Si sta svolgendo in questi giorni la rassegna Paesaggi Musicali Toscani, chi vi abbiamo presentato qui. Gli appuntamenti toccano alcune località particolarmente suggestive della Val d’Orcia, tra cui la cappella della Madonna di Vitaleta, riconosciuta come partimonio Unesco. Proprio qui si terrà il tradizionale Concerto all’Alba, che quest’anno è affidato al Trio Il Furibondo. Il
Si sta svolgendo in questi giorni la rassegna Paesaggi Musicali Toscani, chi vi abbiamo presentato qui. Gli appuntamenti toccano alcune località particolarmente suggestive della Val d’Orcia, tra cui la cappella della Madonna di Vitaleta, riconosciuta come partimonio Unesco. Proprio qui si terrà il tradizionale Concerto all’Alba, che quest’anno è affidato al Trio Il Furibondo. Il trio d’archi, composto da Liana Mosca al violino, Gianni de Rosa alla viola e Marcello Scandelli al violoncello, si è formato nel 2011 e si esibisce proponendo un repertorio che va dalla musica barocca su strumenti d’epoca sino al Novecento storico. Marcello Scandelli è primo violoncello con l’Orchestra da camera Milano Classica, una delle realtà che contribuiscono alla realizzazione di Paesaggi Musicali Toscani, e oltre alla parte concertistica vanta una intensa attività discografica.
Con l’occasione di questo importante festival in Val d’Orcia lo abbiamo raggiunto e intervistato.
Di tutti gli appuntamenti della rassegna Paesaggi Musicali Toscani, il concerto all’alba è quello che appare il più suggestivo, anche per la scelta di accostare musica e poesia. Può dirci qualcosa di più sulla scelta dei testi che saranno letti?
Come dalle origini della musica colta occidentale, per noi l’esecuzione musicale deve basarsi sulle norme della retorica, sfruttando le abilità declamatorie degli oratori. Suonare è come recitare un testo.
È nata spontanea l’idea di accostare musiche e testi in una sorta di melologo. Per il concerto abbiamo pensato di affrontare il tema dell’alba stessa, nel suo valore simbolico e emozionale, che suscita sensazioni anche ambivalenti come il richiamo del suo “opposto”, il tramonto.
Ugo Sani, che sarà anche la voce recitante, ha raccolto delle poesie che rendessero il caleidoscopio delle sensazioni e delle riflessioni esistenziali che l’alba suggerisce, privilegiando autori moderni e contemporanei: Hodgson Burnett; Garcia Lorca; Alda Merini; Calvino; Emily Dickinson; Ungaretti. Insieme al nume tutelare di Dante .
Musica e poesia si fonderanno anche grazie alla cornice del luogo del concerto, la Cappella della Madonna di Vitaleta, patrimonio dell’UNESCO.
Dando uno sguardo al programma musicale, invece, colpisce la presenza di due autori molto più vicini a noi come epoca: Reger e Hindermith. Qual è il loro rapporto con i loro predecessori? Quale il filo conduttore dei brani che il Trio eseguirà?
Le pagine in programma sono singoli movimenti di opere più ampie tratte dal nostro repertorio. Sono state scelte come un’ideale risonanza delle parole poetiche. Una scelta non banale, che ci ha permesso di mettere in luce “a posteriori” le potenzialità e i possibili “significati” di questi capolavori.
Siamo musicisti specializzati nell’esecuzione della musica antica da cui abbiamo attinto pagine di J.S.Bach fino al Classicismo di Luigi Boccherini e Francesco Pasquale Ricci (un sorprendente compositore comasco di fine ‘700, famoso nella sua epoca per illustri collaborazioni come quella con Johann Christian Bach). Ma ci spingiamo fino a Beethoven e a Schubert. Reger e Hindemith ne sono un’ideale continuazione. Reger (di cui abbiamo inciso i due Trii per archi,che usciranno a breve pubblicati per l’etichetta tedesca SOLO MUSICA) appassionato studioso e esecutore di Bach. Hindemith che considerava Reger un riferimento irrinunciabile e una inesauribile fonte di ispirazione.
Maestro Scandelli, non è la prima volta che Lei partecipa a questo festival, sia con Il Furibondo che con altre formazioni. Qual é la Sua esperienza in questa rassegna?
Sì, non è la prima volta. Il festival Paesaggi Musicali Toscani è giunto alla sua sesta edizione e io ho partecipato ogni anno come concertatore alla guida di Milano Classica; solista con la Follia Barocca e in formazioni da camera come il Trio Il Furibondo, fondato insieme a Liana Mosca e Gianni de Rosa nel 2011. Mi posso ritenere un artista in residence. Inoltre sono stato tra i primissimi sostenitori nella fase di progettazione del festival, promosso e organizzato dall’amico e collega Steve Slade, Ugo Sani, Paolo Naldi e Annarita Casini e grazie all’importante sostegno dell’amministrazione del Comune di San Quirico. L’esperienza quindi non è solo artistica. Qui a San Quirico ho conosciuto persone straordinarie come Ugo, Paolo e Annarita e si sono cementate amicizie profonde come quella con Angelo Zamperini, che in tutti questi anni mi ha ospitato in casa sua come un fratello e a cui va la mia più grande riconoscenza. Paesaggi Musicali Toscani è diventato per me una sacra ricorrenza.
ArtInMovimento Magazine ha affrontato spesso il tema della bellezza, in tutte le sue forme. Come artista, quali sensazioni si vivono suonando immersi in un contesto paesaggistico particolarmente suggestivo come le zone della Val d’Orcia?
Suonare in questa cornice dà un senso di orgoglio, di appartenenza e nutre ciò che definisco civiltà e cultura.
La prima sensazione però che la strabiliante bellezza della val d’Orcia mi suscita è un senso di inadeguatezza, che si trasforma subito in ispirazione, studio e ricerca. Il desiderio che nasce è di emulare con la musica la stessa forza espressiva del paesaggio.
Ringraziamo ancora Marcello Scandelli per il tempo dedicatoci e per queste parole belle e dense di significato.
Lasciamo ai nostri lettori l’invito ad approfittare di eventi come il festival Paesaggi Musicali Toscani, per scoprire i tanti territori ormai riconosciuti Patrimonio Culturale Unesco e per avvicinare generi ed epoche musicali poco conosciuti, in un contesto di ascolto ideale per godere pienamente degli uni e degli altri.
Chiara Trompetto
[Immagine del Trio: Trio Furibondo in Acqua presso il laghetto di Cerone, ph Nuccia Lo Faro; foto di Marcello Scandelli, dal sito paesaggimusicalitoscani.it]
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