesse essere aggiornata: pur mantenendo le stesse forme, tornare a parlare per raccontare il presente.

“Come ti sei permesso di metterti al livello degli dei? Non puoi neanche dire di essere un compositore…”- mi hanno urlato. Ma io ho dovuto farlo, ho dovuto inseguire il mio sogno. Ho dovuto volare alto e sfidare quegli dei, e poco importa che mi sia bruciato le ali come Icaro. […] Solo se riusciremo ad essere totalmente noi stessi e non ciò che gli altri hanno deciso e si aspettano da noi, la nostra vita sarà un’opera d’arte. G. A. (da un’intervista rilasciata nella trasmissione Amici di Maria de Filippi)

Giuseppe Parasporo

[Fonti delle immagini: giovanniallevi.com; yourtrainersgroup.com; torino.repubblica.it; concertionline.com]

 

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