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Nicola Luisotti torna al Santa Cecilia con lo “Stabat Mater” di Rossini

Nicola Luisotti torna al Santa Cecilia con lo “Stabat Mater” di Rossini

Tra i direttori italiani più apprezzati all’estero, oltre ad essere Direttore Musicale dell’Opera di San Francisco, è regolarmente ospite dei Berliner Philharmoniker, del Covent Garden di Londra e di molte altre importanti orchestre internazionali, Nicola Luisotti torna al Santa Cecilia per la Stagione Sinfonica dell’Auditorium Parco della Musica, presso la Sala Santa Cecilia, domani, sabato 10 gennaio ore

testataTra i direttori italiani più apprezzati all’estero, oltre ad essere Direttore Musicale dell’Opera di San Francisco, è regolarmente ospite dei Berliner Philharmoniker, del Covent Garden di Londra e di molte altre importanti orchestre internazionali, Nicola Luisotti torna al Santa Cecilia per la Stagione Sinfonica dell’Auditorium Parco della Musica, presso la Sala Santa Cecilia, domani, sabato 10 gennaio ore 18, lunedì 12 ore 20,30, martedì 13 ore 19.30, con uno dei maggiori capolavori della musica di ogni tempo, lo Stabat Mater di Rossini, la cui edizione definitiva, alquanto travagliata, decretò la ‘nascita’ del mito rossiniano.

A ridisegnare le bellezzeorchestracorepappano melodiche e armoniche dello Stabat rossiniano, insieme a Luisotti ci saranno l’Orchestra e il Coro dell’Accademia di Santa Cecilia e un cast vocale di prima grandezza con Erika Grimaldi, Varduhi Abrahamyan, Antonino Siragusa e Ildebrando D’Arcangelo.

stabat materIn apertura di concerto, Luisotti dirige la Sinfonia n. 38 “Praga” di Mozart, tra le maggiori di quell’ultima straordinaria serie sinfonica che si conclude con la celebre Jupiter. È proprio a partire da questa Sinfonia che Mozart apre la strada a un modo di concepire il discorso sinfonico tutto nuovo, basato su una espressività che si fa sempre cangiante calata come è in un serrato dialogare tra le idee musicali. Queste assumono nuova luce e pregnanza nell’uso, a quel tempo quasi spregiudicato, delle modulazioni armoniche.

27_pSoffermandoci sulle due interpreti femminili, bisogna evidenziare che Erika Grimaldi (soprano) è una delle giovani affermate personalità del teatro lirico. Nata ad Asti nel 1980, intraprende lo studio del pianoforte all’età di cinque anni per avvicinarsi poi al Canto nel 1996 e diplomarsi brillantemente in entrambe le discipline. Vincitrice nel 2008 del Concorso “Comunità Europea” del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, si è subito dopo distinta come Mimì ne La Bohème al Teatro Regio di Torino. Nella stessa stagione ha partecipato alle produzioni di Medea di L. Cherubini al Teatro Regio di Torino (regia Hugo de Ana) e al Massimo Bellini di Catania diretta da Evelino Pidò, e de La Dama di picche di P.I. Tchaikovsky ancora al Regio di Torino, diretta da Gianandrea Noseda e con la regia di Denis Krief. Nel 2010 è ancora Mimì ne La Bohème al Teatro Regio di Torino con la stessa regia della Bohème del centenario firmata da G. Patroni Griffi. Nello stesso anno si esibisce nel medesimo ruolo di Mimì nella tournée del Teatro Regio a Shanghai diretta da Gianandrea Noseda, in occasione dell’Expo 2010, al Teatro Petruzzelli di Bari e all’Opera Hong Kong, diretta da Bruno Aprea. Debutto fondamentale è stato quello nella parte di Anaï in Moïse et Pharaon – opera inaugurale della stagione 2010-2011 del 85_pTeatro dell’Opera di Roma – per la regia di Pier’Alli e la direzione di Riccardo Muti. Da quest’ultimo è stata diretta anche in Nabucco, sempre all’Opera di Roma in occasione della celebrazione del 150° anno dall’Unità d’Italia. Da segnalare nello stesso anno il debutto nel ruolo di Micaela nella Carmen di Bizet al Teatro Lirico di Cagliari. Del 2012 sono i debutti nei ruoli di Fiordiligi in Così fan tutte al Teatro Regio di Torino, per la regia di Ettore Scola e della Contessa d’Almaviva ne Le Nozze di Figaro all’Opera National di Montpellier. Interpreta ancora Micaela nella Carmen rappresentata al Teatro Regio di Torino con la regia di Calixto Bieito e la direzione di Yutaka Sado. Ha preso parte nello stesso anno alla prima esecuzione moderna del poema campestre Il sabato del villaggio di F. Busoni, diretta da Donato Renzetti al Teatro Verdi di Trieste. Il 2013 comincia all’Opera National de Montpellier con l’interpretazione di Mimì ne La Bohème. Successivamente è di nuovo Mimì ne La Bohème al Teatro Regio di Torino, diretta da Renato Palumbo ed Elisetta ne Il matrimonio segreto di Cimarosa con la regia di Michael 114_pHampe. Nello stesso anno si segnala il suo debutto in Amelia nel Simon Boccanegra di Verdi, diretta da Noseda e con la regia di Sylvano Bussotti. Del 2014, oltre al ritorno al Teatro dell’Opera di Roma come Micaela nella Carmen di G. Bizet e alla prima esibizione in Spagna nel concerto inaugurale del Festival di Peralada (Girona), sono i debutti nei ruoli di Liù nella Turandot di Puccini, diretta da P. Steinberg e con la regia di Montaldo, e di Matilde nel Guglielmo Tell di G. Rossini al Teatro Regio di Torino, e nello Stabat Mater di Rossini, eseguito anche al Teatro degli Champs Elisèes di Parigi.

Varduhi_AbrahamyanVarduhi Abrahamyan (mezzosoprano), nata a Erevan (Armenia) in una famiglia di musicisti, si diploma in canto al Conservatorio della sua città natale, prima di trasferirsi in Francia dove vince il Marseille Conservatoire Prize. Nelle ultime stagioni ha interpretato, tra l’altro, El amor brujo di Falla al Théâtre du Châtelet diretta da Marc Minkowski, La dama di picche al Capitole di Tolosa, Rigoletto all’Opéra di Parigi, Zaïra di Bellini al Festival Radio France e Montpellier, Rinaldo al Théâtre des Champs-Elysées e al Festival di Glyndebourne, La donna del lago al Theater an der Wien, Médée di Cherubini al Théâtre des Champs-Elysées, Alcina all’Opera di Zurigo. Tra gli appuntamenti più recenti segnaliamo lo Stabat Mater di Dvořák al Festival di Saint-Denis, L’incoronazione di Poppea all’Opéra di Parigi e lo Stabat Mater di Pergolesi a Martigny e Lugano con Cecilia Bartoli. Fra i suoi prossimi impegni: Norma, Nabucco e Stabat Mater di Rossini al Palau de les Arts di Valencia, Carmen ad Amburgo, Evgenij Oneghin a Toronto.

Sicuramente gli ingredienti non mancano per un Stabat Mater rossiniano interessante e capace di conseguire consensi…
Annunziato Gentiluomo

[Fonti delle immagini: erikagrimaldi.com, imgartists.com]

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