Torna dal 21 al 29 agosto il “Due Laghi Jazz Festival” ad Avigliana, alle porte di Torino. L’appuntamento di fine estate, come consuetudine ormai da 22 anni, nella suggestiva cornice caratterizzata dal borgo di Avigliana e dal panorama dei due laghi sui quali si affaccia. Ideatore e anima del festival è Fulvio Albano, di cui
Torna dal 21 al 29 agosto il “Due Laghi Jazz Festival” ad Avigliana, alle porte di Torino. L’appuntamento di fine estate, come consuetudine ormai da 22 anni, nella suggestiva cornice caratterizzata dal borgo di Avigliana e dal panorama dei due laghi sui quali si affaccia.
Ideatore e anima del festival è Fulvio Albano, di cui vi abbiamo parlato e che abbiamo avuto modo di incontrare in occasione del Torino Jazz Festival, l’ultima sera durante la jam session conclusiva al Jazz Club, di cui è presidente. Non tutti sanno, tra l’altro, che Albano è stato anche l’ideatore del Torino Jazz Festival, e Direttore Artistico della prima edizione nel 2012. In occasione dell’incontro al Jazz Club gli avevamo chiesto come avesse vissuto il festival torinese, e lui ci aveva risposto presentandoci il lavoro svolto in quei giorni con Valery Ponomarev, che ha suonato con lui quella sera. Un festival vissuto dietro le quinte… “Abbiamo lavorato tanto a questo progetto nuovo. Valery Ponomarev vive a New York, dove ha potuto conoscere Art Blakey e collaboare con lui. La caratteristica delle musica di Art Blakey è quella di essere stata scritta per piccoli gruppi di 5/6 elementi. Ponomarev ne ha curato gli arrangiamenti per big band, suonandola con la sua orchestra. Adesso abbiamo deciso di riproporla insieme qui in Italia, e nel nostro Paese è una novità assoluta, che mi pare stia incontrando il favore del pubblico”. Parola magica, il pubblico. Parliamo molto di festival e iniziative musicali e artistiche, la stagione estiva d’altra parte offre una ricchezza di proposte enorme, e molte di esse sono di grande qualità. Ma il successo, di una manifestazione così come di un singolo concerto, si misura dalla presenza e dal coinvolgimento del pubblico.
Dice ancora Albano: “Il jazz è una musica che per sopravvivere ha bisogno del pubblico. Tutta la musica forse, ma il jazz in particolare. La dimensione più autentica del jazz è quella dell’esibizione dal vivo, e il suo ambiente naturale è il club, il luogo ristretto, la vicinanza fisica con le persone che ascoltano. Mi sembra che stia aumentando la consapevolezza, la capacità di distinguere che cosa sia davvero jazz da ciò che non lo è, di riconoscere la qualità, e questo è molto positivo”.
Ad Avigliana la qualità sicuramente non manca, lo sappiamo. Vediamo chi saranno gli ospiti di quest’anno. L’evento inaugurale di venerdì 21 prevede la partecipazione Ray Anderson e Felix Stüssi ed è organizzato in collaborazione con il Centro Culturale Vita e Pace di Avigliana, il Conseil des arts et des lettres du Quebec e il Conseil des arts du Canada.
Sabato 22 sarà la volta del Denise King Qintet, mentre domenica 23 il palco sarà per il Valerio Signetto Quartet. La sera di lunedì 24 sarà animata da un evento speciale dal titolo “The followers and the Leaders!” con la Gatsby Orchestra. Martedì 25 agosto il Consorzio Piemonte Jazz presenta i Piemonte Jazz Messengers con il Giulio Camarca trio. Questi eventi avranno come location il Lago Grande, ad eccezione di quello inaugurale che si terrà presso la Chiesa di Santa Maria Maggiore nel Borgo Vecchio di Avigliana e quello del 22 che si terrà nel vicino paese di Almese, che da quest’anno collabora con Avigliana. Delle serate successive vi parleremo prossimamente, anche perché con ogni probabilità andremo respirare dal vivo un po’ di buon jazz e il clima unico che questa musica sa generare. Perché è una musica, come ci disse lui in occasione del suo viaggio a Tirana, “che ha veramente il potere di unire”. Quella a Tirana è un’esperienza che Fulvio Albano ricorda volentieri, e ci confessa di nutrire ancora la speranza di riuscire a tornare per realizzare una partnership, un evento speciale, per portare il grande jazz anche su quella sponda dell’Adriatico, ed è una speranza, un desiderio che non possiamo non condividere.
Un altro elemento fondamentale è la formazione, e come nei grandi festival non può mancare neanche ad Avigliana. Dal 23 al 26 ci sarà infatti il workshop per i giovani, che si esibiranno poi nella serata di mercoledì 26.
Chiara Trompetto
[Fonte delle immagini: jazzfest.it, comune.avigliana.to.it]
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