Il Museo Nazionale del Cinema di Torino propone la mostra AL FRONTE. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra. Dal 29 gennaio al 3 maggio 2015 è possibile ripercorrere il vissuto della Prima Guerra Mondiale grazie a un percorso iconografico, con scatti e video realizzati da fotografi e operatori militari. Il fotografo di guerra risulta
Il Museo Nazionale del Cinema di Torino propone la mostra AL FRONTE. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra. Dal 29 gennaio al 3 maggio 2015 è possibile ripercorrere il vissuto della Prima Guerra Mondiale grazie a un percorso iconografico, con scatti e video realizzati da fotografi e operatori militari. Il fotografo di guerra risulta un vero e proprio soldato disarmato, non causa distruzione ma ne documenta i fatti, talvolta dando voce ai regimi, mentendo su realtà crudeli per scopi propagandistici, più spesso denunciando tragedie altrimenti sconosciute al resto de mondo.
Il fotogiornalismo di guerra, trasformandosi – soprattutto nel 21esimo secolo – da testimonianza a vera e propria icona, contribuisce alla formazione di quell’istruzione collettiva, definizione coniata da Susan Sontag nell’opera “Davanti al dolore degli altri” (Mondadori, 2003), che nutre e coltiva, ancor più delle parole, la memoria collettiva.
La mostra si sviluppa dall’Aula del Tempio, cuore della Mole Antonelliana, sino agli ambienti espostivi lungo la rampa della balconata, dove sono presentate oltre 160 fotografie inedite, scattate in buona parte da Luis Bogino, fotografo nato in Argentina da genitori piemontesi al seguito del Regio Esercito Italiano, e appartenenti alle collezioni del museo. Oltre a queste foto si aggiungono gli scatti realizzati dai soldati fotoamatori dislocati nei territori di guerra. Non è ovviamente trascurato il lato cinematografico, grazie a filmati girati al fronte e nelle retrovie, e spezzoni di film narrativi di epoche diverse, quale testimonianza di un’eredità visiva e culturale variamente interpretata nel corso del tempo.
Un risalto particolare è dato al film “Uomini contro” di Francesco Rosi, recentemente scomparso e di cui il museo conserva l’imponente archivio.
L’ultima parte del percorso espositivo comprende infatti un omaggio all’opera della fotografa Paola
De Pietri, una serie di acquerelli e due video installazioni degli artisti Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi e uno spazio dedicato a videoclip di musicisti pop, folk, rock e metal che si sono interrogati sul conflitto.
A completare la mostra il catalogo “AL FRONTE. Cineoperatori e fotografi raccontano la grande guerra”, edito da Silvana Editoriale, che propone una ricca selezione di fotografie sulla Grande Guerra appartenenti alle collezioni del Museo Nazionale del Cinema, affiancata da una serie di saggi che offrono importanti riflessioni sulla produzione foto-cinematografica militare contemporanea.
Un importante appuntamento con la memoria storica da non perdere.
Mirko Ghiani
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