Nella maggior parte dei paesi europei i bambini trascorrono un terzo della loro giornata nelle aule scolastiche che, spesso, ospitano muffe, cattivi odori, umidità, batteri, acari. A questo si aggiunga il sovraffollamento in aule di piccole dimensioni, che non vengono ben arieggiate e nelle quali proliferano agenti patogeni e si attivano processi di incubazione di
Nella maggior parte dei paesi europei i bambini trascorrono un terzo della loro giornata nelle aule scolastiche che, spesso, ospitano muffe, cattivi odori, umidità, batteri, acari. A questo si aggiunga il sovraffollamento in aule di piccole dimensioni, che non vengono ben arieggiate e nelle quali proliferano agenti patogeni e si attivano processi di incubazione di malattie infettive delle vie respiratorie. Vivere in un ambiente così malsano ha aumentato, l’insorgere di malattie respiratorie, asmatiche e allergiche in oltre un bambino su tre, che soffre di rinite allergica e asma bronchiale.
È all’interno del programma di Governo “Guadagnare salute: rendere facili le scelte salutari” che si inserisce lo studio, nonchè “Programma di prevenzione per le scuole dei rischi indoor per malattie respiratorie e Allergiche”, redatto dal Global Alliance Against Chronic Respiratory Diseases (GARD) attivato nell’aprile 2010.
Abbiamo trovato interessanti spunti nel documento “LA QUALITÀ DELL’ARIA NELLE SCUOLE E RISCHI PER MALATTIE RESPIRATORIE E ALLERGICHE. Quadro conoscitivo sulla situazione italiana e strategie di prevenzione” che si può trovare su http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1892_allegato.pdf .
Qual è lo scopo di questo Programma?
Come prima cosa è quella di dare dati statistici, elaborare un quadro analitico di quella che è la qualità dell’aria in ambito scolastico, corredata da una definizione di rischi a cui è soggetta la popolazione scolastica, con particolare attenzione alla fascia scolastica dell’età dell’obbligo. Definita questa parte, si può procedere a definire l’importanza e la necessità di strategie volte al miglioramento della condizione di malessere, puntualizzando, come sostenuto dall’iniziativa dell’OMS “Global School Health”, “una scuola che promuove salute può essere descritta come una scuola che rafforza costantemente la sua capacità di essere un setting salutare in cui vivere, imparare e lavorare”.
La necessità di tracciare un intervento strategico per il miglioramento del benessere scolastico, benessere stabilito dall’OMS come vero e proprio diritto, viene a definirsi come impegno collettivo e sinergico tra agenzie educative, socio-sanitarie, etc… attive nel territorio attraverso campagne di sensibilizzazione, protocolli di pulizia e igienizzazione dell’ambiente scolastico più attenti, definizione di standard della qualità dell’aria, azioni di manutenzione degli ambienti, aggiornamento e revisione delle normative giuridiche in ambito edilizio, promozione di campagne di informazione e di formazione.
Infine una novità dall’utilità indiscutibile, la presenza nelle scuole di un esperto che controlli, monitori e prevenga situazioni di criticità e di malessere degli alunni, docenti e personale scolastico.
Adelasia C. Lo Sardo
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