Inaugurata la notte di Natale, nella Notte Santa, la mostra “Tutankhamon Caravaggio Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento”, sarà protagonista, fino al 2 Giugno 2015, nella incantevole cornice rinascimentale della Basilica Palladiana di Vicenza. Originale, e anche un po’ azzardato, il tema della mostra sembra evocare non solo la sera,
Inaugurata la notte di Natale, nella Notte Santa, la mostra “Tutankhamon Caravaggio Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento”, sarà protagonista, fino al 2 Giugno 2015, nella incantevole cornice rinascimentale della Basilica Palladiana di Vicenza.
Originale, e anche un po’ azzardato, il tema della mostra sembra evocare non solo la sera, il declino, la notte ma anche il riposo, il sonno eterno, quello tramandato nella storia, come un sonno che porta con sé la vita.
Significativo il percorso storico della mostra che, attraverso la suddivisione in sei sezioni, ne traccia un excursus artistico millenario.
Partendo da un’epoca in cui la notte assumeva un significato di cammino verso l’oscurità che, però, portava con sé la vita attraverso oggetti, figure, simboli, la prima sezione della mostra intitolata “La notte segue il fiume” proietta i visitatori verso la storia degli egizi attraverso 22 sculture e oggetti del tempo che appartengono a una tra le collezioni più straordinarie del Museum of Fine Arts di Boston. Tra le opere egizie si potranno ammirare “La testa di Re Menkaura”, risalente alla IV Dinastia di Re Menkaura nel lontano 2490-2472 a. C. , la Statuetta mummiforme della principessa egizia Maatkara, divina sposa di Ammone, risalente alla XXI Dinastia nel 1070-1034 a.C. , e molto altro ancora in un’atmosfera suggestiva, un cielo stellato, come a evocare il tempo lontano la cui notte stellata avvolgeva il sonno degli abitanti delle piramidi.
La notte della seconda sezione della mostra intitolata “Figure sul limitare della sera” è la notte di Gesù, la notte dell’Adorazione dei pastori di Giovanni Gerolamo Savoldo, è la notte di San Francesco in preghiera davanti al crocifisso di El Greco o dell’Estasi di San Francesco del Caravaggio. E’ una notte religiosa, una notte del calvario, la notte e il buio che solo il Rinascimento ha saputo celebrare.
E’ nella terza sezione che l’oscurità della notte si eleva ai massimi sentimenti, il buio del Romanticismo come evocazione della sublime immensità dell’Universo di fronte al quale l’uomo è un frammento. Un’epoca che si contraddistingue per la sua diversa espressione, tanto che in questa terza sezione dal titolo “Di lune e di stelle. E di tramonti prima” possiamo ammirare opere come Pescatori a costa di sottovento con tempo burrascoso di Joseph Mallord William Turner, oppure opere dall’aspetto ottico totalmente diverso, come Piazza Saint-Pierre al tramonto di Vincent Van Gogh , o San Giorgio Maggiore, Venezia dopo il tramonto di Claude Monet.
La quarta sezione “Il bianco e il nero della notte” ospita alcuni capolavori dell’arte dell’incisione, in particolare di un artista del seicento, Rembrandt van Rijn e di un altro artista del settecento, Giovanni Battista Piranesi.
Incantevole e affascinante, soprattutto per la valenza artistica, la quinta sezione “Sere e notti del Novecento”, comprende opere d’arte conosciute nel mondo dell’arte, ciascuna con un proprio significato emblematico che caratterizza l’essenza della mostra vicentina. Spiritualità, solitudine notturna, emozioni della notte si susseguono tra un’opera e l’altra. Il visitatore può qui ammirare Blu e oro di James Abbott McNeill Whistler, Emporio di Edward Hopper, Con la mezza luna gialla e la stella blu di Paul Klee.
Queste solo alcune tra le opere della sezione che aprono lo scenario all’ultima, ma non per questo meno appariscente, “In queste sere e notti ci si perde”. La sesta sezione è quella che racchiude i più grandi capolavori d’arte, dove il tema della sera, del tramonto fiammeggiante e romantico, del fascino della prima stella della sera, racchiude in sé una magia senza tempo, dove le stelle del firmamento e la luna ipnotizzano chiunque si trovi di fronte. Quest’ultima è la sezione della Donna di Tahiti di Paul Gauguin, del Sentiero di notte in Provenza di Vincent van Gogh, solo per citarne alcuni.
Professionale e competente il curatore artistico della mostra “Tutankhamon Caravaggio Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento”, Marco Goldin, che ha trovato il modo di incuriosire il visitatore, offrendo audioguide non solo per adulti, ma anche facilitate per bambini. A impreziosire questa mostra, le visite guidate dedicate a privati, con orari flessibili e serate speciali: aperitivi in un’atmosfera di serale tranquillità, come a celebrare la poesia della notte, con sottofondo di musiche composte per questa mostra da The Framers e la collaborazione di Francesco Renga con il brano Notte in Provenza, le cui parole sono state scritte per l’occasione da Marco Goldin.
Adelasia C. Lo Sardo
[Fonte Foto: lineadombra.it]
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