Lunedì 15 gennaio alle ore 21 al Cinema Massimo di Torino ci sarà l’anteprima della web serie “Indictus. La Terra è di Nessuno” del giovane regista siciliano Francesco Dinolfo, diplomato allo IED di Torino. La proiezione è organizzata dal Museo Nazionale del Cinema e sarà introdotta dall’intervento del regista e dei produttori torinesi, Reverse Agency.
Lunedì 15 gennaio alle ore 21 al Cinema Massimo di Torino ci sarà l’anteprima della web serie “Indictus. La Terra è di Nessuno” del giovane regista siciliano Francesco Dinolfo, diplomato allo IED di Torino.
La proiezione è organizzata dal Museo Nazionale del Cinema e sarà introdotta dall’intervento del regista e dei produttori torinesi, Reverse Agency.
LA TRAMA
1063 A.D. Cerami. 36 soldati normanni, guidati da Serlon d’Altavilla (Roberto Luigi Mauri) e dall’amico fraterno Arisgot (Dario Raimondi), con l’aiuto di San Giorgio, sconfissero 3000 arabi in una sola notte. Inizia qui a prendere forma la missione del Gran Conte Ruggero I d’Altavilla (Santi Cicardo) di allontanare dalla Sicilia gli Arabi infedeli, a partire dalla creazione della Contea di Jerax, di cui Serlon diventa vassallo. Alla corte di Ruggero, la moglie Adelasia (Valeria La Bua) è preoccupata per la malattia del figlio Simone, curato del cerusico Engelmaro (Massimo Graffeo) co l’aiuto del servo arabo convertito Abdel Nasser (Giuseppe Cimarosa). Aldruda (Roberta Azzarone), invece la giovane moglie di Serlon, che viene però trascurata dal marito, soprattutto dopo l’arrivo di Ibrahim (Manfredi Russo), Emiro di Castrogiovanni, simbolo di fede islamica e di una conoscenza ignota ai Normanni. Tra duelli, spade, cavalli, castelli medievali e panoramiche mozzafiato, si raccontano i tradimenti e gli inganni alla corte di Ruggero d’Altavilla e le vicende personali di Serlon, che rappresenta l’archetipo dell’uomo moderno alla ricerca della propria libertà, ponte tra le culture che oggi compongono l’ibridazione e la contaminazione dei popoli mediterranei.
“Indictus. La Terra è di Nessuno”, racconta in modo assolutamente inedito la storia dei borghi delle Madonie, è la prima web serie italiana diretta da Francesco Dinolfo e scritta da Marianna Lo Pizzo, una co-produzione IDA e Reverse Agency, associazione culturale torinese, realizzata con il sostegno di Sicilia Film Commission nell’ambito del programma “Sensi Contemporanei” (primo bando pubblicato in Italia da una amministrazione pubblica dedicato alla produzione di web serie per under35).
La web serie si compone di in 7 episodi, della durata complessiva di 76 minuti, recitata in italiano da un cast prevalentemente siciliano, e sottotitolata sia in inglese che in arabo; è anche interattiva, in quanto l’utente durante ogni puntata avrà la possibilità di scoprire, in qualsiasi momento dello streaming, una pillola di “ciò che non è stato detto”, digressioni narrative chiamate appunto indictus.
Tra i creativi che hanno collaborato alla realizzazione del progetto una parte proviene da maestranze piemontesi. Si tratta di Francesco Mocchia di Coggiola e Ilaria Turchetti, che hanno curato i costumi e la loro rivisitazione moderna; Francesca Malvaso, che ha realizzato gli effetti speciali; il gruppo torinese NOIR ha composto la colonna sonora, il cui arrangiamento è a cura di Daniele Mattiuzzi e Pietro Barale; infine, l’animazione della leggenda della battaglia di Cerami, all’inizio del 2° episodio, è di Roberto Biadi.
In questa web serie la tecnologia, linguaggio innovativo utilizzato, il talento di creativi e il contributo sperimentale di artisti visuali, sono messi al servizio della narrazione di una storia poco nota, con lo scopo di trasmettere un messaggio importante di integrazione sociale e coesistenza, come sappiamo fortemente attuale.
I biglietti, a € 5,00, sono acquistabili a questo link e in cassa al Cinema Massimo (Via G.Verdi, 18 – Torino) il giorno stesso a partire dalle ore 16. Per informazioni: 011/8138574 oppure programmazione@museocinema.it
I trailer di “Indictus | La Terra è di Nessuno” lo trovate qui dal 18 gennaio: https://youtu.be/yIzhrPVxpBc
https://youtu.be/zNsD3C1r_wM #Indictus
Redazione ArtInMovimento Magazine
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